Mercedes E: già a norma Euro 6

Da fuori l’unica differenza rispetto alle altre Mercedes E è la scritta BlueTEC sul cofano del baule. Con questo nome, La casa tedesca identifica i propri modelli meno inquinanti (sarà utilizzato anche per la E ibrida, in vendita verso fine anno). Di che si tratta? Semplice: per rispettare la severa norma Euro 6, obbligatoria per le auto prodotte dal 2014, il motore 3.0 turbodiesel a sei cilindri è collegato a un catalizzatore supplementare; all’interno di questo dispositivo viene iniettato l’additivo AdBlue (una soluzione acquosa a base di urea) che, combinandosi chimicamente con gli ossidi d’azoto (sostanze molto inquinanti) contenuti nei gas di scarico, li trasforma in innocuo vapore acqueo. L’additivo è alloggiato in un serbatoio di 25 litri sotto il baule e va riempito a ogni tagliando di manutenzione (l’operazione costa una cinquantina di euro).

Rispetto allo stesso motore, ma a norma Euro 5, quello della Mercedes E BlueTEC ha 211 cavalli anziché 231. Ma nella guida la differenza si avverte poco. Oltre che ben insonorizzato, il sei cilindri risponde con sollecitudine ai comandi, offrendo una spinta “vellutata” e rapida. Semmai, è il cambio automatico a sette rapporti a non essere all’altezza del propulsore. Si fa apprezzare per la morbidezza con cui inserisce le marce, ma è lento anche quando si utilizza la funzione sequenziale (quella che permette di cambiare manualmente, agendo sulle levette dietro al volante). Pesante 1770 kg e con una lunghezza di 487 cm, la berlina non brilla per agilità; comunque è più maneggevole di quel che ci si aspetterebbe. Merito dello sterzo che, pur poco pronto, è preciso, e delle sospensioni non troppo morbide.

La Mercedes E 350 BlueTEC del test è dotata del Lane Package (900 euro) con il sistema che avvisa, attraverso una vibrazione del volante, quando l’auto oltrepassa la linea di mezzeria sulla strada, invadendo un’altra carreggiata. Però, se le strisce sull’asfalto sono sbiadite, il dispositivo non le vede e non funziona. Utile anche lo Speed limit assist (354 euro) che, tramite una telecamera, legge i cartelli stradali con il limite di velocità, riproducendoli sullo schermo in mezzo al cruscotto.

L’abitacolo della Mercedes E 350 BlueTEC offre spazio in abbondanza anche per chi siede dietro. Il posto di guida è ampiamente regolabile, mentre le poltrone sono dure, ma comode, come vuole la “scuola tedesca”. La manopola sul tunnel di trasmissione che governa vari servizi (fra cui radio e navigatore) è pratica, ma richiede un minimo di apprendistato per poterla manovrare con scioltezza. Elevato il livello delle finiture, con plastiche morbide al tatto e profili d’alluminio (optional da 228 euro) inseriti nella plancia e nelle porte. Un appunto: le forme squadrate della plancia e le plastiche di colore nero, come il rivestimento in pelle dei sedili (2.028 euro), rendono l’atmosfera austera. Larga la bocca di carico, che si apre su un baule capiente (540 litri) e profondo.

Per il momento la Mercedes E 350 BlueTEC viene proposta soltanto con carrozzeria berlina a quattro porte; l’anno prossimo arriverà anche la station wagon, mentre la coupé non è prevista. Pur considerando la buona dotazione (di serie, airbag anche per le ginocchia del guidatore, “clima” automatico bizona, fari bixeno, radio/cd/mp3) il prezzo di 62.000 euro è impegnativo.

Pregi
> Finiture. I materiali, come in tutte le Mercedes Classe E, sono di qualità e i montaggi curati.
> Motore. Potente e silenzioso, il sei cilindri ha una risposta morbida e prende i giri con rapidità.
> Spazio. L’abitacolo di questa berlina ospita comodamente cinque persone, e il vano bagagli è grande.

Difetti
> Cambio. Si è riveltato lento nell’innestare le marce, anche inserendole manualmente tramite le levette sul volante.
> Prezzo. Elevato, anche considerando la dotazione completa e i contenuti tecnologici avanzati.
> Sterzo. Manca di prontezza, specialmente alle alte velocità.