Ha abbandonato le linee spigolose del vecchio modello in favore di un design più slanciato e sportivo, rinunciando, però, a qualche decina di litri di capacità del baule. Nella guida e nel comfort è nettamente migliorata. Il 1.5 dCi ha un discreto brìo e consumi contenuti.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Alle dimensioni tipiche delle medie famigliari (è lunga 456 cm) unisce un design quasi sportivo, con il lunotto inclinato e le fiancate sinuose: nulla a che vedere con il design spigoloso della vecchia versione (rispetto alla quale, però, ha rinunciato a più di 30 litri di capienza del baule). Su strada offre una guida gratificante: i freni rispondono bene e lo sterzo – per quanto non ancora a livello di quello della berlina – è sufficientemente pronto e preciso; un po’ troppo invadente, invece, il controllo della stabilità. Il 1.5 a gasolio, piacevolmente silenzioso, è capace di una discreta spinta e, soprattutto, consuma poco. La versione Luxe, la top di gamma è proposta a un prezzo commisurato alla dotazione, che include anche ciò che di solito si paga a parte (come a esempio il navigatore o i sensori di parcheggio).
La Renault Mégane SporTour è una famigliare lunga poco più di quattro metri e mezzo ma la carrozzeria slanciata, con forme tondeggianti e movimentate, ha un look molto dinamico che ne dissimula le dimensioni: evidente il passo avanti rispetto allo stile “squadrato” del vecchio modello. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal bagagliaio, che ha perduto 34 litri di capacità. Le barre sul tetto sono di serie, e chi desidera accentuare la grinta della vettura può acquistare il pacchetto Sport: oltre ai cerchi in lega di 17 pollici, comprende il lunotto e i vetri posteriori scuri.
È spinta da un 1.5 a gasolio con turbina a geometria variabile (ottimizza il funzionamento del motore, rendendolo più pronto ai bassi regimi) che eroga 110 CV: non moltissimi per una vettura grande come la Renault Mégane SporTour, eppure la brillantezza di marcia è buona anche a pieno carico. Si fa, inoltre, apprezzare per la buona silenziosità di funzionamento e per i consumi, contenuti in ogni condizione. Per chi vuole più potenza ci sono il 1.9 dCi e il 1.4 turbo a benzina, entrambi con 131 CV.
La qualità della vita a bordo è notevole, e soltanto a velocità autostradale il comfort è disturbato da qualche fruscio aerodinamico. Gratificante la guida: i freni e lo sterzo sono più a punto rispetto a quelli della vecchia versione (anche se il secondo ci è sembrato meno diretto e preciso di quello della berlina). Stabilità e tenuta di strada non deludono, ma i più sportivi saranno disturbati dall’Esp, che interviene troppo tempestivamente.
La Luxe è la versione più ricca e costosa della Renault Mégane SporTour, ma “facendo la tara” della dotazione di serie il prezzo è tutt’altro che esagerato. Volendo risparmiare, si può ripiegare sulla Dynamique, ma si rinuncia al sistema d’accesso senza chiave, ai sensori di parcheggio, al climatizzatore bizona e al navigatore. Ancor più a buon mercato la “base”, denominata Confort, che viene proposta anche con motore da 90 CV.
La plancia (di colore scuro, per evitare riflessi sul parabrezza) è rivestita con plastica gradevole al tatto e alla vista; peccato che l’inserto in radica che ne riveste la parte centrale appaia fuori luogo. La disposizione dei comandi è ben congegnata e moderna: l’avviamento del motore è a pulsante e anche il freno a mano si attiva con un bottone posto davanti al bracciolo (il quale nasconde un vano dove si possono riporre quattro cd e poco altro). Lo spazio non manca nemmeno per chi siede dietro, ma il divano è accogliente soltanto per due persone: chi sta al centro è infastidito dal tunnel sul pavimento e dallo schienale poco imbottito. Un po’ meno capiente di quello delle rivali, il bagagliaio è facilmente accessibile e ben sfruttabile; semplice ribaltare il divano, ma per ottenere la massima profondità bisogna rimuovere anche le sedute, il cui meccanismo di sgancio è poco pratico e un po’ delicato.
Plancia e comandi
La percezione di qualità a bordo della Renault Mégane SporTour è immediata: le plastiche che rivestono la plancia sono morbide e di tonalità scura: non causano riflessi sul parabrezza, e le finiture non deludono; l’inserto in radica che dal centro si estende verso destra, però, è poco intonato al resto. Richiedono assuefazione i comandi del navigatore posti fra le sedute (optional, perché di serie c’è il modello con schermo a sfioramento), come pure sono collocati un po’ in basso quelli della radio (comunque ripetuti al volante); con un ragionevole sovrapprezzo si può avere un impianto con otto diffusori e gli ingressi Aux e Usb per collegare lettori mp3 o “chiavette”. Riuscito il cruscotto: abbina il contagiri a lancetta e il tachimetro digitale, ed è provvisto pure del “suggeritore” di cambiata, che aiuta a consumare meno.
Abitabilità
I sedili anteriori della Renault Mégane SporTour accolgono comodamente persone di tutte le taglie e, scegliendo il “pacchetto Leather”, possono avere il riscaldamento e la regolazione elettrica. Il passo lungo favorisce lo spazio per le gambe di chi siede dietro, ma il divano è comodo soltanto per due: l’eventuale passeggero centrale soffre per lo schienale poco imbottito (“contiene” un bracciolo estraibile) e per l’ingombrante tunnel nel pavimento. Grande e ben sfruttabile il cassetto di fronte al passeggero, che, però, è privo di serratura e, stranamente, non è refrigerato dall’aria del “clima”.
Bagagliaio
La bocca di carico molto ampia e la soglia a soli 56 cm dal suolo lo rendono facilmente accessibile, ma in fatto di capacità il bagagliaio della Renault Mégane SporTour è un po’ inferiore a quello che offrono le rivali. Il piano di carico resta piatto anche ribaltando il divano, ma le sedute di quest’ultimo, che vanno ad appoggiarsi alle poltrone anteriori, rubano spazio (e per toglierle occorre “forzare” dei ganci in plastica dall’aspetto poco robusto). Sotto il pavimento c’è un utile vano a scomparti e, sollevando solo l’ultima parte del rivestimento, si forma un fermacarico che permette di bloccare piccole borse.
In città si soffre per qualche problema di visibilità: dietro, il lunotto non aiuta a percepire gli ingombri (ma vengono in soccorso i sensori, di serie), mentre davanti sono i montanti del padiglione a interferire con lo sguardo, specialmente nelle strette svolte a sinistra, o quando ci si avvicina agli incroci. Sul misto si apprezzano la buona tenuta di strada e il piacevole brìo del motore, dal funzionamento sempre fluido e silenzioso; restano, però, migliorabili la precisione dello sterzo in velocità e la taratura dell’Esp, che tende a intervenire con eccessiva solerzia. A parte qualche fruscio aerodinamico, il comfort si rivela di alto livello anche in autostrada: i sedili comodi, le sospensioni in grado di isolare bene dalle malformazioni dell’asfalto e l’efficiente “clima” bizona permettono di viaggiare a lungo senza stancarsi.
In città
Notevole la leggerezza dello sterzo della Renault Mégane SporTour, che ha la servoassistenza elettrica e rende le manovre molto facili; al contrario, la frizione, un po’ pesante, non è il massimo nella marcia in colonna. I montanti anteriori sono alquanto inclinati e interferiscono con la visuale: se ne soffre agli incroci, entrando nelle rotatorie oppure nelle strette svolte s sinistra. Quando si parcheggia in retromarcia, i sensori (di serie) sono risolutivi, perché la forma del lunotto non facilita la percezione degli ingombri.
Fuori città
Il motore spinge con vigore già dai 1800 giri: malgrado non sia potentissimo, all’occorrenza tira fuori la grinta necessaria per un rapido sorpasso, mentre in tutte le altre situazioni si fa apprezzare per la fluidità di funzionamento (oltre che per i consumi: nel percorso extraurbano abbiamo coperto 18,5 km con un litro di gasolio). Le sospensioni della Renault Mégane SporTour rappresentano un buon compromesso: filtrano bene le buche ed evitano che la vettura si corichi troppo in curva; chi ama la guida sportiva, però, troverà l’Esp un po’ troppo zelante nell’intervento, e lo sterzo migliorabile per quanto riguarda la precisione all’aumentare dell’andatura.
In autostrada
Il 1.5 potrebbe sembrare “piccolo” per una wagon dalle dimensioni della Renault Mégane SporTour, eppure in sesta marcia permette di riprendere con brillantezza anche a pieno carico. Ai centotrenta orari lavora a 2750 giri e fa sentire pochissimo la sua voce, tanto che a incidere sul comfort acustico sono soltanto i fruscii aerodinamici causati dagli specchi retrovisori esterni. Per il resto, si viaggia in salotto, seduti su poltrone che non affaticano nemmeno sulla distanza e con la temperatura efficacemente tenuta sotto controllo dal valido “clima” automatico a due zone.
Oltre agli immancabili controlli elettronici di stabilità e trazione, troviamo una dotazione di airbag completa, che prevede che quelli per la testa siano estesi anche ai posti dietro. Volendo, si possono aggiungere i fari allo xeno, mentre il regolatore di velocità è di serie. Nei crash test EuroNcap la SporTour ha ottenuto il massimo punteggio per quanto riguarda la protezione degli occupanti (cinque stelle).
La valutazione dell’EuroNcap sulla Renault Mégane SporTour è rassicurante: cinque stelle (il massimo) per la protezione degli occupanti, quattro stelle per i bambini sistemati su seggiolini Isofix e due stelle per la tutela dei pedoni in caso di investimento. Numerosi ed evoluti i dispositivi di protezione: gli airbag laterali si gonfiano con maggior pressione nella parte inferiore (quella che protegge le ossa del bacino, più resistenti delle costole), come pure il tempo e l’intensità di risposta di quelli frontali variano a seconda dell’entità dell’urto. A integrare la funzione delle cinture anteriori (provviste di doppio pretensionatore ad attivazione pirotecnica) ci sono lamiere sagomate posizionate all’interno delle poltrone, che in caso d’impatto, evitano che il corpo scivoli in avanti, mentre le cinture posteriori sono provviste di limitatori di sforzo (riducono la tensione riducendo il rischio di fratture al torace e al bacino).
Fra le wagon di medie dimensioni non è quella con il baule più capiente, eppure in fatto di praticità soddisfa qualsiasi esigenza. In più ha una linea piacevole e grintosa e un valido rapporto fra prezzo e dotazione. Su strada è confortevole e sicura, oltre che piacevole da guidare grazie al turbodiesel dall’erogazione fluida e più generosa di quanto i suoi 110 CV lascerebbero immaginare. Non delude nemmeno al momento di fare il pieno, visto che i consumi sono a livello di quelli di vetture molto più piccole e leggere.
Chi desidera una vettura da famiglia che non faccia rinunciare a un pizzico di “dinamicità” può trovare nella Renault Mégane SporTour la giusta soluzione: ha una linea filante quasi quanto quella della versione berlina, ma offre parecchia praticità in più. È accogliente, comoda anche per chi siede dietro (non al centro, però) e ha un baule abbastanza grande e versatile sebbene in fatto di capacità di carico ci siano rivali che offrono di più (se non altro perché non costringono a rimuovere la seduta del divano per sfruttare tutta la profondità a disposizione). Il 1.5 dCi dispone di una riserva di potenza che non delude nemmeno in autostrada e ha un funzionamento piacevolmente silenzioso, oltre a bere pochissimo gasolio. La qualità costruttiva è elevata e, se si tiene anche conto della dotazione, il prezzo appare tutt’altro che esagerato: l’equipaggiamento comprende anche ciò che le rivali fanno pagare a parte, e volendo lo si può arricchire del superfluo senza “svenarsi”.
Finiture
Rispetto al vecchio modello il salto di qualità è evidente: gli interni, oltre a essere esteticamente gradevoli, sono molto curati sia nella scelta delle plastiche e dei tessuti, sia per quanto riguarda il montaggio e l’attenzione ai dettagli.
Linea
È elegante ed equilibrata, e pure essendo una vettura da famiglia non rinuncia a un pizzico di sportività: le fiancate sono filanti e muscolose, mentre il lunotto inclinato dona slancio alla coda.
Motore
Considerata la massa della vettura i 110 CV del 1.5 turbodiesel non sono moltissimi, ma l’erogazione fluida e l’azzeccata rapportatura del cambio fanno sì che il brìo non manchi; sempre contenuti i consumi.
Posizione di guida
L’ampia e ben profilata poltrona del pilota può essere regolata con accuratezza e facilità, e altrettanto vale per il volante: facile trovare il compromesso migliore. Ben disposti i comandi: si individuano facilmente, senza il rischio di distrarsi.
Piano di carico
Sufficientemente ampio e con la soglia vicina a terra, pecca in fatto di sfruttabilità quando si ricerca la massima capacità di carico ribaltando il divano: per utilizzare tutto lo spazio in profondità bisogna rimuovere le sedute posteriori, che, però, hanno attacchi delicati (alla lunga si rischia di rovinarli).
Quinto posto
La porzione centrale del divano – che pure sarebbe abbastanza largo per tre – è poco imbottita e penalizza l’eventuale passeggero centrale, infastidito pure dalla consolle che sbuca fra le poltrone anteriori e toglie spazio alle ginocchia.
Rumorosità
Il motore si sente poco, e l’abitacolo risulta bene isolato anche dal rumore di rotolamento delle gomme. Ma ad andatura autostradale il comfort acustico è compromesso dai fruscii aerodinamici provocati dai retrovisori esterni.
Sterzo
Nettamente migliorato rispetto a quello del modello precedente, si fa apprezzare per la notevole leggerezza in manovra, ma non è ancora perfettamente a punto in fatto di rapidità di risposta e precisione.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3850 giri | 183,7 km/h | 190 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 11,7 | 10,8 secondi | |
0-400 metri | 18,1 | 123,3 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 33,5 | 154,6 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 38,4 | 146,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,7 | 142,7 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 14,7 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 14,5 km/litro | 17,2 km/litro | |
Fuori città | 18,5 km/litro | 23,8 km/litro | |
In autostrada | 12,7 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 8,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,4 km/litro | 20,8 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 67,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 11,1 |
Cilindrata cm3 | 1461 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 81 (110)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 240/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 126 |
Distribuzione | 2 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 456/180/150 |
Passo cm | 270 |
Peso in ordine di marcia kg | 1320 |
Capacità bagagliaio litri | 486/1562 |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3850 giri | 183,7 km/h | 190 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 11,7 | 10,8 secondi | |
0-400 metri | 18,1 | 123,3 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 33,5 | 154,6 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 38,4 | 146,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,7 | 142,7 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 14,7 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 14,5 km/litro | 17,2 km/litro | |
Fuori città | 18,5 km/litro | 23,8 km/litro | |
In autostrada | 12,7 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 8,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,4 km/litro | 20,8 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 67,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,8 metri | 11,1 |
Cilindrata cm3 | 1461 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 81 (110)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 240/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 126 |
Distribuzione | 2 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 456/180/150 |
Passo cm | 270 |
Peso in ordine di marcia kg | 1320 |
Capacità bagagliaio litri | 486/1562 |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R 16 |