Si tratta di una “supermini” che nonostante la lunghezza di soli tre metri ha quattro posti. In questa versione 1.3 ha prestazioni brillanti, ma non è una sportiva perché le sospensioni sono morbide. Ha un equipaggiamento di serie completo, ma il prezzo è alto.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Agile e maneggevole lo è anche con il motore 1.0, ma l’arrivo del nuovo 1.3 da 101 CV dona vivacità alla quattro posti più piccola del mondo (è lunga soltanto 299 cm). Piacevolmente scattante nel traffico cittadino (in particolare con il cambio automatico CVT, optional presente nell’auto in prova), grazie alla maggior potenza a disposizione ha guadagnato versatilità nei percorsi extraurbani e in autostrada. Tuttavia, ciò non è sufficiente per farne una piccola sportiva: se si affrontano le curve con troppa foga la tendenza a coricarsi di lato è evidente, e le sospensioni morbide sono anche causa di qualche difetto di stabilità nelle frenate violente. In ogni caso, la tenuta di strada è sicura e l’ESP (di serie) molto efficace. La iQ 1.3 si può avere solo in versione Executive, bene equipaggiata ma cara.
Un anno dopo il debutto, la supercompatta Toyota iQ cresce di cilindrata: al motore 1.0 si affianca un 1.3 da 101 CV (33 in più dell’altro). Così cresce di prestazioni senza sacrificare le qualità che l’hanno resa famosa: l’agilità, ovviamente, ma soprattutto il fatto di essere la più piccola quattro posti sul mercato: in una carrozzeria di 299 cm è stato ricavato un abitacolo con due comodi posti anteriori e la possibilità di accomodare, dietro, un adulto e un bambino.
Nella guida, la grinta del nuovo motore della Toyota iQ è evidente: il cambio automatico (optional, altrimenti di serie c’è un manuale a cinque marce) riduce lo stress della guida e assicura uno sprint sempre vivace; trattandosi di un CVT – ossia a variazione continua del rapporto, simile nel principio di funzionamento a quelli degli scooter ma gestito dall’elettronica – quando si affonda il piede sull’acceleratore manifesta il tipico “effetto slittamento” che può risultare fastidioso. Una nota dolente giunge dai consumi: la richiesta di carburante, trattandosi di una “piccola”, è alquanto elevata.
La riserva di potenza rende la Toyota iQadatta anche ai percorsi extraurbani, ma non bisogna dimenticare che non si tratta di una piccola sportiva: la taratura delle sospensioni è morbida e, nelle curve affrontate allegramente, il rollìo è sensibile; inoltre, nelle brusche frenate la stabilità non è ottimale. Ciò non toglie che sia un’auto sicura: la tenuta di strada è buona e in caso di necessità l’ESP (di serie) interviene prontamente; inoltre, nonostante le piccole dimensioni, ha ottenuto validi risultati nei crash test EuroNcap.
Nel caso della Toyota iQ 1.3 la “miniaturizzazione” si paga a un prezzo elevato, anche perché si può avere soltanto l’allestimento Executive, il più completo. Inappuntabile sotto il profilo della sicurezza (oltre ai controlli elettronici di trazione e stabilità, include ben nove airbag), la dotazione di serie comprende anche il “clima” automatico e gli “enormi” (in rapporto alle dimensioni dell’auto) cerchi in lega di 16 pollici.
Gli interni hanno un design piacevole e originale, anche se alcune finiture lasciano a desiderare, tanto più se si considera quanto è cara la iQ. La plancia è sottile e “scavata”, soprattutto di fronte al passeggero anteriore, e la consolle centrale sporge di pochissimo: ogni componente dell’abitacolo è studiato per massimizzare lo spazio a disposizione degli occupanti. Spazio che, considerando le dimensioni dell’auto, è davvero parecchio: davanti si viaggia come se si fosse su un’utilitaria “normale”, e dietro un adulto e un bambino ci stanno senza costrizioni. Con i sedili posteriori in uso lo spazio per i bagagli è ridotto ai minimi termini, mentre abbattendo gli schienali la capacità del vano passa da 32 a 242 litri (misurati all’altezza dei finestrini): quanto basta per partire per un weekend in due.
Plancia e comandi
Originale e piacevole il design della plancia della Toyota iQ, molto scavata per guadagnare più spazio possibile davanti al passeggero anteriore (e permettere a questi di avanzare favorendo chi siede dietro), mentre sono migliorabili alcune finiture, anche tenuto conto del prezzo della vettura. I comandi sono pochi e ben identificabili, e alla ricerca della massima razionalizzazione la radio (celata nella plancia) si controlla esclusivamente da una pulsantiera sul volante. Piccolissimo e gradevole il cruscotto, che tuttavia è afflitto da qualche riflesso e ha il contagiri dalla grafica poco leggibile. In posizione rialzata e ben visibile il navigatore (del tipo touch screen, optional in “pacchetto” col vivavoce Bluetooth, e dotato di prese Aux e Usb per connettere un lettore mp3 e una scheda di memoria estraibile).
Abitabilità
I vetri piccoli e i rivestimenti scuri della Toyota iQ rendono l’abitacolo poco luminoso, ma lo spazio non manca, soprattutto davanti: le poltrone sono comode ed è facile trovare la giusta posizione di guida, sebbene manchi la regolazione in altezza (sotto il sedile del conducente è collocato il serbatoio della benzina). Dietro, c’è un divanetto dove possono trovare posto comodamente un adulto e un bambino; i relativi poggiatesta, molto alti, vanno tolti per reclinare lo schienale oppure per vedere meglio posteriomente, ma coi passeggeri a bordo devono restare al loro posto: basta poco per urtare con la testa il vicinissimo lunotto (tanto che per aumentare la protezione c’è anche uno specifico airbag, che, però, interviene soltanto in caso di incidente). Peccato che la ricerca della massima abitabilità (che ha anche comportato l’assottigliamento della plancia, della consolle e dei sedili stessi) abbia limitato gli spazi dove riporre piccoli oggetti.
Bagagliaio
Date le dimensioni del portellone, l’imboccatura non può certo essere ampia. D’altronde, la Toyota iQ non è una vettura da grandi carichi: in configurazione quattro posti c’è spazio soltanto per un paio di ventiquattrore (ma non manca il portaombrello); reclinando lo schienale (diviso in due parti) si ottiene un vano dal fondo piatto e dalla capacità sufficiente per stivare i bagagli di due persone. Criticabile la soluzione adottata per il fissaggio del tendalino copricarico, che avviene tramite bottoni automatici e risulta poco pratico.
Nasce per la città e lo dimostra con un’agilità che è seconda soltanto a quella di una moto: le dimensioni compattissime e il ridotto raggio di sterzata permettono di svicolare facilmente negli spazi angusti e aiutano nelle manovre. In più, c’è il brillante motore che, abbinato al cambio CVT, permette di guidare senza stress e di scattare rapidamente al semaforo. Le sospensioni morbide la rendono confortevole sullo sconnesso, ma anche tendente a coricarsi parecchio di lato quando si guida brillantemente fra le curve: nonostante la vivacità del motore e la notevole tenuta di strada (con l’ESP che mette al riparo da brutte sorprese) non è una piccola sportiva, e risulta molto più piacevole se condotta a ritmi pressoché tranquilli. La potenza è abbastanza elevata per affrontare anche l’autostrada, dove s’apprezzano il discreto livello di comfort e la precisione dello sterzo. Nelle frenate violente, però, sono necessarie piccole correzioni per mantenere l’auto in traiettoria.
In città
Per muoversi nel traffico non c’è niente di meglio della Toyota iQ: poco impegnativa grazie al cambio CVT, ha la potenza giusta per scattare con prontezza e, soprattutto, un’agilità sconosciuta alle normali utilitarie. A favorirla c’è anche un raggio di sterzata davvero contenuto, che rende facili le manovre negli spazi angusti e le inversioni a U. Le dimensioni sono quelle giuste per parcheggiare ovunque, e anche se la visibilità posteriore (soprattutto con i poggiatesta montati) non è ottimale, si può fare a meno dei sensori di distanza che le concessionarie forniscono come opzione aftermarket. Promosse anche le sospensioni, efficaci nei tormentati fondi dei centri storici.
Fuori città
Con la “cavalleria” che si ritrova, la Toyota iQ è capace di sfoderare la necessaria grinta al momento di effettuare un sorpasso. Tuttavia, l’assetto non è quello di una sportiva e così – sebbene la maneggevolezza, la precisione dello sterzo e la vivacità del motore invitino alla condotta brillante – quando si spinge troppo fra le curve il rollìo e il beccheggio (cioè la tendenza del muso ad affondare in frenata) diventano fastidiosi. Viaggiando a ritmi più tranquilli la piccola giapponese si rivela, invece, piacevole da guidare e pure molto confortevole.
In autostrada
La Toyota iQ 1.3 non nasce per i lunghi viaggi, però i suoi 101 CV permettono di superare agevolmente i 174 km/h effettivi di velocità massima, il che vuol dire che ad andatura da Codice si ha a disposizione una riserva di potenza più che sufficiente per non trovarsi “col fiato corto” in autostrada. Anche perché a 130 orari la rumorosità non è eccessiva e la precisione dello sterzo più che buona: una qualità che si apprezza anche nelle frenate di emergenza, nelle quali la vettura richiede talvolta piccole correzioni di traiettoria. Peccato per la limitata autonomia, condizionata dal serbatoio di soli 32 litri e dai consumi elevati (abbiamo rilevato 10,9 km/l).
L’accurata progettazione della scocca e i nove airbag di serie la rendono “protettiva”, tanto che i crash test EuroNcap sono stati superati con punteggi degni di vetture ben più grandi e costose. E l’ESP, dal funzionamento davvero puntuale, è pronto a correggere eventuali “intemperanze” che – se si forza il ritmo fra le curve – possono essere originate dalla combinazione fra le sospensioni morbide e il passo corto: la tenuta di strada è sicura e le reazioni, anche al limite, comunque controllabili.
La tenuta di strada della Toyota iQ è buona, ma si tratta pur sempre di una vettura corta e con sospensioni turistiche: se si esagera con la velocità in curva il rollìo è evidente come pure la tendenza ad allargare col muso, e frenando con violenza l’auto si scompone un po’. In ogni caso l’ESP interviene prontamente e mantiene la vettura perfettamente controllabile anche nelle manovre d’emergenza. Abbondano pure gli airbag: ce ne sono ben nove, tra cui quelli posteriori per la testa, quello per le ginocchia del guidatore e il “cuscino” che in caso di tamponamento si gonfia per proteggere i passeggeri posteriori dal possibile impatto con il vicinissimo lunotto. Notevoli i risultati ottenuti nei crash test EuroNcap, effettuati col recente capitolato 2009: nonostante le dimensioni “minime”, la iQ ha ottenuto cinque stelle (il massimo), con indici specifici del 91% per la protezione degli occupanti, del 71% per i bambini sistemati su seggiolini Isofix, del 54% per la tutela dei pedoni in caso di investimento, e dell’86% per i sistemi di sicurezza.
Il 1.3 da 101 CV aumenta il piacere di guida ed estende il “raggio d’azione” della piccola giapponese fuori dalle mura cittadine. Se si spinge troppo fra le curve emergono i limiti delle sospensioni morbide: per quanto vivacissima e “guizzante” la iQ non è una piccola sportiva. È adatta a chi desidera una citycar sicura, esclusiva, bene equipaggiata e abbastanza versatile grazie ai quattro posti. Il prezzo elevato dipende dal fatto che tutte queste caratteristiche sono racchiuse in soli tre metri di lunghezza.
Con la iQ la Toyota è entrata in concorrenza diretta con la Smart, che è ancor più compatta (29 cm di lunghezza in meno); tuttavia, per livello di prezzo e immagine “esclusiva” si schiera anche contro rivali più “grandi” e altrettanto sfiziose (come la Mini oppure la Fiat 500). Rispetto alla prima offre il vantaggio dei due posti in più, che sono tutt’altro che di fortuna anche se condizionano inevitabilmente lo spazio per i bagagli, mentre dal confronto con le seconde esce vincente in città, sia per le dimensioni ridotte ai minimi termini, sia per la praticità del cambio CVT (optional perfettamente in linea con la filosofia dell’auto). In questa versione 1.3 è più vivace e gustosa della 1.0, sia nel traffico, sia soprattutto nei tragitti extraurbani. Ma ha consumi più alti ed è decisamente più cara, per quanto l’allestimento Executive sia completo sotto tutti i profili.
Abitabilità
Sulla Toyota iQ due adulti, davanti, stanno comodi, e dietro possono viaggiare un terzo adulto e un bimbo. Da una vettura lunga appena tre metri non si può pretendere di più, anche considerato che, in configurazione biposto, c’è sufficiente spazio per i bagagli.
Accessori
L’allestimento Executive non è certo economico, anche se bisogna ammettere che non rende necessarie integrazioni a pagamento: climatizzatore automatico, cerchi in lega e radio sono di serie, e per la sicurezza ci sono ben nove airbag e l’ESP.
Comfort
Molte utilitarie più “grandi” risultano di gran lunga meno confortevoli: a rendere piacevoli gli spostamenti a bordo della iQ contribuiscono le capacità filtranti delle morbide sospensioni e la buona insonorizzazione del motore.
Maneggevolezza
Lo sterzo – che si mantiene piuttosto preciso anche in velocità – è molto leggero da azionare e offre un raggio di svolta eccezionalmente contenuto: nel traffico ci si muove con facilità e parcheggiare negli spazi angusti non è un problema.
Motore
Il sofisticato 1.3, interamente costruito in lega leggera e dotato di distribuzione a quattro valvole per cilindro a fasatura variabile, ha una potenza piuttosto elevata: in una vettura che pesa 945 kg “si fa sentire”, e rende la guida davvero gratificante.
Baule
Compatta com’è, la iQ non si acquista certo per soddisfare grandi esigenze di carico, anche perché costringe a scegliere: o si viaggia in quattro, oppure si trasportano i bagagli. Poco anche lo spazio per riporre piccoli oggetti nell’abitacolo.
Consumi
Solo nei tragitti extraurbani si superano i 15 km/l, mentre in città se ne fanno 12 e in autostrada nemmeno 11: per essere un’utilitaria “beve” troppo, e gli appena 32 litri contenuti nel serbatoio limitano l’autonomia.
Frenata
Gli spazi di arresto non sono male e l’impianto vanta anche una discreta resistenza; tuttavia, frenando ad alta velocità si manifesta qualche ondeggiamento e la vettura richiede correzioni per mantenere la traiettoria ottimale.
Interno
I vetri piccoli e la predominanza di tinte scure rendono l’abitacolo tutt’altro che luminoso. Considerato il prezzo della Toyota iQ, inoltre, alcuni dettagli appaiono troppo economici e il livello di finitura migliorabile.
Visibilità
Anche se le dimensioni sono talmente compatte da rendere facile qualsiasi manovra, resta il fatto che il taglio dei finestrini e del lunotto determina ampi angoli ciechi che infastidiscono quando si fa retromarcia (soprattutto se i voluminosi poggiatesta posteriori sono al loro posto).
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in S a 6100 giri | 174,2 km/h | 170km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 11,0 | 13,1 secondi | |
0-400 metri | 17,9 | 127,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,9 | 155,3 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN S | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 30,3 | 155,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 28,9 | 156,4 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h | 7,9 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,1 km/litro | 15,8 km/litro | |
Fuori città | 15,4 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 10,9 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 5,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,8 km/litro | 19,6 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 69,5 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 137 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 7,8 metri | 7,8 metri |
Cilindrata cm3 | 1329 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 74(101)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 123/4400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 120 (con cambio automatico) |
Distribuzione | 4valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 299/168/150 |
Passo cm | 200 |
Peso in ordine di marcia kg | 945 (con il cambio automatico) |
Capacità bagagliaio litri | 32/242 (valore alla base dei finestrini) |
Pneumatici (di serie) | 175/60 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in S a 6100 giri | 174,2 km/h | 170km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 11,0 | 13,1 secondi | |
0-400 metri | 17,9 | 127,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,9 | 155,3 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN S | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 30,3 | 155,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 28,9 | 156,4 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h | 7,9 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,1 km/litro | 15,8 km/litro | |
Fuori città | 15,4 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 10,9 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 5,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,8 km/litro | 19,6 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 69,5 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 137 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 7,8 metri | 7,8 metri |
Cilindrata cm3 | 1329 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 74(101)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 123/4400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 120 (con cambio automatico) |
Distribuzione | 4valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 299/168/150 |
Passo cm | 200 |
Peso in ordine di marcia kg | 945 (con il cambio automatico) |
Capacità bagagliaio litri | 32/242 (valore alla base dei finestrini) |
Pneumatici (di serie) | 175/60 R 16 |