ALTI E BASSI - Nel corso della sua storia, iniziata nel 1909, la Bugatti ha alternato periodi di splendore a momenti di crisi. I primi decenni di attività sono i più gloriosi: grazie a vetture mitiche come le Type 41 Royale del 1927 e Type 57 Atlantic del 1936, la Bugatti diventa un riferimento fra i marchi di lusso. Dopo il fallimento del 1963, la casa francese viene rilanciata negli Anni 90 dall’italiano Romano Artioli, ma anche questa esperienza non dura a lungo: il secondo fallimento è del 1995. Quattro anni dopo però arriva il Gruppo Volkswagen, sotto il quale la Bugatti trova una certa stabilità, ma ora sembra che la casa francese stia per affrontare un altro capitolo.
NUOVE STRATEGIE - Secondo indiscrezioni provenienti dalla Germania, il consiglio di amministrazione del Gruppo Volkswagen avrebbe già approvato la vendita della Bugatti, ma mancherebbe ancora l’approvazione del consiglio di sorveglianza per mettere il sigillo all’operazione. Qualcuno stima che il valore attuale della Bugatti potrebbe essere di circa 500 milioni di euro, ma l’ipotesi è che il marchio francese potrebbe passare alla Rimac tramite la Porsche. In che modo? La Porsche, già azionista di minoranza della Rimac, il cui 51% è ancora nelle mani del fondatore Mate Rimac, potrebbe ottenere una quota superiore della casa croata, fino al 49%, in cambio della Bugatti.
LA RIMAC - Fondata nel 2009, la Rimac Automobili si è subito specializzata nella progettazione e nella costruzione di auto elettriche ad altissime prestazioni: ne sono un esempio le Concept_One del 2016 e C_Two, ancora in fase di sviluppo. Nel corso degli anni ha messo il suo notevole know-how a disposizione dei grandi costruttori, con i quali ha sigliato lucrosi contratti di consulenza, come nel caso della Hyundai (qui per saperne di più). La Porsche è andata oltre, acquistato il 15,5% della casa croata fra il 2018 e il 2019.