È una media molto ben rifinita, confortevole e con qualità dinamiche di alto profilo, ma rimane più cara delle avversarie. Il nuovo turbodiesel è più silenzioso, ma meno “incisivo” in ripresa.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Nella linea la VW Golf somiglia alla versione precedente, ma in realtà è tutta nuova e ha fatto un bel passo avanti a livello di qualità costruttiva e finiture (che comunque erano già buone). È stato rinnovato anche uno dei motori più “gettonati”, il 2.0 TDI da 140 CV: ora è Euro 5 e ha guadagnato silenziosità grazie all’iniezione common-rail, che ha sostituito il vecchio sistema pompa-iniettore. Ha prestazioni elevate e non consuma molto, ma nelle riprese con le marce lunghe soffre un po’. Comoda, sicura e piacevole da guidare, costa più delle concorrenti, soprattutto se si cede alla tentazione di arricchire con qualche optional a pagamento la già notevole dotazione di serie
La VW Golf è stata recentemente rinnovata, eppure si fa fatica a distinguerla a colpo d’occhio dalla vecchia versione, sebbene con quest’ultima non condivida nessun elemento della carrozzeria. Quando ci si mette alla guida, però, l’evoluzione risulta ben percepibile, soprattutto sul fronte del comfort è aumentato: merito anche del nuovo motore turbodiesel, decisamente più silenzioso dal momento che è stata adottata l’alimentazione common-rail (prima era pompa-iniettore).
Oltre che più “pulito” (ora rispetta la normativa Euro 5), il 2.0 TDI ha un carattere diverso da quello del precedente: la potenza massima è la stessa (140 CV) ma viene erogata in modo più omogeneo e progressivo. Per quanto le prestazioni assolute siano elevate, la spinta ai bassi regimi è meno brillante di quanto ci si aspetterebbe, e di questo si risente nelle riprese da bassa velocità nelle marce lunghe.
La tenuta di strada e la precisione in traiettoria della VW Golf sono quasi da sportiva, e la guida è davvero piacevole. Nel caso della vettura in prova queste qualità erano ulteriormente esaltate dai cerchi di 18” e dall’assetto sportivo, ribassato di 15 mm (“pacchetto” optional), che peraltro non comporta grandi rinunce sul fronte del comfort, visto che le sospensioni “filtrano” bene le asperità. È, invece, migliorabile la resistenza alla fatica dell’impianto frenante, che perde tono nell’utilizzo intenso.
Ben rifinita ed equipaggiata in modo completo, la Golf è una vettura valida. Il prezzo, però, la pone nella fascia alta del suo segmento, e può facilmente aumentare se si cede a qualcuna delle “tentazioni” presenti nella lunga lista degli optional (per esempio l’efficiente cambio robotizzato a doppia frizione DSG) proposti dalla Casa tedesca. Per risparmiare un po’, c’è l’allestimento Comfortline, più semplice (offre cerchi in acciaio e “clima” manuale).
Niente soluzioni avveniristiche per la plancia, ma un design sobrio e tradizionale condito con qualche tocco di sportività (il volante a tre razze assieme agli strumenti circolari e “incassati”) che ben si sposa con la notevole qualità dei materiali e delle finiture. I sedili anteriori sono ben sagomati e confortevoli, e anche dietro due adulti stanno comodi (ma un eventuale terzo no: ha poco spazio in senso trasversale e per le gambe). Il bagagliaio è abbastanza capiente e ben sfruttabile in altezza, ma il dislivello fra piano di carico e soglia ne riduce la praticità
Plancia e comandi
Il volante a tre razze con corona rivestita in pelle dona all’insieme un tocco di (misurata) sportività, ma per il resto lo stile è classico ed elegante, con materiali e finiture degni di una vettura di categoria superiore. Tradizionale anche la strumentazione, con il contagiri e il tachimetro ben leggibili (al contrario del termometro dell’acqua e dell’indicatore di livello del carburante, troppo piccoli); fra i due quadranti c’è lo schermo con il computer di bordo, che visualizza anche le indicazioni “base” del navigatore. Quest’ultimo, optional, ha lo schermo principale posizionato un po’ in basso; poco raggiungibili anche i tasti posizionati davanti alla leva del cambio, mentre è molto funzionale la pulsantiera sul pannello porta sinistro (che raggruppa alzavetro, regolazione dei retrovisori esterni e chiusura centralizzata).
Abitabilità
L’abitacolo è spazioso, ma a patto di viaggiare in quattro: l’eventuale terzo passeggero sul divano posteriore, infatti, sta scomodo (anche perché si trova fra i polpacci il mobiletto con le bocchette del climatizzatore) e con le spalle “interferisce” con gli altri due. Ineccepibili le poltrone anteriori, molto profilate (trattengono bene in curva) e con l’imbottitura “consistente”, che non stanca nemmeno dopo molte ore di viaggio. Volendo, si possono avere i rivestimenti in pelle (optional), ma anche quelli di serie, in tessuto con fascia centrale in Alcantara, non sono affatto male; disponibili anche le regolazioni elettriche dell’altezza e del supporto lombare.
Bagagliaio
Il vano è abbastanza alto e ben sfruttabile, grazie all’imboccatura ampia e al profilo interno regolare. Caricare e scaricare oggetti pesanti, però, può essere difficoltoso: la soglia d’accesso è più alta di 20 cm rispetto al piano di carico. È, invece, di 9 cm il gradino che si viene e a formare quando si reclina lo schienale: infastidisce quando si devono stivare oggetti lunghi; se, però, questi ultimi non sono troppo voluminosi (come un paio di sci), viene utile l’intelligente botola passante nascosta dal bracciolo posteriore.
La visibilità è buona davanti e di lato, meno dietro (e i sensori di parcheggio sono optional), ma è anche vero che la lunghezza (420 cm) non è di quelle che preoccupano: in città la Golf si muove agevolmente, ha comandi leggeri e il motore è dolce nell’erogazione. L’assetto equilibrato e la notevole tenuta di strada la rendono rapida (e poco impegnativa) fra le curve, nonostante che il turbodiesel accusi una certa pigrizia nelle riprese in quinta e in sesta: per fare sorpassi rapidi, meglio scalare. Ottima la souplesse in autostrada, dove la Golf si rivela una vera divoratrice di chilometri veloce, confortevole e non troppo assetata
In città
Comandi dolci, cambio preciso e motore “morbido” nella risposta all’acceleratore rendono la guida della VW Golf 2.0 TDI rilassante. Ma resta il fatto che col cambio automatico-robotizzato DSG, optional, è tutta un’altra cosa… La visibilità è limitata dai massicci montanti posteriori (e in certe condizioni anche da quelli centrali), e i sensori di distanza (optional) si pagano a parte. Si può avere anche il Park Assist, un sistema che individua uno spazio libero nei parcheggi in “fila indiana” e aziona automaticamente lo sterzo durante la manovra: il guidatore deve solo frenare, innestare la retromarcia e dare gas; Per l’occasione è stato migliorato: riesce a parcheggiare in uno spazio lungo 110 cm in più dell’auto, mentre alla precedente versione ne servivano almeno 140.
Fuori città
Grazie allo sterzo leggero e ben calibrato, alla notevole tenuta di strada garantita dalla precisione delle sospensioni, fra le curve la Volkswagen Golf TDI “scorre” veloce senza impegnare più di tanto. La stabilità è ottima e l’ESP interviene solo nel caso che si esageri. L’erogazione della potenza è molto fluida, ma quando è necessario sorpassare in fretta, è meglio scalare marcia: il motore, ai regimi medio-bassi, è tutt’altro che “impetuoso”; in compenso l’allungo c’è, volendo anche oltre i 4000 giri. Contenuta la richiesta di carburante: con un litro di gasolio si percorrono quasi 18 km.
In autostrada
La Golf TDI è veloce, non tanto per la sua punta massima (comunque superiore ai 207 km/h) ma perché… è capace di nascondere al guidatore la reale andatura. È, infatti, facile ritrovarsi a viaggiare oltre i limiti consentiti, anche perché il motore ha una notevole souplesse: a 130 orari, in sesta marcia, lavora ad appena 2600 giri e l’ottima insonorizzazione fa sì che il suo rumore quasi non si percepisca. Lo sterzo non eccelle per prontezza, però è solido e ben calibrato: nei curvoni si può entrare forte e a cuor leggero, sicuri che la vettura seguirà fedelmente la traiettoria impostata.
È equipaggiata di airbag frontali, laterali e per la testa (questi ultimi anche dietro), e in opzione si possono aggiungere quelli laterali posteriori. Oltre all’ESP e al controllo della trazione, sono di serie anche i fari antinebbia e le luci diurne. Notevoli i risultati riportati nei crash test EuroNcap 2009: la votazione globale è di cinque stelle (il massimo), con il 97% di efficacia per gli occupanti, l’84% per i bambini fissati a seggiolini Isofix e il 61 % per i pedoni
Nei crash test EuroNcap 2009 la VW Golf ha ottenuto il massimo dei voti, con punteggi percentuali decisamente alti: 97% per la protezione degli occupanti, 84% per quella dei bambini assicurati a seggiolini Isofix, e ben 61 % per la tutela dei pedoni (uno dei migliori risultati sinora raggiunti) in caso di investimento. La Volkswagen Golf TDI ha i poggiatesta attivi e la dotazione di airbag è completa: sono protette anche le ginocchia del guidatore; inoltre, i “cuscini” per la testa sono sia davanti sia dietro (mentre quelli laterali posteriori sono optional). Non mancano i controlli elettronici di trazione e stabilità, il regolatore di velocità, i fendinebbia (con funzione di luci di svolta) e le luci diurne (che saranno obbligatorie per le auto nuove dal 2010).
È una media che ha fatto storia, e in quest’ultima versione ha ulteriormente affinato le sue doti migliori, a partire dalla qualità costruttiva per arrivare alla piacevolezza della guida. Con il nuovo motore la Golf TDI ha perduto un po’ di grinta in termini di spinta ai medi regimi, ma ha guadagnato comfort e silenziosità. Il prezzo è alto, è vero, e la lista degli optional succulenta e “tentatrice”, ma la sostanza c’è: l’equipaggiamento di serie è completo sotto ogni aspetto
Se si punta al risparmio conviene rivolgersi altrove: fra le medie turbodiesel non c’è che l’imbarazzo della scelta. Chi, invece, considera prioritaria la qualità dei materiali e delle finiture, non vuol fare a meno di un equipaggiamento di prim’ordine (anche per ciò che riguarda la sicurezza) né, magari, disdegna di arricchire il tutto con qualche intrigante optional, può riconoscere nella “Golf VI” la giusta soluzione. È una media veloce, versatile e adatta alla famiglia, che ha anche il pregio di consumare poco. E se è vero che il nuovo turbodiesel non è capace delle vispe riprese del suo predecessore, è anche vero che è molto più “fluido” e, soprattutto, più silenzioso.
Comfort
Ha il pregio della silenziosità derivante dall’ottima insonorizzazione del motore e dalla carrozzeria aerodinamicamente efficiente. E le sospensioni “solide” esaltano sì la tenuta di strada, ma sono anche efficaci sui fondi irregolari.
Finiture
Ha un abitacolo elegante, realizzato con materiali di pregio, gradevoli alla vista e, soprattutto, al tatto. Dà una notevole impressione di solidità unita alla raffinatezza che deriva dalla certosina cura delle finiture.
Guida
Non è una sportiva, ma le si avvicina molto: stabilità, precisione e tenuta di strada sono notevoli. Ma quel che più convince, è che la Golf risulta facile da guidare, e da capire, sin dai primi chilometri.
Sicurezza
L’assetto e la tenuta di strada non si discutono, e la dotazione prevede tutto ciò che serve per la sicurezza attiva e passiva. Promossa a pieni voti anche nei crash test dell’EuroNcap.
Perché no
Freni
Alla buona potenza corrispondono spazi di arresto contenuti. Tuttavia, l’impianto ha mostrato segni di stress nell’utilizzo intenso: nelle lunghe discese ricche di curve, la corsa del pedale tende ad allungarsi.
Prezzo
La dotazione è completa i contenuti tecnici innegabili. Però, la Golf resta fra le vetture più care della sua categoria, e il divario con le rivali cresce se si cede al richiamo dei tanti (e interessanti) optional disponibili.
Ripresa
Il motore garantisce prestazioni elevate ed è fluido, ma in quinta e in sesta marcia il motore non è capace di imprimere quella spinta che ci si aspetterebbe da un turbodiesel di due litri: nei sorpassi conviene scalare.
Visibilità
I montanti posteriori (e in determinate condizioni anche quelli centrali) limitano la visibilità: è vero che lo sbalzo della coda è contenuto, ma in manovra è necessario “farci l’occhio” (e i sensori di distanza si pagano a parte).
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4200 giri | 207,5 km/h | 209 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 9,5 | 9,3 secondi | |
0-400 metri | 16,9 | 134,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,9 | 169,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 38,5 | 155,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 36,2 | 145,3 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 14,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,0 km/litro | 15,6 km/litro | |
Fuori città | 17,9 km/litro | 25,0 km/litro | |
In autostrada | 14,3 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 7,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,4 km/litro | 20,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,2 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,5 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 138 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,0 metri | 10,9 |
Cilindrata cm3 | 1968 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 103(140)/4200 |
Coppia max Nm/giri | 320/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 129 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 420/178/151 |
Passo cm | 258 |
Peso in ordine di marcia kg | 1299 |
Capacità bagagliaio litri | 350/1305 |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R 16 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4200 giri | 207,5 km/h | 209 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 9,5 | 9,3 secondi | |
0-400 metri | 16,9 | 134,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30,9 | 169,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 38,5 | 155,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 36,2 | 145,3 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 14,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,0 km/litro | 15,6 km/litro | |
Fuori città | 17,9 km/litro | 25,0 km/litro | |
In autostrada | 14,3 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 7,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,4 km/litro | 20,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,2 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,5 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 138 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,0 metri | 10,9 |
Cilindrata cm3 | 1968 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 103(140)/4200 |
Coppia max Nm/giri | 320/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 129 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 420/178/151 |
Passo cm | 258 |
Peso in ordine di marcia kg | 1299 |
Capacità bagagliaio litri | 350/1305 |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R 16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Volkswagen Golf usate 2019 | 10.799 | 19.910 | 94 annunci |
Volkswagen Golf usate 2020 | 11.000 | 21.390 | 129 annunci |
Volkswagen Golf usate 2021 | 15.990 | 26.470 | 191 annunci |
Volkswagen Golf usate 2022 | 8.800 | 27.070 | 137 annunci |
Volkswagen Golf usate 2023 | 21.900 | 30.980 | 123 annunci |
Volkswagen Golf usate 2024 | 21.700 | 32.610 | 71 annunci |
Volkswagen Golf usate 2025 | 37.000 | 40.300 | 4 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Volkswagen Golf km 0 2019 | 19.900 | 24.290 | 14 annunci |
Volkswagen Golf km 0 2023 | 28.400 | 45.650 | 4 annunci |
Volkswagen Golf km 0 2024 | 26.500 | 30.610 | 18 annunci |
Volkswagen Golf km 0 2025 | 30.950 | 38.080 | 5 annunci |