La Volkswagen Arteon arriverà nelle concessionarie italiane a luglio, ma è già ordinabile dallo scorso aprile. Si tratta di una filante cinque porte di grandi dimensioni: con 486 centimetri di lunghezza e 284 di passo (la distanza fra il centro delle ruote anteriori e di quelle posteriori) supera (rispettivamente, di 9 e di 5 centimetri) la Passat a quattro porte. Con quest'ultima, la Arteon condivide gran parte della struttura e della meccanica, ma ha un look e una messa a punto più sportivi e un'impostazione più lussuosa ed esclusiva, come testimonia il prezzo di partenza: 46.500 euro (una Passat con la stessa meccanica, anche se meno accessoriata, si può avere già per 35.450 euro). La carrozzeria ha forme pulite e una certa personalità, quanto meno nel frontale, dove l'ampia mascherina a “U” posta molto in basso "prosegue" nei fari (full led di serie).
Proposta solo con il cambio robotizzato a doppia frizione DSG con sette marce, la Volkswagen Arteon si può avere con il 2.0 turbo a benzina da 280 CV (come nell'auto del nostro test) e con il 2.0 a gasolio, nelle versioni monoturbo da 150 e 190 cavalli e biturbo da 239; la diesel meno potente ha la trazione anteriore, quella di potenza intermedia si può avere anche 4x4, mentre le Arteon con oltre 200 cavalli sono solo "integrali". Il sistema di trazione 4Motion prevede che, nella marcia a velocità costante su fondi con buona aderenza, la potenza del motore arrivi solo alle ruote anteriori (per ridurre gli attriti, e quindi il consumo di carburante). Solo quando serve, poi, una frizione multidisco a comando elettroidraulico (tipo Haldex) si chiude progressivamente, inviando parte della coppia motrice al retrotreno.
Aperte le porte della Volkswagen Arteon, si nota un tipico dettaglio “da coupé”: i vetri laterali senza cornice (nel pacchetto Ambient, proposto a 1.700 euro, sono di spessore doppio per insonorizzare meglio l'abitacolo). L'accesso è abbastanza facile anche dietro, pur essendo la vettura alta solo 145 cm, e l'abitabilità è più che adeguata per quattro adulti (e accettabile per cinque). Sono notevoli, in particolare, lo spazio per le gambe e la possibilità di adattare la posizione di guida anche a chi ha un'altezza molto superiore alla media. Decisamente ampio il bagagliaio (563 litri), al quale si accede tramite l'enorme portellone, con azionamento elettrico (anche senza mani) a 1.190 euro insieme allo sblocco delle porte senza chiave. Non è pratica, invece, l'apertura manuale: come in molte VW, il logo della casa ruota in modo da fare da maniglia, ma in questo caso la molla di ritorno molto energica tende a intrappolare le dita. L'accessibilità è discreta: la soglia di carico, a 70 cm dal suolo, non è troppo alta, ma c'è un gradino (alto oltre 20 cm) per arrivare al piano del baule; di serie l'utile botola nel divano, per caricare gli sci pur conservando quattro comodi posti.
La spigolosa plancia della Volkswagen Arteon è quella della Passat, con la sottile fascia centrale occupata dalle bocchette del “clima” (trizona di serie), e molti elementi sono ripresi pari pari da altri modelli della casa tedesca; stiamo parlando per esempio del cruscotto digitale configurabile (molto completo), del volante, dei comandi sulla consolle (dalle scritte troppo piccole) e sul tunnel centrale, nonché del sistema multimediale con navigatore di serie. Insomma, la realizzazione è curata e la maggior parte dei rivestimenti è di buona qualità (come la pelle e l'Alcantara che ricoprono i sedili); tuttavia, sarebbe stato logico avere una maggiore differenziazione rispetto, per esempio, a una ben più economica Golf. Ribadiamo poi le nostre critiche al comando e alle spie delle luci: in basso, e sulla sinistra della plancia, restano fuori dalla visuale di chi guida.
Anche su un'auto grande (e non certo leggera) come questa, il 2.0 TSI fa un figurone: silenzioso a velocità costante (complessivamente la Volkswagen Arteon è insonorizzata molto bene) e fluido nel traffico, questo quattro cilindri turbo diventa entusiasmante quando gli si chiede tutto. Un “ringhio” aggressivo accompagna la rapida progressione, interrotta solo dai fulminei passaggi di rapporto del cambio DSG: nessun dubbio che i 5,6 secondi promessi dalla casa nello “0-100” (al pari dei 250 km/h di punta) siano effettivamente raggiungibili. Quello che non si può chiedere al 2.0 è una grande economia nei consumi: per quello ci sono i validi (ma decisamente meno coinvolgenti) diesel. In ogni caso, se confermati da un test con i nostri strumenti elettronici, i 10 km/litro letti nel computer di bordo a fine test (invece dei 13,7 dichiarati) non sarebbero male per un'auto di questo tipo. In base alla modalità di guida prescelta dal display centrale (Eco, Comfort, Normal e Sport), oltre che nella risposta all'acceleratore si notano lievi differenze nel “peso” dello sterzo (a rapporto variabile) e nella risposta delle sospensioni a controllo elettronico. La vettura è affidabile nella guida, e anche maneggevole in rapporto alle dimensioni; tuttavia, se si incontra un ostacolo marcato in curva l'auto "sobbalza" sensibilmente di lato (quanto meno con i cerchi di 20”, optional a 445 euro).
La Volkswagen Arteon dispone di serie molti dispositivi elettronici di aiuto alla sicurezza. Oltre al cruise control adattativo, alla frenata automatica di emergenza anche in caso di attraversamento di un pedone e al cofano attivo (che si solleva di qualche centimetro in caso di investimento, evitando che la persona impatti contro il blocco motore sottostante), citiamo la fermata automatica in caso di malore del guidatore (se ci sono le righe di delimitazione delle corsie, l'auto rallenta e accosta da sola sulla destra) e la preparazione all'impatto se i sensori rilevano che un altro veicolo sta per tamponare (si attivano le "quattro frecce" e i freni, i sedili elettrici tornano nella posizione migliore per limitare le conseguenze dell'impatto mentre i finestrini e il tetto apribile si chiudono). Di serie ci sono poi i sensori di distanza, ma, data la visuale posteriore estremamente ridotta, sarebbe stato utile avere anche la telecamera (quella con vista a 360 gradi si paga 900 euro, nel pacchetto Tech).
Pregi
> Motore. Il 2.0 entusiasma ed è docilissimo nel traffico.
> Sicurezza. La vettura si guida con facilità e ha molti accessori utili.
> Silenziosità. L'insonorizzazione è molto efficace anche ad alta velocità.
Difetti
> Dettagli interni. Molti elementi sono uguali a quelli di modelli che costano la metà, altri sono poco pratici.
> Risposta sullo sconnesso. Con le ruote di 20”, la risposta sulle buche non è così morbida. E causa anche qualche scarto di traiettoria.
> Visuale posteriore. Il lunotto è piccolo, quasi orizzontale, e privo di tergicristallo.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1984 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 206 (280)/5100-6500 giri |
Coppia max Nm/giri | 350/1700-5600 |
Emissione di CO2 grammi/km | 164 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 250 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 5,6 |
Consumo medio (km/l) | 13,7 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 486/187/145 |
Passo cm | 284 |
Peso in ordine di marcia kg | 1641 |
Capacità bagagliaio litri | 563/1557 |
Pneumatici (di serie) | 245/40 R19 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volkswagen Arteon usate 2019 | 25.800 | 25.800 | 1 annuncio |
Volkswagen Arteon usate 2020 | 31.500 | 31.500 | 1 annuncio |