NOTIZIA IMPROVVISA - La notizia è clamorosa: l’Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior. Una scelta fatta per evitare le polemiche dopo le recenti dichiarazioni del ministro del Made in Italy Adolfo Urso (qui la news) relative alla legge del 2003 che vieterebbe di chiamare con un nome di origine italiana un’auto prodotta in Polonia. La decisione di cambiare nome da Milano a Junior è stata presa dai vertici Alfa Romeo oggi pomeriggio e comunicata poche ore dopo in una conferenza stampa online che ha visto la presenza di Jean-Philippe Imparato (ceo), Eligio Catarinella (responsabile marketing e comunicazione), Santo Ficili (country manager di Stellantis Italia) e Raffaele Russo (responsabile per l’Italia di Alfa Romeo, DS e Lancia).
LA DICHIARAZIONE - “Siamo perfettamente consapevoli che questo episodio rimarrà inciso nella storia del Marchio. E’ una grande responsabilità ma al tempo stesso è un momento entusiasmante. La scelta del nuovo nome Junior è del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall’inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico”, ha dichiarato Imparato. “Come team scegliamo ancora una volta di mettere la nostra passione a disposizione del Marchio, di dare priorità al prodotto e ai clienti. Decidiamo di cambiare, pur sapendo di non essere obbligati a farlo, perché vogliamo preservare le emozioni positive che i nostri prodotti generano da sempre ed evitare qualsiasi tipo di polemica. L’attenzione riservata in questi giorni alla nostra nuova compatta sportiva è qualcosa di unico, con un numero di accessi al configuratore online senza precedenti, che ha provocato il crash del sito web per alcune ore.”
OMAGGIO AL PASSATO - Il nome Junior è un omaggio alla GT 1300 Junior, variante accessibile dell’Alfa Romeo Giulia Sprint GT svelata nel 1966. Un modello venduto in quasi 92.000 esemplari molto apprezzato dai giovani automobilisti.
LA PICCOLA - La nuova Alfa Romeo Junior, la prima piccola crossover della Casa del Biscione, è lunga 417 cm e ha un bagagliaio di 400 litri. Sviluppata sulla stessa base della Jeep Avenger, è disponibile ibrida o elettrica: la prima, mild hybrid, monta un motore 1.2 turbo a tre cilindri a benzina e sarà presto disponibile anche a trazione integrale, la seconda (con batteria da 51 kWh e 410 km di autonomia) dispone di 156 o 240 CV.