Tutta nuova, la Volvo S60 arriverà in Italia solo fra un anno. Questa berlina è la prima auto della casa svedese costruita negli Stati Uniti, nonché la prima senza motori a gasolio da qualche decennio a questa parte. La scelta è quindi fra i quattro cilindri sovralimentati a benzina e le loro versioni ibride. Queste ultime sono anche alla base delle versioni più sportive, denominate Polestar Engineered: il primo contatto della T8 da 405 CV lo troverete su alVolante in edicola dal 10 novembre. Basata sulla piattaforma delle S90, XC90 e XC60, la S60 ne riprende le soluzioni tecniche: motore trasversale, trazione anteriore o (come nel caso dell’auto guidata) integrale, sospensioni a quadrilateri deformabili davanti e multilink dietro, con una balestra in materiale composito che prende il posto delle classiche molle al retrotreno (occupa meno spazio in altezza). A differenza della versione wagon V60 (qui le impressioni di guida) sulla S60 non sono offerti gli ammortizzatori a controllo elettronico: in media li sceglie meno del 5% dei clienti, e avrebbero comportato un rimpicciolimento del baule per tutte le Volvo S60.
Come per le altre Volvo recenti, l’abitacolo della Volvo S60 è un bel posto dove stare, benché nell’allestimento R-Design (dall’aspetto più sportivo e con taratura delle sospensioni più orientata alla precisione di guida che al comfort) si possano avere solo i rivestimenti neri: fanno perdere molta luminosità rispetto a quelli chiari disponibili per le altre versioni. Nessuna novità neppure per strumenti e comandi, che rimangono quasi sempre semplici da usare. Il cruscotto interamente digitale porta automaticamente in primo piano le informazioni più rilevanti del momento (come la mappa del navigatore in prossimità delle svolte), ma non è configurabile e varia solo nella grafica e in poco altro passando da una modalità di guida all’altra. Il volante ha pochi e grandi tasti, uno dei quali attiva il sistema di guida semi-autonoma in autostrada, denominato Pilot Assist.
Luci e ombre per il sistema multimediale: lo schermo di 9’’ è a sviluppo verticale (consente così di avere più funzioni sovrapposte contemporaneamente, come Android Auto o Apple CarPlay e la radio o il navigatore) e si “sfoglia” come un tablet, ma manca di quella immediatezza di risposta che abbiamo riscontrato sulle sue più recenti concorrenti, ed è lento a caricare le funzioni all’avvio dell’auto. Anche per questo, oltre che per velocizzare lo sviluppo delle app di bordo, nel 2020 l’attuale sistema basato su Windows verrà abbandonato in favore di una nuova piattaforma con un “cuore” Android, sviluppata dalla stessa casa. Non è però chiaro se troverà posto sulla Volvo S60 prima del suo restyling atteso nel 2023; nella stessa occasione dovrebbe arrivare anche la ricarica senza fili per i cellulari compatibili, assente sulla S60.
Il profilo del tetto regala alla Volvo S60 una linea quasi da coupé, ma è anche causa di una scarsa accessibilità al divano: entrando e uscendo, occorre abbassare molto la testa. Non male, invece, lo spazio in altezza: solo chi è più alto di 190 cm tocca il soffitto con il capo. Se lo spazio per le ginocchia abbonda, come su molte rivali il posto centrale è sacrificato: la seduta è rialzata e il tunnel sul pavimento è voluminoso. Ampia e regolare la bocca di carico, che dà accesso a un vano squadrato e con pratici ganci a scomparsa sotto la cappelliera, per trattenere buste e sacchetti. Non manca neppure l’apertura tramite sensore sotto il paraurti del baule: basta passarci davanti il piede e il coperchio scatta in alto, grazie a delle molle.
Anche se le rivali hanno accorciato la distanza con le ultime Volvo, questa S60 vanta ottime doti di sicurezza: di serie ha la frenata automatica d’emergenza che riconosce anche pedoni, ciclisti e grandi animali, nonché il traffico che viene in direzione opposta (anche a bassa velocità negli incroci e in retromarcia). Tutte le S60 hanno poi e il controllo della stanchezza del guidatore, l’assistenza all’evitamento degli ostacoli (l’elettronica interviene sui freni di un lato della vettura per farla sterzare). Optional, invece, il controllo dell’angolo cieco degli specchietti e il Pilot Assist: in autostrada, cruise control adattativo e mantenimento di corsia lavorano assieme per far seguire all’auto il flusso del traffico (si devono comunque mantenere le mani sul volante, e la responsabilità rimane del guidatore). Il sistema, pur se non esente da difetti di “lettura” della strada, è stato affinato nel software: nel nostro test, l’auto non “rimbalzava” fra le linee disegnate sull'asfalto, come invece succedeva con le Volvo di pochi anni fa.
Se l’allestimento R-Design dell’auto guidata è pensato per chi cerca anche un certo piacere di guida, non si pensi che la Volvo S60 “tradisca” la sua natura di auto comoda: l’insonorizzazione è molto curata e, persino con le ruote opzionali 235/40 R 19, l’assorbimento delle asperità del fondo non è mai brusco. Forte del suo compressore volumetrico che lavora dal regime minimo fino a 3000 giri, per poi scollegarsi e lasciar spazio al turbo, il 2 litri ha una spinta sempre pronta e decisa: più di quanto la sua assenza di “voce” faccia pensare. In modalità Dynamic, poi, il giunto centrale Haldex della trazione integrale viene precaricato, in modo da trasmettere più rapidamente potenza anche alle ruote posteriori, mentre il cambio automatico a convertitore di coppia privilegia le marce basse. Anche così, però, rimane poco reattivo in scalata (serve premere molto il pedale destro, e poi attendere un po’) e la situazione migliora di poco usando le palette al volante (una esclusiva della R-Design): da una versione sportiveggiante, vorremmo di più. Convincente il comportamento in curva: l’auto si inclina poco e segue fedele la traiettoria impostata, anche a dispetto del volante che non brilla per precisione quando si guida col “coltello fra i denti”. Più che emozioni forti, quindi, la Volvo S60 assicura la possibilità di tenere medie elevate in sicurezza e con pochissimi sforzi.
PREGI
> Facilità di guida. Non è un’auto che richiede di passare ore a leggerne il manuale d’uso, e ha risposte sempre prevedibili.
> Motore. L’abbinamento fra compressore volumetrico e turbo convince: il 2 litri spinge forte a tutti i regimi.
> Sicurezza. Già di serie c’è molto; migliorato il comportamento del Pilot Assist.
DIFETTI
> Accessibilità posteriore. Dentro lo spazio è adeguato, ma entrare e uscire richiede cautela per non urtare la carrozzeria con la testa.
> Reattività del cambio. Neppure in modalità Dynamic è lesto a scalare marcia da solo, e i comandi con le palette vengono a volte recepiti in ritardo.
> Ricarica senza fili. Ormai è di serie persino su certe utilitarie: sulla S60 non si può avere...
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1969 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 228 (310)/5700 giri |
Coppia max Nm/giri | 400/2200-5100 |
Emissione di CO2 grammi/km | 174 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 250 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 5,6 |
Consumo medio (km/l) | 13,2 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 476/185/143 |
Passo cm | 287 |
Peso in ordine di marcia kg | n.d. |
Capacità bagagliaio litri | 442/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 235/45 R18 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volvo S60 usate 2020 | 18.500 | 18.500 | 1 annuncio |
Volvo S60 usate 2024 | 34.500 | 34.500 | 1 annuncio |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volvo S60 km 0 2024 | 39.900 | 39.900 | 1 annuncio |