Ha una linea riuscita, è costruita con cura e offre una ricca dotazione. Grazie alla trazione integrale si difende bene nel fuori strada leggero. L’abitabilità e il comfort sono molto buoni, ma il cambio e lo sterzo scoraggiano la guida sportiva.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Il marchio è coreano ma la iX35 è progettata e costruita in Europa. Ha una linea moderna e grintosa, ben più elegante di quella della Tucson (la suv compatta di cui prende il posto), anche se non eccelle in fatto di originalità. Spinta da un turbodiesel 2.0 da 136 CV, ha prestazioni abbastanza vivaci e non consuma molto, ma chi ama la guida sportiva troverà il cambio lento e lo sterzo poco preciso. Fuori dall’asfalto si può contare sulla trazione integrale “Tod”, che in caso di necessità invia automaticamente la coppia anche alle ruote posteriori e permette di affrontare senza difficoltà fondi viscidi e sterrati leggeri. L’allestimento Comfort è quello intermedio e offre una dotazione decisamente ricca, che comprende anche i sedili riscaldati e il regolatore di velocità. Concorrenziale il prezzo, che include cinque anni di garanzia con assistenza stradale.
Nella gamma della casa coreana, la ix35 prende il posto della Tucson, ma è progettata e costruita in Europa e ha una linea ben più riuscita: i passaruota marcati, le ampie prese d’aria anteriori e i sottili fari a doppia punta le donano un aspetto moderno e grintoso. Peccato che le manchi un pizzico di originalità, soprattutto nella vista posteriore, che ricorda parecchio quella della Ford Kuga. Nient’affatto esagerati gli ingombri: la lunghezza è quella di una berlina compatta (441 cm).
Ha la trazione integrale 4WD a controllo elettronico Tod (Torque on demand, coppia a richiesta): normalmente la trazione è anteriore, ma quando una delle due ruote slitta, parte della coppia motrice viene automaticamente trasferita all’assale posteriore: sui fondi a bassa aderenza e sugli sterrati facili è una bella comodità. Il motore 2.0 turbodiesel da 136 CV, oltre che per il vigoroso tiro e per la ridotta rumorosità, si fa apprezzare per i consumi relativamente contenuti.
L’abitacolo è ben rifinito e spazioso, e permette di viaggiare abbastanza comodamente in cinque: è un’auto adatta alla famiglia, anche perché il bagagliaio risulta correttamente sfruttabile. Su strada il comfort non manca, grazie alla rumorosità contenuta e alle sospensioni morbide. Tenuta di strada e stabilità sono elevate, tuttavia lo sterzo poco preciso e il cambio dalla corsa lunga non sono adatti alla guida sportiva.
La Comfort è riccamente dotata in rapporto al prezzo: oltre a tutto ciò che occorre per la sicurezza attiva e passiva, offre di serie persino i sedili riscaldabili elettricamente (sia davanti, sia dietro). Volendo risparmiare si può ripiegare sull’allestimento Classic oppure sulla versione 2WD, con due ruote motrici. Ma per chi desidera il massimo c’è la Style, con motore 2.0 da 184 CV, navigatore e cerchi in lega di 18 pollici anziché di 17. Come spesso accade per le coreane, la durata della garanzia è eccezionalmente estesa: si è coperti per cinque anni, assistenza stradale inclusa.
Il design della plancia e della consolle è piacevole e moderno, e le plastiche risultano gradevoli al tatto oltre che correttamente assemblate. I comandi sono a portata di mano e non mancano soluzioni pratiche, quali il cassettino portaocchiali che si estrae dal soffitto. Oltre a essere esteticamente accattivante e completa, la strumentazione risulta ben leggibile; è, invece, un po’ sensibile ai riflessi lo schermo del navigatore (optional). Elevata l’abitabilità: i sedili davanti (con quello di guida provvisto di regolazione lombare) sono accoglienti e ben conformati, e il divano – largo e piatto – può ospitare tre adulti senza sacrifici; inoltre, ha le sedute laterali riscaldabili elettricamente, come le poltrone anteriori. La capienza del bagagliaio è di poco inferiore a quella delle migliori rivali, e anche la praticità è soddisfacente.
Plancia e comandi
Oltre alla cura posta negli assemblaggi e alle plastiche gradevoli al tatto (anche se un po’ rigide), della plancia si apprezza il gradevole e moderno design, ravvivato da inserti color alluminio estesi anche alle razze del volante (che ospitano i comandi della radio e del cruise-control). Se si acquista il navigatore – proposto in opzione all’abbinamento alla telecamera di retromarcia – si devono fare i conti con qualche fastidioso riflesso che si forma sul relativo schermo (di ben 6,5”). Non ci sono, invece, problemi di leggibilità per la strumentazione: il tachimetro e il contagiri sono incassati in due sedi a tronco di cono e, nei rispettivi quadranti, inglobano il termometro del liquido di raffreddamento e l’indicatore del livello del carburante; al centro c’è il display del computer di bordo.
Abitabilità
Lo spazio non manca né sopra la testa (il soffitto è alto) né in larghezza, tanto che dietro possono viaggiare abbastanza comodamente tre adulti: anche se al centro il divano è un po’ meno imbottito che ai lati, il profilo della seduta è piatto e non c’è il tunnel sul pavimento. Le poltrone anteriori sono ampie e hanno una conformazione correttamente avvolgente; per quella di guida è prevista anche la regolazione del supporto lombare. Tutti i sedili (comprese le sedute laterali posteriori) sono riscaldabili elettricamente, e l’eventuale aggiunta dei rivestimenti in pelle comporta un esborso inferiore a quello richiesto dalle rivali. Discreta la disponibilità di vani e portaoggetti, cui si aggiunge un cassettino per riporre gli occhiali che scompare nel soffitto.
Bagagliaio
Il volume a disposizione è abbastanza facile da sfruttare, nonostante i passaruota un po’ troppo invadenti e la non eccezionale altezza utile fra pavimento e tendalino (appena 43 cm): se si vogliono caricare le valigie sistemandole “in piedi”, non resta che lasciarle a vista. Consola il fatto che sotto il fondo si trova una ruota di scorta di dimensioni standard, anziché un semplice kit di riparazione come in alcune rivali. Comunque sia, in termini di capacità di carico la ix35 non è lontana dalle migliori rivali, sia con il divano in posizione d’uso, sia quando lo si abbatte; in questo secondo caso non si formano gradini, e il fatto che lo schienale resti un po’ inclinato a causa della seduta fissa non infastidisce più di tanto. La soglia è a 77 cm da terra: non moltissimi per una suv.
Grazie alle dimensioni non esagerate, alla dolcezza dei comandi e al diametro di sterzata contenuto, affrontare il traffico non è un problema. La posizione di guida rialzata aiuta a percepire gli ingombri, ma non quelli posteriori: la forma del lunotto costringe a fare affidamento sui sensori quando si parcheggia in retromarcia. Nelle strade ricche di curve la suv coreana dimostra una piacevole agilità e – nonostante che le morbide sospensioni siano pensate soprattutto per il comfort – non accusa un’eccessiva tendenza al rollio. Questo, comunque, non basta a farne una sportiva: anche se il motore spinge come si deve, forzare il ritmo non conviene perché all’aumentare dell’andatura lo sterzo diventa progressivamente meno preciso, e anche la manovrabilità del cambio appare inadeguata. L’efficace insonorizzazione dell’abitacolo rende la marcia molto gradevole in autostrada, dove s’apprezzano pure la buona souplesse di marcia e la generosa riserva di potenza del motore.
In città
La Hyundai ix35 ha dimensioni tutt’altro che eccessive e non difetta di maneggevolezza; inoltre, la seduta alta aiuta a tenere “sotto controllo” la situazione: in città la guida è gradevole e poco impegnativa. Nelle manovre viene in aiuto il diametro di sterzata piuttosto contenuto, anche se la forma del lunotto condiziona negativamente la visibilità posteriore e costringe ad affidarsi ai sensori di distanza (oppure alla telecamera di retromarcia, proposta in pacchetto con il navigatore satellitare). Di buon livello il comfort, dal momento che i comandi sono dolci da azionare e non affaticano, e che le sospensioni fanno sentire poco sia il pavè, sia le rotaie del tram.
Fuori città
A fronte di sospensioni tarate per privilegiare il comfort, nei percorsi tortuosi la ix35 non tende a coricarsi troppo in curva e si muove con una discreta agilità. Vigoroso e molto elastico il motore, che permette di non dover ricorrere continuamente al cambio (la cui manovrabilità e precisione sono, peraltro, migliorabili). Peccato che lo sterzo col crescere della velocità si faccia meno preciso, e sconsigli di adottare uno stile di guida sportiveggiante. Tenuta di strada e stabilità sono elevate in tutte le condizioni e l’Esp interviene raramente e con misura; inoltre, c’è la trazione integrale Tod, che innalza il livello di sicurezza sui fondi a bassa aderenza. Bene anche i consumi: con un litro di gasolio si fanno quasi 15 chilometri.
In autostrada
Nei lunghi viaggi si gode di un comfort di alto livello, perché ad andatura costante il turbodiesel non fa sentire troppo la sua voce, come pure si è bene isolati nei confronti dei fruscii aerodinamici e del rumore di rotolamento. La sesta marcia non è particolarmente “distesa” (ai 130 orari corrispondono circa 2900 giri) e favorisce le riprese: anche per questo per guadagnare rapidamente velocità non è necessario scalare. I consumi si mantengono più che accettabili e i 58 litri del pieno bastano per percorrere oltre 650 km. Peccato che lo sterzo manchi di consistenza e si riveli troppo sensibile alle irregolarità dell’asfalto.
...e nel fuori strada
La trazione integrale a inserimento automatico è un bell’aiuto sui fondi con aderenza critica: affrontare sentieri infangati o innevati non è un problema, e nelle discese difficili si può contare sull’ausilio del Dbc (Downhill Brake Control), che si inserisce con un tasto e limita la velocità senza che il pilota debba intervenire sul pedale del freno. Ma questo non basta a fare della ix35 una fuoristrada vera, perché mancano le marce ridotte, e i 17 cm di altezza minima da terra sono pochi per affrontare percorsi molto dissestati.
Anche in mancanza dei riscontri oggettivi dei crash test, che l’EuroNcap non ha ancora effettuato, la suv coreana evidenzia una progettazione attenta alla sicurezza: oltre che della trazione integrale, è provvista di tutti i controlli elettronici d’ordinanza (compreso il limitatore di velocità in discesa, utile fuori strada). Inoltre gli airbag a tendina sono previsti anche dietro, e non mancano i poggiatesta attivi.
La Hyundai ix35 non è ancora stata sottoposta ai crash test dell’EuroNcap, ma dovrebbe riservare brutte sorprese dal momento che già la precedente Tucson – il modello del quale prende il posto – li aveva superati con buoni risultati (4 stelle su 5 per la protezione degli occupanti). La dotazione comprende sei airbag e i poggiatesta attivi, oltre agli immancabili dispositivi elettronici che “sorvegliano” la dinamica del veicolo. È elettronica pure la gestione della trazione integrale, che sui fondi viscidi dà un bell’aiuto, e quando si affrontano discese ripide si può inserire il Dbc, che frena automaticamente la vettura. Non sono previsti i fari allo xeno, ma i fendinebbia sono di serie al pari del regolatore di velocità e dello specchio retrovisore interno provvisto di sistema antiabbagliamento automatico.
È una suv studiata principalmente per l’asfalto, ma sui facili sterrati si difende e grazie alla trazione integrale a inserimento automatico permette di viaggiare in sicurezza anche su fango e neve. Fra le curve è gradevole da guidare, sebbene il cambio e lo sterzo non siano adatti alla guida aggressiva, e in autostrada è confortevole e non consuma troppo. Non troppo ingombrante per muoversi in città, in fatto di abitabilità e capacità di carico soddisfa le esigenze della famiglia. È ben costruita e rifinita, oltre che garantita 5 anni. In rapporto ai contenuti e alla dotazione, degna di rivali di categoria superiore, il prezzo è allettante.
Se nella scelta di una suv si pesa con attenzione il rapporto qualità/prezzo, questa coreana sfodera numerose carte vincenti: costa meno di quasi tutte le rivali, e già nell’allestimento Comfort, che è quello intermedio, sfoggia una dotazione indubbiamente ricca, che comprende pure i sedili riscaldati; senza contare che per togliersi lo sfizio del rivestimento in pelle non occorre spendere cifre a tre zeri. Il 2.0 turbodiesel ha buone prestazioni e non consuma molto, ma soprattutto è silenzioso e contribuisce al piacere di guida. Anche se il cambio e lo sterzo non sono adatti ad assecondare i pruriti sportivi, il comportamento stradale è affidabile e sicuro. Nessun problema nemmeno nelle scampagnate: l’altezza da terra è insufficiente per cimentarsi nel fuori strada vero e proprio, anche se la trazione integrale a controllo elettronico e il limitatore di velocità in discesa consentono di muoversi su fango e neve senza eccessiva difficoltà.
Comfort
Ha sospensioni che si comportano bene assorbendo come si deve le asperità, ma non per questo tende a coricarsi troppo nei percorsi ricchi di curve. L’abitacolo è spazioso e correttamente insonorizzato, e i sedili larghi e accoglienti.
Dotazione
Nonostante la Comfort non sia l’allestimento top, a livello di equipaggiamento non c’è davvero di che lamentarsi: di serie offre pure i sedili riscaldabili, mentre alla sicurezza provvedono sei airbag e i poggiatesta anteriori anti-colpo di frusta.
Garanzia
Le vetture coreane spesso eccellono nella durata della garanzia e questa Hyundai non fa eccezione: la copertura è di ben 5 anni (più del doppio del minimo imposto dalla legge) e, per giunta, non c’è limite di chilometraggio.
Motore
Ha prestazioni adeguate alla massa della vettura, non consuma troppo e convince con il suo funzionamento fluido e regolare: il “due litri” a gasolio con turbina a geometria variabile è un motore riuscito.
Bocchette
Dietro ci sono i sedili riscaldati, ma meglio sarebbe stato trovare le bocchette dell’impianto di climatizzazione, che alle nostre latitudini sarebbero state di uso più frequente e avrebbero consentito di mantenere omogenea la temperatura dell’abitacolo.
Cambio
Il selettore mal si presta all’uso sportivo, e se impiegato con eccessiva foga tende a irruvidirsi. Inoltre, gli innesti sono un po’ troppo contrastati e la leva ha un’escursione decisamente lunga.
Frenata
La potenza dell’impianto è sufficiente e lo dimostrano gli spazi d’arresto, che sono corretti in ogni condizione. Ma non altrettanto si può dire della resistenza: a seguito di un uso intenso, si manifestano evidenti segni di affaticamento.
Sterzo
È piacevolmente leggero in manovra ma, per contro, poco pronto alle andature elevate, quando si rivela anche incline a perdere precisione e sensibile alle irregolarità dell’asfalto.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4000 giri | 181,4 km/h | 181 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,4 | 11,3 secondi | |
0-400 metri | 17,3 | 125,7 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,5 | 155,5 km/h | 27,3 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 34,0 | 155,4 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 31,7 | 155,3 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 11,0 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,4 km/litro | 14,9 km/litro | |
Fuori città | 14,9 km/litro | 19,6 km/litro | |
In autostrada | 11,4 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,2 km/litro | 17,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,9 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 66,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 11,2 |
Cilindrata cm3 | 1995 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 100 (136)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 320/1800-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 149 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 441/182/167 |
Passo cm | 264 |
Peso in ordine di marcia kg | 1525 |
Capacità bagagliaio litri | 465/1436 |
Pneumatici (di serie) | 225/60 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4000 giri | 181,4 km/h | 181 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,4 | 11,3 secondi | |
0-400 metri | 17,3 | 125,7 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,5 | 155,5 km/h | 27,3 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 34,0 | 155,4 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 31,7 | 155,3 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 11,0 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,4 km/litro | 14,9 km/litro | |
Fuori città | 14,9 km/litro | 19,6 km/litro | |
In autostrada | 11,4 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,2 km/litro | 17,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 39,9 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 66,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 11,2 |
Cilindrata cm3 | 1995 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 100 (136)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 320/1800-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 149 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 441/182/167 |
Passo cm | 264 |
Peso in ordine di marcia kg | 1525 |
Capacità bagagliaio litri | 465/1436 |
Pneumatici (di serie) | 225/60 R 17 |