AGIRE IN TEMPI RAPIDI - Mettersi alla guida solo quando si è in condizioni fisiche e psicologiche adeguate è fondamentale per non correre pericoli e per non causare rischi anche agli altri automobilisti. Nonostante le numerose raccomandazioni e le campagne di sensibilizzazione, ancora troppo spesso questo non succede e sono ancora numerosi gli incidenti, anche con gravi conseguenze, che si verificano a causa di distrazioni o comportamenti avventati. L’European Transport Safety Council (ETSC, ente indipendente no profit con sede a Bruxelles) ritiene quindi sia necessario muoversi in tempi rapidi per introdurre una serie di misure più stringenti che possano servire a incrementare il livello di sicurezza in strada.
TROPPI GIOVANI VITTIME DI INDICENTI - Nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 30 anni, in Europa, l’incidentalità stradale rappresenta circa un quinto (18%) di tutte le cause di morte. In Italia, la percentuale sale al 25%, probabilmente a causa di un maggiore utilizzo delle due ruote. Nel nostro Paese, infatti, il 32% dei giovani che muoiono sulla strada sono motociclisti, contro una media UE del 24%. Enorme la disparità di genere: secondo l’ETSC, infatti, sempre nella fascia di età 15-30 anni, l’81% delle vittime è costituito da uomini.
LE CAUSE - L’analisi ha permesso di fare luce su quali siano le cause principali di questi episodi proprio per capire come sia meglio intervenire per ridurre il fenomeno. La scarsa esperienza al volante è infatti solo una delle motivazioni, aggiunta a immaturità e a stili di vita che possono influire sul livello di attenzione alla guida. Dover rispettare una serie di restrizioni più rigide potrebbe così essere un deterrente importante per ridurre il numero di incidenti tra i giovani. Troppo spesso, infatti, si sottovalutano le conseguenze psicofisiche derivanti dall’utilizzo di alcol e sostanze stupefacenti e si finisce per mettersi in viaggio poco dopo. L’ESTC è infatti convinto che fornire assistenza ai giovani che si trovano in questa situazione possa rivelarsi provvidenziale anche in ottica preventiva.
LE RICHIESTE ALLA COMMISSIONE EUROPEA - Una delle proposte che l’ETSC vuole fare alla Commissione Europea consiste nel rilascio graduale delle patenti. Tali sistemi prevedono restrizioni aggiuntive per i neopatentati durante il primo anno di guida, permettendo loro di acquisire esperienza e riducendo alcune situazioni ad alto rischio. Diversi studi dimostrano che essi determinano una riduzione degli incidenti. Tra le altre proposte allo studio c’è quella di fissare il limite di tasso alcolemico praticamente a zero (0.2 g/l), oltre alla tolleranza zero per l’uso di sostanze psicotrope illegali.