Oltre al tetto apribile elettricamente, la più costosa delle Abarth 500 ha un’esclusiva verniciatura bicolore. La potenza non manca e il cambio robotizzato, anche se un po’ brusco, è velocissimo: su strada ci si diverte. I freni, però, patiscono l’uso intenso.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La carrozzeria “condita” con vistose soluzioni aerodinamiche non passa certo inosservata, soprattutto in questa versione bicolore: è una piccola sportiva per chi ama farsi notare. Anche guidando a cielo aperto, grazie al tettuccio in tela che si apre con un comando elettrico, solo in parte oppure integralmente, scorrendo lungo gli archi dei montanti. Spinta da un 1.4 turbo a benzina da 140 CV, la Abath 500C ha un cambio automatico robotizzato provvisto pure di modalità sequenziale con palette al volante, e l’assetto è “giusto” per divertirsi fra le curve. Al prezzo elevato corrisponde una dotazione ricca, ma qualche aggiunta è, comunque, necessaria.
Con il pronunciato e aggressivo scudo anteriore, e l’estrattore in coda (che, però, è finto come gli sfoghi d’aria nei paraurti) ai lati del quale “sbucano” i terminali di scarico, è una “piccola bomba” che si fa notare, soprattutto in questa esclusiva versione Bicolore: in alternativa alla livrea bianco pastello/nero metallizzato dell’esemplare in prova si può avere quella in due toni di grigio.
Il tetto in tela ha il movimento elettrico e, dato che diversamente da quanto accade nelle “vere” cabrio scorre lungo montanti ad arco, si può aprire solo in parte oppure integralmente; in questo secondo caso il piccolo lunotto in vetro è accolto, assieme alla capote, da un supporto in metallo nella cappelliera: in caso d’incidente, non si rischia che vada a urtare le teste dei due passeggeri posteriori.
Il 1.4 turbo a benzina (che appartiene alla generazione precedente al TwinAir della Abarth Punto Evo) scarica i suoi 140 CV sulle ruote davanti attraverso un cambio robotizzato a cinque marce. Quest’ultimo è brusco nel funzionamento e non favorisce il comfort, ma – soprattutto in modalità Sport – è velocissimo, e oltre che come un automatico può essere utilizzato in modalità sequenziale: inserendo le cinque marce tramite le levette al volante si sfrutta meglio l’erogazione del motore (così facendo il tempo per accelerare da 0 a 100 km/h si riduce da 8,8 a 8,4 secondi).
Come per la versione con colorazione “normale”, la dotazione è abbastanza ricca: Esp, sette airbag (incluso quello per le ginocchia del guidatore), radio con comandi al volante, fendinebbia, fari allo xeno e gli indispensabili sensori di parcheggio posteriori sono di serie. A giustificare il maggior prezzo della Bicolore c’è anche il rivestimento in pelle (in due tonalità) dei sedili, ma comunque il “clima” automatico si paga a parte (quello di serie è manuale).
Gli interni sono simili a quelli delle altre 500, ma il cambio robotizzato si controlla da una pulsantiera che prende il posto della classica leva e, in modalità sequenziale, con le palette al volante; particolare anche la strumentazione, che comprende il manometro del turbo, e la pedaliera “racing” in alluminio. Molto sagomati, e dunque efficaci nel trattenere il corpo in curva, i sedili davanti sono comodi, anche se la posizione di guida è un po’ alta per una sportiva e manca la regolazione in profondità del volante. Dietro, invece, c’è posto per due (meglio se non più alti di 175 cm). La capacità del baule è quasi la stessa della 500 normale, e si può ampliare reclinando gli schienali; lo sportello d’accesso, però, è piccolo.
Plancia e comandi
L’originale plancia in tinta con la carrozzeria è simile a quella delle 500 “normali”, mentre nella consolle, al posto della leva del cambio, ci sono i quattro pulsanti del cambio robotizzato: per partire si preme quello col numero 1, mentre N corrisponde alla “folle” e R alla retromarcia; con il pulsante A/M si sceglie fra la modalità automatica e quella manuale-sequenziale che abilita la cambiata con le palette al volante (che, però, hanno un aspetto un po’ economico). Sulla sinistra del bel cruscotto dominato dal tachimetro e dal contagiri concentrici – che invero non sono il top della leggibilità – la Abarth aggiunge il manometro della pressione del turbo, che visualizza pure la scritta Sport quando si preme il tasto nella plancia che attiva l’omonima funzione; peccato che resti un po’ nascosto dal volante. La pedaliera sportiva, in alluminio come la piastra poggiapiede, è provvista di strategici gommini antiscivolo.
Abitabilità
L’aspetto “racing” delle poltrone davanti non tragga in inganno: oltre che ben trattenuti in curva, si viaggia comodi; tuttavia la posizione di guida è un po’ alta per una sportiva, e il volante è privo della regolazione in profondità. Il divano è omologato per due persone e comodo soltanto per chi non supera i 175 cm di altezza; per i più alti, c’è poco spazio per le gambe (disturba un po’ pure il portalattina che sbuca fra i sedili davanti) e sopra la testa. I vani portaoggetti non mancano, ma sono piccoli e ubicati quasi tutti nella parte anteriore dell’abitacolo.
Bagagliaio
Rispetto alle 500 col tetto in lamiera, nella 500C mancano all’appello soltanto tre litri di capienza, e anche la larghezza della “bocca” è discreta (78 cm); tuttavia, il tetto apribile costringe a rinunciare alla comodità del portellone, rimpiazzato da uno sportello alto soltanto 35 cm e, dunque, limitante in fatto di accessibilità. Rinunciando ai posti dietro (i due schienali reclinabili separatamente sono di serie) si aumenta la profondità utile da 55 a 136 cm, ma si devono fare i conti col gradino che si forma nel pavimento.
Il cambio robotizzato “risparmia” la fatica di premere la frizione e, anche se è poco dolce nei passaggi di marcia, in città risulta comunque comodo; lo stesso vale per i sensori di distanza, offerti di serie e necessari per ovviare alla scarsa visibilità posteriore. Le sospensioni rigide e le larghe gomme sono l’ideale nei percorsi tortuosi, dove l’Abarth 500C è agile e molto sicura, ma inutile pretendere anche il comfort: buche e rattoppi si fanno sentire e altrettanto vale per la voce del motore che, però, bisogna ammetterlo, per gli sportivi è “musica”.
In città
Questa piccola sportiva si presta anche alla città, e nelle partenze al semaforo diverte con il suo considerevole brio (ma occhio ai consumi…). Lo sterzo è leggero, e il cambio robotizzato di non poco aiuto: non c’è il pedale della frizione, e una volta selezionata la modalità automatica non resta che pensare all’acceleratore e al freno; peccato solo che i passaggi di marcia siano poco fluidi. Preziosi i sensori di distanza, che giustamente sono di serie: se il tetto è completamente aperto, dietro non si vede nulla, ma anche lasciando il (piccolo) lunotto al suo posto la visuale resta scarsa.
Fuori città
Per avere il massimo conviene utilizzare il cambio in manuale: in questo modo si sfrutta al meglio l’erogazione del motore (mentre lasciandolo in automatico tira – inutilmente – le marce fino al limitatore). Il resto lo fanno le sospensioni sportive e le larghe gomme: agilità e tenuta di strada non deludono, e premendo il tasto Sport lo sterzo diventa più solido, anche se non diretto come lo si vorrebbe per “aggredire” le curve. L’Esp interviene (prontamente) solo se necessario, e per migliorare la trazione e ridurre il sottosterzo in uscita di curva si può attivare il differenziale autobloccante elettronico TTC; attenzione, però, a non abusarne, perché “stressa” l’impianto frenante riducendone l’efficacia.
In autostrada
La potenza non manca e anche dopo un rallentamento non serve scalare per riacquistare velocità. Ma questo non fa della Abarth 500C una vettura godibile nei lunghi viaggi: anche se col tetto chiuso si è sufficientemente isolati dai rumori aerodinamici, il rombo del motore – peraltro coinvolgente e gradevole – si fa sentire distintamente anche a velocità costante. Non di meno le sospensioni, tarate per privilegiare la tenuta di strada, poco possono sull’asfalto irregolare e sulle giunzioni: la capacità filtrante è limitata e i contraccolpi non mancano.
Per quanto riguarda i crash test EuroNcap, “garantiscono” le cinque stelle per la protezione di chi sta nell’abitacolo ottenute dalla Fiat 500, dalla quale questa Abarth deriva: anche lei, d’altra parte, vanta ben sette airbag. Ma in questo caso la ricca dotazione di serie include anche Esp e controllo di trazione, nonché i fendinebbia e, addirittura, i fari allo xeno. Peccato, però, che il regolatore di velocità non sia ottenibile nemmeno a pagamento.
Gli airbag per la testa sono estesi anche ai posti dietro, e non manca quello posto al riparo delle ginocchia del conducente: si tratta, in sostanza, del medesimo equipaggiamento della 500 “normale”, a differenza della quale questa Abarth offre inclusi nel prezzo anche i controlli elettronici della trazione e della stabilità, i fendinebbia e i fari allo xeno (ma, comunque, non può avere il cruise control neppure a pagamento). Necessario riferirsi alla “sorella” Fiat anche per quanto concerne i crash test: effettuati dall’EuroNcap nel 2009, dunque con il vecchio capitolato, sono stati superati con il massimo punteggio (cinque stelle) per la protezione degli occupanti, tre stelle per i bambini trasportati su seggiolini Isofix (a tal proposito è prevista la possibilità di disattivare l’airbag dal lato passeggero) e due stelle per la tutela dei pedoni in caso di investimento.
La doppia tinta della carrozzeria e i sedili rivestiti in pelle aggiungono una bella dose di esclusività a questa piccola sportiva, adatta a chi ama guidare a cielo aperto e non teme di farsi notare. La dotazione di sicurezza è completa e di serie ci sono pure i fari allo xeno, ma veder lievitare il preventivo è inevitabile: in una vettura del genere non si può rinunciare a optional come i cerchi in lega di 17 pollici e al “clima” automatico al posto di quello manuale.
Decisamente più sfiziosa della versione “monotinta”, l’Abarth 500C Bicolore giustifica il suo maggior prezzo – oltre che con la verniciatura speciale – con i sedili in pelle inclusi nella dotazione di serie: sono l’ideale complemento per una vettura che si sceglie anche per l’esclusività. Non è l’unico, però: per essere in tema, vanno messi in preventivo pure i bei cerchi in lega di 17 pollici verniciati in bianco e i vetri posteriori scuri (lunotto incluso), che assieme costano meno dell’altrettanto consigliabile “upgrade” del climatizzatore da manuale ad automatico. Tanto per dire che mai come in questo caso l’immagine conta almeno quanto le prestazioni e le qualità di guida, anche perché chi mette in primo piano soprattutto questi due aspetti farebbe bene a rivolgersi alla versione priva di tetto apribile se non addirittura alla Abarth Punto Evo, più potente e veloce ma meno costosa. Ciò non toglie che questa “piccola bomba” meriterebbe un impianto frenante più resistente alle strapazzate, uno sterzo più diretto e un cambio robotizzato dal funzionamento meno “rude”.
Capote
Ben congegnata, è funzionale e pratica da utilizzare: può essere aperta totalmente oppure soltanto in parte, sfruttando il comodo comando elettrico. Inoltre, garantisce adeguata capacità d’isolamento termico e acustico.
Motore
D’accordo, non ha la tecnologia MultiAir, ma il quattro cilindri turbo spinge con vigore e sale di giri con grande grinta (specialmente in modalità Sport); ha pure un rombo piacevole e, se non si esagera col piede destro, i consumi di benzina sono discreti.
Sicurezza
Oltre che al piacere di guida, le qualità del telaio e dell’assetto giovano alla sicurezza: e le reazioni sono sincere anche al limite. Inoltre, la dotazione è completa e include pure l’airbag per le ginocchia del guidatore.
Sospensioni
La taratura degli ammortizzatori è studiata per esaltare la maneggevolezza: i cambi di direzione avvengono senza la minima inerzia e con grande rapidità, e la tendenza della vettura a coricarsi di lato è minima.
Baule
La capacità è all’incirca quella delle 500 “normali”, ma in questo caso la presenza della capote ha costretto a eliminare il portellone in favore di uno sportello alto soltanto 35 cm: l’accessibilità è limitata. E reclinando lo schienale frazionato (di serie), il pavimento non resta piatto.
Cambio
I passaggi di rapporto sono veloci ma troppo bruschi, e lo diventano ancor di più impostando la modalità Sport: è un “carattere” che piacerà agli sportivi, ma che di certo non giova al comfort dei passeggeri.
Dotazione
Si tratta di una vettura costosa e piuttosto ricca, visto che offre di serie anche i sedili in pelle e i fari allo xeno. Ma proprio per questo ci si stupisce che si debbano pagare a parte i cerchi di 17 pollici e il “clima” automatico.
Freni
La potenza decelerante non manca, e lo dimostrano i contenuti spazi d’arresto. Che, però, tendono ad allungarsi quando si sollecita intensamente l’impianto, situazione peraltro non rara se si attiva il differenziale “autobloccante elettronico” TTC.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 5400 giri | 207,4 km/h | 205 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,8 | 8,1 secondi | |
0-400 metri | 16,3 | 136,9 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,1 | 170,7 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE S | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 28,2 | 171,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 27,0 | 172,. km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 6,8 | ||
da 80 a 120 km/h | 6,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,9 km/litro | 11,8 km/litro | |
Fuori città | 15,2 km/litro | 18,6 km/litro | |
In autostrada | 11,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,5 km/litro | 15,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 36,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,5 metri |
Cilindrata cm3 | 1.368 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 103 (140)/5000 |
Coppia max Nm/giri | 180/2000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 155 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 (robotizz.) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 355/163/149 |
Passo cm | 230 |
Peso in ordine di marcia kg | 1090 |
Capacità bagagliaio litri | 182/530 |
Pneumatici (di serie) | 195/45 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 5400 giri | 207,4 km/h | 205 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,8 | 8,1 secondi | |
0-400 metri | 16,3 | 136,9 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,1 | 170,7 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE S | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 28,2 | 171,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 27,0 | 172,. km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 6,8 | ||
da 80 a 120 km/h | 6,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,9 km/litro | 11,8 km/litro | |
Fuori città | 15,2 km/litro | 18,6 km/litro | |
In autostrada | 11,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,5 km/litro | 15,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 36,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,5 metri |
Cilindrata cm3 | 1.368 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 103 (140)/5000 |
Coppia max Nm/giri | 180/2000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 155 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 (robotizz.) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 355/163/149 |
Passo cm | 230 |
Peso in ordine di marcia kg | 1090 |
Capacità bagagliaio litri | 182/530 |
Pneumatici (di serie) | 195/45 R 16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Abarth 500c usate 2018 | 23.600 | 23.600 | 1 annuncio |
Abarth 500c usate 2019 | 17.750 | 17.750 | 1 annuncio |
Abarth 500c usate 2021 | 23.500 | 25.250 | 2 annunci |
Abarth 500c usate 2022 | 22.900 | 24.260 | 3 annunci |
Abarth 500c usate 2024 | 25.900 | 27.440 | 2 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Abarth 500c km 0 2024 | 27.900 | 27.900 | 1 annuncio |