Il Bonus Box Auto consente di beneficiare di un risparmio notevole sull’acquisto o la costruzione di un box auto, grazie alla detrazione Irpef del 50% prevista da questo incentivo. Quali sono i requisiti per accedere a questa agevolazione e come si può sfruttarla al meglio? Andiamo a vedere quali sono le condizioni da soddisfare per accedere al bonus, i limiti di spesa e i documenti necessari per poter usufruire dell’agevolazione.
Il bonus box auto permette di ottenere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto o la costruzione di un garage. La misura è stata prorogata fino al 2024 dal governo: l’agevolazione può fare molto comodo a chi, stanco di cercare parcheggio, soprattutto in certe zone di città, intende acquistare o costruire un box auto fruendo di un importante risparmio sulle spese da sostenere.
Ovviamente, non tutti possono accedere a quest’agevolazione: infatti, è necessario disporre di specifici requisiti per accedere al bonus. Andiamo a vedere come funziona, a chi spetta l’agevolazione e quali sono i limiti massimi di spesa.
Il bonus box auto rientra tra i bonus edilizi e detta agevolazioni esclusivamente sulle spese di realizzazione del box auto, a patto che sussista il requisito della pertinenzialità all’immobile. Per ottenere il bonus, inoltre, è necessario pagare le spese tramite bonifico bancario. L’agevolazione su autorimesse e garage, infatti, rientra nell’elenco dei lavori di ristrutturazione edilizia con riferimento all’articolo 16 bis del Decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986.
Le spese ammissibili all’agevolazione risultano le seguenti:
A ogni modo, il requisito fondamentale è la pertinenzialità del box auto all’immobile, vale a dire la prossimità, la vicinanza tra il garage e la casa. Il bonus vale anche per box interrati, fuori terra, posti auto coperti o scoperti e garage.
Inoltre, quando si parla di realizzazione di autorimesse o box auto, si intendono solo ed esclusivamente gli interventi di nuova costruzione. Come precisa l’Agenzia delle Entrate, la detrazione non sarà applicata se il box auto viene venduto dall’impresa che ha la proprietà di un edificio che ha effettuato l’intervento di ristrutturazione dell’immobile a uso abitativo con cambio di destinazione d’uso.
La spesa massima detraibile è di 96.000 euro.
Non sono invece ammesse spese per:
Abbiamo detto che il bonus box auto consiste in una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per acquisto/costruzione di un box auto fino a 96.000 euro di spesa.
Per ottenere questa agevolazione, bisogna:
Si precisa che la detrazione spetta in 10 rate annuali di pari importo. Inoltre, per lavori condominiali, serve obbligatoriamente la delibera assembleare di approvazione.
Ricapitolando, il bonus box auto spetta a tutti coloro i quali intendono realizzare o acquistare un box auto o un garage e fruire al contempo della detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute. L’agevolazione si applica all’acquisto dei box oppure sulle nuove costruzioni di rimesse e autorimesse, anche di proprietà di più persone, purché pertinenziali a un’unità abitativa. Quello della prossimità è un requisito fondamentale.
Possono fruire del bonus box auto:
Come specificato, il bonus viene riconosciuto solo per le nuove costruzioni di pertinenze alle unità immobiliari adibite ad abitazione principale. Di contro, non spetta per l’acquisto di box auto di nuova costruzione non pertinenziali.
Se il box pertinenziale per il quale si è fruito della detrazione viene venduto, il proprietario dell’immobile può continuare a usufruire della detrazione che gli spetta per la nuova costruzione o acquisto del box a patto che sia espressamente indicato nell’atto di vendita. Se questa indicazione risulta assente nell’atto, chi ha acquistato il box può fruire lui stesso delle quote rimanenti relative all’agevolazione, a patto che nell’atto di acquisto sia indicato il vincolo pertinenziale del box a un’altra unità immobiliare a destinazione residenziale.
Quando si acquista contemporaneamente casa e garage/box auto, il bonus box auto 2023 spetta solo per le spese specificatamente sostenute per la realizzazione del box auto pertinenziale. L’ammontare dei costi imputabili al box deve essere chiaramente documentato.
La detrazione del 50% può essere riconosciuta anche per pagamenti effettuati prima della stipula dell’atto notarile di acquisto, o in assenza di quest’ultimo, di un preliminare d’acquisto registrato in cui risulti costituito il vincolo di pertinenzialità tra casa e garage.
Tuttavia, tale vincolo deve essere effettivamente sussistente e provato prima di presentare la dichiarazione dei redditi in cui si richiede la detrazione. I costi di acquisto del box auto vanno quindi scorporati da quelli complessivi dell’abitazione, documentando solo le spese a esso imputabili.
Il bonus box auto spetta anche ai casi di assegnazione di garage e abitazione da parte di cooperative edilizie, a determinate condizioni. Per beneficiare dell’agevolazione, il vincolo di pertinenzialità tra box e alloggio deve sussistere al momento della richiesta, anche se il rogito notarile verrà stipulato in un periodo d’imposta successivo e il verbale di assegnazione non è ancora registrato. Non rileva dunque la tempistica degli atti, purché la destinazione del box a servizio dell’abitazione risulti già dal contratto preliminare di assegnazione. La detrazione del 50% spetta infatti anche per gli acconti versati con bonifico a partire dall’accettazione della domanda di assegnazione da parte del Consiglio di amministrazione della cooperativa.
Per quanto riguarda il vincolo di pertinenzialità, non è necessario che gli immobili siano già stati realizzati, purché la destinazione del box a servizio dell’alloggio assegnato risulti dagli atti.
Per ottenere il bonus box auto occorre presentare i seguenti documenti:
A tal proposito, si ricorda che l’unico metodo di pagamento (tracciato) consentito è quello del bonifico bancario. Infatti, non sono ammessi i pagamenti con:
Il bonus box auto è stato prorogato dal governo fino al 2024, quindi si applica alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. La detrazione spetta al proprietario o al titolare del diritto reale dell’immobile sul quale è manifestato il vincolo di pertinenza con il box. Il vincolo pertinenziale deve essere certificato dall’apposito atto di acquisto, ma la detrazione può spettare a chi effettivamente ha sostenuto la spesa, quindi anche il familiare che convive con la persona i cui estremi risultano agli atti, a patto che nella fattura in questione sia indicata chiaramente la percentuale di spesa sostenuta dal familiare.