ALFA ROMEO POLACCA - L'Alfa Romeo Milano è la prima auto del Biscione ad essere venduta in Italia ma prodotta all’estero, nella fabbrica di Tychy in Polonia, insieme alle “cugine” Jeep Avenger e Fiat 600. Una scelta che il ceo di Stellantis, Carlos Tavares (nella foto sopra), ha spiegato ad Automotive News con una motivazione economica: “Se costruita in Italia, una Milano sarebbe partita da circa 40.000 euro anziché da 30.000”, ha sottolineato il manager portoghese in occasione di un incontro con la stampa a margine della della première mondiale di ieri.
RADICI NEL BEL PAESE - L’Alfa Romeo comunque resterà un marchio fortemente italiano, visto che lo stesso Tavares ha promesso che le prossime generazione della Stelvio, prevista nel 2025, e della Giulia, in arrivo nel 2026, verranno prodotte a Cassino. Qui Stellantis investirà oltre 100 milioni di euro per impiantare la linea dedicata alla piattaforma STLA Large, che ha recentemente debuttato sulla Dodge Challenger e che sarà alla base anche dei modelli della Maserati. Tavares ha anche rivelato di aver ricevuto un’offerta per vendere l’Alfa Romeo, prontamente rifiutata in quanto il marchio è tornato redditivo negli ultimi anni.
INVESTIMENTI EFFICIENTI - Nel 2023, infatti, la casa milanese ha generato un utile operativo di circa 500 milioni di euro, nonostante volumi relativamente bassi, pari a 70.500 vetture, con un utile per veicolo di circa 7.100 euro. Un risultato quasi sorprendente dopo che l’Alfa Romeo negli anni di FCA, precedenti alla fusione con PSA in Stellantis del 2021, rappresentava una costante perdita di denaro. Il motivo di questo cambio di rotta, secondo Tavares, è da ricercare alla maggiore efficienza negli investimenti rispetto ai concorrenti per le sue dimensioni e la sua organizzazione snella: “Ciò significa che puoi investire il 30% in meno per offrire le stesse funzionalità, oppure investire lo stesso e offrire al tuo cliente il 30% in più di funzionalità”, ha affermato il ceo di Stellantis.