Con la Mégane nata nel 2015 condivide solo il nome: è una cinque porte molto compatta (è lunga appena una decina di centimetri in più rispetto a certe utilitarie) che offre un abitacolo spazioso e abbastanza curato. Un po' bassi i finestrini: chi è alto può avere difficoltà a vedere fuori. Agile e ben molleggiata, è anche scattante. L’infotainment e gli aiuti alla guida sono all’avanguardia. Il primo riceve anche aggiornamenti via web e il navigatore calcola pure le soste per la ricarica, facendo scegliere fra le colonnine dell’operatore desiderato e indicando quanto tempo fermarsi (spesso, infatti, è più veloce fare due “rabbocchi” che aspettare il tempo necessario per una rigenerazione completa della batteria). Certi dettagli della Renault Mégane E-Tech sono però da migliorare: il bagagliaio non ha il piano ad altezza variabile e manca il portellone motorizzato. Inoltre, il tasto di apertura è direttamente sulla lamiera, risultando sempre sporco. E, per partire, va premuto il pulsante di avviamento: dato che non c’è un motore da “accendere”, in alcune rivali basta premere il pedale del freno. In ricarica accetta fino a ben 22 kW dalle diffuse colonnine a corrente alternata ma, durante la sosta, è difficile rimanere in auto al fresco (d’estate) o al caldo (d’inverno): diversamente da quasi tutte le elettriche, il “clima” non sta acceso per più di 3 minuti (oltrepassati i quali si deve premere il pulsante di avviamento).