Cambia in tutto, tranne che nel nome. Rispetto al modello che sostituisce, la nuova Volvo V60 è più lunga di ben 13 cm, arrivando ad appena 18 cm dalla V90 (con la quale condivide la meccanica, tranne le sospensioni ad aria, che sulla V60 non sono disponibili). Anche il prezzo, però, è lievitato: se prima per una D3 a gasolio da 150 CV si partiva da 35.100 euro, ora ne servono 3.310 in più. L’aumento, comunque, è giustificato anche da dalle finiture (decisamente migliorate e praticamente al livello di quelle delle “solite” tedesche, che costano circa la stessa cifra) e dei sistemi di sicurezza. Per questi ultimi, la V60 offre di serie l’avviso anti-colpo di sonno, i fari full led, il sistema di mantenimento di corsia, la telecamera di riconoscimento dei segnali stradali e la frenata automatica d’emergenza. Gli aiuti alla guida più evoluti, come il cruise control adattativo che lavora col mantenimento attivo di corsia (la casa lo chiama Pilot Assist), sono nei pacchetti IntelliSafe Assist (da 1.650 euro).
La crescita delle dimensioni è andata di pari passo con quella del baule, che ora è di 529 litri con tutti i sedili in uso, e di 1441 col divano giù (nella precedente generazione erano 430/1241). Se prima era uno dei più piccoli, oggi risulta di gran lunga il più ampio, nel primo caso, a paragone con quelli di Audi A4 Avant, BMW Serie 3 Touring e Mercedes Classe C SW. Al contrario, però, rispetto alle rivali la Volvo V60 è di circa 50 litri più piccolo abbassando lo schienale del divano. Il vano, poi, è ampio, ben rifinito e di forma regolare, ma delude per il doppio fondo, di forma irregolare, e che solo in alcuni punti raggiunge i 17 cm di altezza massima. Inoltre, il piano di carico che normalmente lo nasconde rimane sollevato solo grazie a una cinghietta con un uncino che si aggancia alla guarnizione superiore della bocca di carico: una soluzione piuttosto “povera”. Ed è rivestito solo da un leggero preformato in feltro non perfettamente tagliato, che lascia in bella vista alcuni cavi e le due centraline per il sistema di comunicazione e assistenza a distanza Volvo OnCall e per gli ammortizzatori elettronici (€ 920).
Al pari delle altre Volvo recenti, l’abitacolo della Volvo V60 è un bel posto dove passare il tempo: materiali e montaggi convincono e le forme non imitano quelle di rivali tedesche. Le linee sono minimaliste e i colori chiari, mentre i comandi sono quasi tutti raggruppati nello schermo di 9’’, reattivo e facile da usare. Per il climatizzatore, però, avremmo preferito disporre di comandi fisici, individuabili anche al tatto, che distraggono meno dalla guida. Abbondante l’agio per gli occupanti, anche dietro e sopra la testa: grazie al generoso passo di 287 cm, sul divano lo spazio per le ginocchia è a prova di spilungone.
I motori della Volvo V60 sono tutti a 4 cilindri, ma dispongono di soluzioni raffinate per cercare di non far rimpiangere quelli a 6 delle rivali. Il T6 dell’auto provata, per esempio, abbina un compressore volumetrico a un turbo: il primo invia aria compressa ai cilindri fino ai 3000 giri, quando una frizione magnetica lo disconnette. Da qui in poi “lavora” solo il turbo, che può così essere di dimensioni maggiori senza rischi di eccessivi ritardi di risposta ai bassi regimi. Il risultato è un tiro vigoroso fin dai primi giri, mentre la trazione integrale a gestione elettronica aiuta a scaricare a terra tutti i 310 cavalli. A cercare il pelo nell’uovo, la rotondità di funzionamento non è quella dei 6 cilindri (specie di quelli in linea) che le rivali offrono, ma le prestazioni ci sono.
Promosso anche il cambio automatico a otto marce della Volvo V60 (di serie, prodotto dalla giapponese Aisin), che coniuga rapidità e dolcezza di cambiata. Per contenere i consumi, però, tende a tenere il motore nella zona bassa del contagiri, col risultato che (tranne che in modalità Dynamic) c’è da premere molto sul pedale destro per fargli scalare una marcia. Non viene in aiuto la modalità manuale, comandabile solo muovendo la leva: le palette al volante sono riservate alle versioni sportiveggianti R-Design, che arriveranno nel corso dell’estate.
A dispetto della potenza, la Volvo V60 non è comunque un’auto da guidare “col coltello fra i denti”: lo sterzo è preciso quanto basta e del corretto peso, ma è da prediligere la guida senza “spigoli”, pena un Esp che entra in funzione abbastanza presto, anche in modalità Dynamic (quando l’erogazione si fa più pronta, il cambio sfrutta di più le marce basse e gli ammortizzatori a controllo elettronico si irrigidiscono). Come su altri modelli della casa, il Pilot Assist è poi di grande aiuto per ridurre lo stress alla guida, ma è tutt’altro che perfetto. Nel nostro test, l’auto ha “letto” una uscita dell’autostrada come una corsia di destra, imboccandola senza ridurre la velocità che avevamo impostato a 120 km/h (il limite sulle autostrade spagnole). Se non altro, rispetto ad altre recenti Volvo provate, l’elettronica permetteva alla V60 di seguire le linee sull’asfalto in maniera più “dolce”, senza arrivare ad attraversarle prima di intervenire sullo sterzo…
PREGI
> Comfort. Le sospensioni a controllo elettronico, i sedili comodi, la buona insonorizzazione e il motore silenzioso assicurano viaggi in pieno relax.
> Finiture. L’abitacolo convince per materiali e montaggi.
> Sicurezza. Molto è di serie, anche sulle versioni d’accesso. E non mancano sistemi più evoluti (optional).
DIFETTI
> Comandi virtuali. Almeno per quelli principali del “clima”, avremmo preferito tasti e rotelle, che distraggono meno alla guida.
> Palette al volante. Sono riservate alle più costose versioni R-Design: che, per ora, non sono neppure ordinabili.
> Doppio fondo. Elettronica e metallo a vista e il misero laccetto che tiene alzato il piano stonano con le finiture curate dell’abitacolo.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1969 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 228 (310)/5500 giri |
Coppia max Nm/giri | 350/1700-5000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 164 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 250 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 5,8 |
Consumo medio (km/l) | 13,9 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 476/185/143 |
Passo cm | 287 |
Peso in ordine di marcia kg | 1749 |
Capacità bagagliaio litri | 529/1441 |
Pneumatici (di serie) | 235/45 R18 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Volvo V60 usate 2018 | 5.800 | 15.050 | 8 annunci |
Volvo V60 usate 2019 | 11.900 | 20.210 | 16 annunci |
Volvo V60 usate 2020 | 6.500 | 22.670 | 22 annunci |
Volvo V60 usate 2021 | 14.800 | 25.670 | 16 annunci |
Volvo V60 usate 2022 | 29.499 | 29.500 | 2 annunci |
Volvo V60 usate 2023 | 39.900 | 44.120 | 9 annunci |
Volvo V60 usate 2024 | 43.500 | 43.500 | 2 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Volvo V60 km 0 2022 | 40.098 | 40.100 | 1 annuncio |
Volvo V60 km 0 2023 | 44.900 | 45.900 | 2 annunci |
Volvo V60 km 0 2024 | 42.900 | 42.900 | 1 annuncio |