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La Honda vorrebbe che la Nissan riacquistasse la quota della Renault

Pubblicato 20 gennaio 2025

La Renault detiene il 35,7% della Nissan ma i giapponesi non vorrebbero influenze straniere nella nuova società.

La Honda vorrebbe che la Nissan riacquistasse la quota della Renault

NUOVO GRANDE GRUPPO - Negli ultimi giorni di dicembre Honda e Nissan hanno firmato l’intesa preliminare per diventare una sola azienda, nella quale potrebbe entrare anche la Mitsubishi. Si andrebbe a creare una holding con Honda e Nissan che continueranno a esistere separatamente come marchi, ma le piattaforme e la tecnologia saranno condivise. La fusione dovrebbe essere formalizzata entro la fine di gennaio e alla fine del 2026 saranno intraprese le azioni concrete per riunire le due aziende.

IL NODO DELLA RENAULT - Uno dei nodi da sciogliere è la partecipazione del 35,7% della Nissan detenuta dalla Renault. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la Honda vorrebbe formalizzare la fusione con una Nissan priva di partecipazioni esterne. La casa giapponese avrebbe quindi chiesto alla Nissan di riacquistare quelle azioni, che richiederebbero un esborso approssimativo pari a 3,5 miliardi di euro.

L’INTERESSE CINESE - La Honda teme infatti che mentre i piani di fusione sono in corso, la quota di Renault possa essere rilevata da aziende terze, con il rischio di compromettere l’intera operazione. Poco prima che la trattativa per la fusione Honda-Nissan diventasse ufficiale si era infatti parlato del forte interesse della Foxconn, gigante taiwanese dell'elettronica, pronta ad acquistare la quota di Renault. 

C’È GROSSA CRISI - Attualmente la Nissan è in difficoltà economica; il costruttore ha infatti annunciato che taglierà 9.000 posti di lavoro e ridurrà la sua capacità produttiva globale del 20% dopo aver registrato un calo di oltre il 90% dell'utile netto nel periodo aprile-settembre. La società non ha quindi la forza economica per riacquistare le quote che attualmente sono in possesso della Renault. La Honda potrebbe quindi decidere di “salvare” la Nissan prima dell’intromissioni di aziende terze. Eventuali operazioni per rilevare la partecipazione di Renault non avverranno prima della fine di gennaio.



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Ritratto di Oxygenerator
20 gennaio 2025 - 10:51
Insomma, un’azienda nuova e solo giapponese. È la via giusta comunque consociare le aziende. Io credo che Renault e Volks dovrebbero unirsi a stellantis per contrastare i colossi cinesi, in Europa.
Ritratto di Rav
20 gennaio 2025 - 12:21
4
Mi trovo d'accordo, per sopravvivere e contrastare i gruppi stranieri, non solo quelli cinesi, servirebbe uno o due grandi gruppi europei. Oltre ad una politica europea sensata che non si martelli i piedi da sola.
Ritratto di AndyCapitan
20 gennaio 2025 - 16:37
4
Eh eh.....lo stato francese non lo vogliono nel CDA giapponese.....furbi!
Ritratto di Blueyes
20 gennaio 2025 - 12:34
1
i giapponesi sono molto orgogliosi e nazionalisti, già lo scambio di azioni tra Nissan e Renault non era ben vista da nessuno là, anche all'interno della stessa Nissan. Non sono mica come noi italiani che ci svendiamo sempre agli altri per un piatto di minestra pensando che non vedano l'ora di salvarci e mantenerci.
Ritratto di Oxygenerator
20 gennaio 2025 - 14:45
Noi svendiamo aziende stracotte
Ritratto di Gordo88
20 gennaio 2025 - 18:34
1
Proprio il pensiero di quell' incapace di elkann
Ritratto di vr
22 gennaio 2025 - 12:36
Anche i francesi sono orgogliosi e nazionalisti , meglio non averli come partner (come sosteneva Marchionne)
Ritratto di nialex
20 gennaio 2025 - 15:47
Sarebbe una buona idea. Ma da come si sono comportati con gli sviluppi quando hanno preso FCA fossi in Volksvagen non mi unirei mai a Stellantis. Non sono obbiettivi e sarebbero capaci di mettere le loro batterie, motori e tutto il resto su tutta la gamma solo perchè le hanno progettate loro e non perchè veramente più performanti
Ritratto di Blueyes
20 gennaio 2025 - 16:14
1
si chiama "essere francesi" e non ha nulla a che fare con l'obiettività. Renault lo è a sua volta e credo che l'intenzione sia di creare un megagruppo francese coi lacchè italoamericotedeschi a prestare i loro marchi, ma nient'altro per carità.
Ritratto di Gordo88
20 gennaio 2025 - 16:45
1
Già così l' accozzaglia di stellantis sta andando a picco e volete che si fondano con altri marchi? Renault ha già detto che non ha alcuna intenzione, figurarsi vw..
Ritratto di nialex
20 gennaio 2025 - 16:54
La gestione è stata autolesionista e fallimentare. Sono riusciti a fare l'impossibile, far scendere anche le vendite della panda in Italia
Ritratto di Rav
21 gennaio 2025 - 22:53
4
Mah oddio, lungi da me difendere Stellantis ma qua si parla sempre come se FCA fosse chissà quale azienda illuminata e pionieristica quando se Lancia è relegata solo all'Italia, la situazione di Alfa, le Chrysler tirate in lungo all'inverosimile e le Jeep sempre più crossover non sono di certo "colpa" di Stellantis. Fiat ha avuto la fortuna di avere l'intuizione del remake della 500 nel 2007 su cui campa ancora di rendita, perchè non è che avesse chissà quale gamma. La filosofia Marchionne è stata quella di appianare i conti ma di modelli ne ha tirati fuori pochi. L'acclamata Punto, tanto cara a diversi qua sul sito, l'ha dismessa FCA due anni prima che nascesse Stellantis. Chi è arrivato dopo si è trovato con 11 marchi da rilanciare su cui sarebbero serviti un pozzo di soldi, in un mercato in transizione e la politica contro. Poi su certe scelte si puó sicuramente discutere, ma bisogna anche essere obiettivi.
Ritratto di nialex
21 gennaio 2025 - 23:12
Obbiettivamente parlando sicuramente nemmeno l'altra gestione è stata impeccabile. Ma ripetere lo stesso errore mi lo vedo come perseverare. FCA ha provato a rilanciare Lancia ricarrozzando Chrysler con motori italiani è questo non ha funzionato, come potrebbe funzionare facendo lo stesso con Peugeot ma con l'aggravante dei motori. Avendo poco budget ha provato a rilanciare Alfa Romeo e per me ci stava riuscendo, Giulietta ha venduto molto, Giulia penalizzata dalla versione SW se non ha venduto quanto doveva stava rialzando il nome del marchio insieme a Stelvio. Ha tolto la punto ma vendeva la tipo allo prezzo cercando in qualche modo di chiudere quel buco lasciato, anche se per me questo è stato un errore grandissimo. Per me la clientela fiat di tutto il marchio era affezionato al motore e all'affidabilità che anche con qualche spia accesa ti porta a casa. Togliendoli stai chiudendo la porta a i clienti affezionato cercandone altri. È pure vero che è un momento particolare per tutto il mercato quindi non è detto che il problema di fondo siano effettivamente le loro scelte
Ritratto di Oxygenerator
22 gennaio 2025 - 08:23
Concordo in parte. Ma che cosa s’intende con “ la giulietta ha venduto molto “. Perchè non so mai parametrare la situazione. L’Alfa Romeo Giulietta, prodotta dal 2010 al 2020, ha venduto un totale di 482.150 auto. Il picco di vendite è stato nel 2011, con 78.000 auto, ma nel 2019, le vendite sono crollate a un minimo storico di 15.690 unità, segnando un calo del 41% rispetto all’anno precedente. Questo è il motivo per cui poi l’han chiusa. Ora la mia domanda è 500.000 auto in 10 anni, vuol dire vendere bene ? Perchè a mio avviso non è un successo neanche la Tipo che in 10 anni ha venduto 1.200.000 auto. Perchè dobbiamo anche pensare che sono auto di un segmento molto popolare e di base low cost. Mi aspetterei quote di vendite molto piú alte di queste. Non so.
Ritratto di nialex
22 gennaio 2025 - 08:43
Guarda non seguo molto le vendite totali perchè le vedo un pò falsate quando sono legate al nome dell'auto. Se prendi di riferimento la Golf nata nel 1974 e si chiama cosi da allora è normale che nel totale ha venduto di più rispetto a una Giulietta e una Tipo che sono nel mercato da pochi anni a confronto. Io mi ricordo che nei momenti migliori la Giulietta appena uscita nonostante costava parecchio intorno a 26'000€ ed è stata nella top 3 lo stesso. La tipo era partita da prezzo base 10900, nel 2017 ti portavi a casa una gpl ben accessioriata 5 porte a 17'000€ e un sw a massimo 19'000. Oggi ci vogliono 28k lo vedo fisiologico non vendere più dato che era uscita come auto low cost. Però concordo con te che il marketing anche prima non era dei migliori con il cambio nome continuo nelle auto lacune nei segmenti dove vende di più lasciando vuoti spazi dove per qualche anno ha dominato
Ritratto di Oxygenerator
22 gennaio 2025 - 09:17
Vero, ma per portarle un esempio che ha posto lei, la golf. La Volkswagen Golf di settima generazione, ( così prendiamo lo stesso periodo temporale ) prodotta dal 2012 al 2019, ha venduto 5,87 milioni di esemplari. Quindi in 7 anni e non 10, ha venduto molto di piú. Queste credo che siano buone vendite. La giulietta ha una media di auto vendute di 48.200 auto all’anno. La Tipo di 120.000. La Golf una media 850.000 all’anno. Insomma 18 golf vendute per ogni Giulietta. È questo che mi lascia molto perplesso nel definirla ( la Giulietta ) un successo o un’auto che ha fatto buone vendite. Ha venduto qualcosa in Italia, ma come vede l’Italia come mercato a sé stante, vale un po’ poco. Per questo incordo con Rav, a proposito di FCA.
Ritratto di Rav
22 gennaio 2025 - 14:31
4
"la clientela fiat di tutto il marchio era affezionato al motore e all'affidabilità che anche con qualche spia accesa ti porta a casa." La gente acquistava Fiat perchè c'era una concessionaria ogni 10 metri e veniva da altre Fiat, non per chissà che pregi. Magari certi motori erano anche buoni, ma su tutto il resto ci han sempre massacrati. Quando FCA si fuse coi marchi americani gridavano tutti allo scandalo perchè "Fix It Again Tony" e la qualità, ecc. Oggi la tiritera sui pezzi francesi sulle italiane non è poi molto diversa da quella dei pezzi Chrysler sulle italiane. Io me le ricordo le polemiche sulla Maserati Ghibli perchè molto derivata da Chrysler, non ricordo altrettante polemiche, e soprattutto non ricordo crisi di vendita, sulle Macan che sono Q5 o i Q7 che son dei Touareg. Poi i problemi di gestione ci sono, prima tra tutti la scelta, a mio avviso deplorevole, di proporre un solo motore su qualsiasi auto per qualsiasi marchio. Motore che hanno avuto la sfortuna abbia avuto problemi, perchè secondo me se non si dimostrava inaffidabile nessuno avrebbe detto niente. Peró l'esterofilia in Italia è sempre esistita da un certo punto in avanti, che a differenza degli altri Paesi l'italiano medio sappia solo denigrare il suo prodotto di casa è sotto agli occhi di tutti, che ci siano pregiudizi sulla base della moda rispetto a Stellantis (e non solo) è chiaro. Visto che hai citato Giulietta. La Giulietta l'han denigrata per almeno 3 anni per la linea e la trazione, salvo poi gridare al capolavoro quando ormai era da pensionare e in buona parte solo perchè non ci sarebbe stata un'erede. Le ottime Delta e Bravo le hanno massacrate quando la Focus o le coreane non erano poi chissá quanto meglio in termini di linea e materiali. Poi ripeto, Stellantis ha sicuramente tante colpe su diverse decisioni che si potevano evitare. E se avessero fuso marchi "vivi", e non da rilanciare, credo che tante cose andrebbero diversamente.
Ritratto di nialex
22 gennaio 2025 - 15:20
Non sono d'accordo che la comprava solo perchè era pieno di concessionarie. Alla fine per acquistarla vai una volta sola. Era più un discorso di ricambi. Facilmente reperibili rispetto a marchi esteri che devono essere spesso ordinati. Concordo con te che se quel motore si sarebbe dimostrato affidabile sarebbe stato digerito meglio. Per quanto riguarda i modelli purtroppo non c'è mai stato in testa di fidelizzare i clienti della gamma, un errore di marketing sempre presente nei gruppi fiat. Non dare continuità a modelli che se pur denigrati inizialmente, avevano dimostrato bene o male doti apprezzate. Io vengo da una lancia Delta e ti posso dire che se presente a listino avrei comprato sempre Delta come moltissime persone che l'hanno provata. Per me su molte auto succede cosi, la prendi ti trovi bene e torni. Con Fiat non è mai stato possibile. Fanno un modello di successo, la gente inizia ad apprezzarlo, cambiano nome, rivoluzionano la linea e i contenuti. La Giulietta è stata denigrata molto all'inizio. Come hai detto tu l'italiano medio sa solo denigrare il suo prodotto e a parità di prezzo c'erano modelli già confermati nel mercato e preferivano quelli. Dopo averla provata e dopo un bel pò di anni sul mercato si è visto che non era male, togliendola hanno tolto continuità ad un prodotto che iniziava ad essere apprezzato
Ritratto di Oxygenerator
22 gennaio 2025 - 08:10
@ Rav Concordo in pieno
Ritratto di Trattoretto
20 gennaio 2025 - 11:00
Nissan non ha neanche le lacrime per piangere e Honda vorrebbe farle cacciare 3.5 miliardi di neuri, per poi evidentemente inglobarla per due spicci. O forse perché Nissan ha diritto di prelazione. Mah
Ritratto di lucaconcio
20 gennaio 2025 - 11:23
2
Riacquistasse con la "C" però
Ritratto di probus78
20 gennaio 2025 - 11:50
I francesi nessuno li vuole più. Mah, strano. Alla fine anche Renault si fonderà con Stellantis. Almeno così Stellantis avrà un full-hybrid e potrà far riposare il gettonatissimo 1.2 PureTech..
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
20 gennaio 2025 - 11:57
nissan è in trattative per l'acquisizione di azioni dell'Eurospin
Ritratto di Alfiere
20 gennaio 2025 - 12:32
2
Non vedo cosa potrebbe apportare di meglio Nissan a Honda se non pesi morti, cosi rischiano di dare il via alla crisi totale dell'automotive giapponese. Honda avrebbe solo bisogno di un partner cinese affidabile e un marchio premium in Europa, per il resto ha già tutto.
Ritratto di Quello la
20 gennaio 2025 - 12:43
Cià pure ragione il caro Alfiere, o no?
Ritratto di Road Runner Superbird
20 gennaio 2025 - 13:09
Fabbriche, presenza in Europa dove Honda ha poco e niente, varie piattaforme.
Ritratto di Alfiere
20 gennaio 2025 - 14:14
2
Nissan non ha chissà quali siti in europa di importanza particolare, anzi è Honda che ha di più, di che parli?? Oltre alle auto hanno anche le moto (Atessa), tagliaerba e trattori, nautica...
Ritratto di Road Runner Superbird
20 gennaio 2025 - 15:08
E che producono auto nelle fabbriche di tagliaerba?
Ritratto di Alfiere
20 gennaio 2025 - 15:13
2
Non ci vuole molto a riconvertire quelle linee a produrre qualche milleddue a tre cilindri
Ritratto di Epower
20 gennaio 2025 - 14:34
Sì vede che il management di Honda veda in Nissan un attore di valore maggiore rispetto a quello attribuito dal sig. Alfiere. Strano anzi che non abbiano chiesto prima una consulenza al qui presente esperto in materia. Ma quanto ci piace pensare di conoscere tutto, eh? :-)
Ritratto di Alfiere
20 gennaio 2025 - 15:11
2
Si vede che il management è sempre lungimirante ed infallibile e nella storia dell'automotive non abbiamo mai visto operazioni finanziare andate in malora. Sono sarcastico, in caso non l'avessi capito
Ritratto di Hondista99
20 gennaio 2025 - 18:49
Nissan di buono ha il know-how sull'elettrico, decisamente più avanzato di quello Honda, visto che come Toyota e Mazda hanno sempre preferito soluzioni alternative come ibrido e idrogeno.
Ritratto di Quello la
20 gennaio 2025 - 12:43
La Honda vorrebbe che la Nissan riacquistasse la quota della Renault? E daje torto…
Ritratto di Afcrem74
20 gennaio 2025 - 13:47
Mi chiedo dove sia finita la concorrenza reciproca delle società se tutte si alleano...? I prezzi delle macchine saranno a favore solo dei grandi gruppi?? E i lavoratori che fine faranno? Saranno sempre trattati come dei pacchi ??
Ritratto di Quello la
20 gennaio 2025 - 14:18
Quanto evidenziato dal carissimo Afcrem merita attenzione, ritengo.
Ritratto di Epower
20 gennaio 2025 - 14:36
Non è morta la concorrenza. È la concorrenza cinese un tale rullo compressore da costituire una minaccia globale per tutto il settore. In assenza di colossi come loro i marchi sarebbero rimasti molto più divisi come un tempo.
Ritratto di Byron59
20 gennaio 2025 - 15:09
Honda acquisirà Nissan e Mitsubishi a patto che Renault non sia della partita. Mi pare questo il nocciolo della questione. La strada verso l'acquisizione dei gruppi più piccoli da parte dei più grandi, nel settore automotive, mi pare continui indisturbato da decenni. In Giappone fino a trent'anni fa si contavano moltissimi produttori: Mazda, Suzuki, Subaru, Daihatsu, Mitsubishi, Toyota, Nissan, Honda. In questo modo mi pare ne rimarranno sostanzialmente due. Analoga vicenda in europa. Chi pensava che FIAT acquisendo Lancia e Alfa Romeo avrebbe fatto auto migliori e più competitive e con prezzi più abbordabili? A giudicare dai commenti che leggo ne erano tutti convinti. Quindi tutti erano convinti che un monopolio nazionale avrebbe giovato alla concorrenza. Allo stesso modo dall'acquisizione di Chrysler Dodge e RAM FIAT avrebbe dovuto trarne vantaggi epocali, come gli acquirenti, come i prodotti. E quando FCA e PSA si sono fuse, gloria a Dio nell'alto dei cieli. Per non parlare delle acquisizioni di Citroen o di quelle di SEAT, tutta una gran gioia in europa. Certo, ci sono delle eccezioni, che mi pare confermino la regola. Meno produttori non significa migliori prodotti e minori costi, ma soltanto più profitti, mi pare che l'esperienza empirica lo dimostri. I prezzi non sono calati, ma schizzati alle stelle, lo dicono persino i giornali mainstream. Prezzo medio degli autoveicoli in vendita 30000 euro. La qualità? Certo la qualità è migliorata, ma quanto di questo è da addebitarsi all'avanzamento tecnologico, quanto alle normative, quanto alla concorrenza? All'imprenditore interessa solo il profitto, mi pare che non voglia esser compreso e che si continui a pensare che l'imprenditore sia una specie di san Francesco che va in giro scalzo a sfamare i lebbrosi. La concentrazione di capitali porta verso oligopoli o monopoli, se non mondiali continentali. Auspicare un unico produttore europeo significa che questo potrà fare i suoi prezzi e potrà imporre le proprie regole a tutti, stati nazionali compresi, cosa che già fa. Meno produttori significa anche più possibilità di costruire cartelli, con buona pace del libero mercato. Non ci vuole un genio per capire che se c'è un solo produttore monopolista o due oligopolisti il livello dei prezzi sarà deciso dal loro accordo e non dalle fantomatiche tendenze al ribasso del mercato libero. Con un solo produttore addio concorrenza. E questo lo dico ai liberisti a oltranza, che ormai hanno dimenticato pure di esserlo e mi pare che facciano il tifo per un sistema neo feudale. La soluzione? Non può essere il mercato, il proprietarismo, i monopoli o i cartelli. Bisogna che lo Stato ritorni a far lo Stato. Il neoliberismo è moribondo, che tipo di società noi vogliamo? Perché abbiamo tanti bei soggetti che sognano un nuovo feudalesimo tecnologico a occhi aperti. Mi pare che il passaggio dal viva il mercato libero a viva la libertà di controllare il mercato sia fin troppo repentino e totalmente acritico.
Ritratto di Hondista99
20 gennaio 2025 - 18:54
Non comprendo come un'operazione che riporta semplicemente in Giappone due marchi che erano in mano francese possa significare che rimarranno due soli produttori giapponesi. I giapponesi sono proprio i più restii a situazioni del genere e ad essere acquisiti preferiscono di gran lunga joint venture più o meno prolungate, vedasi Suzuki e Subaru con Toyota, ma ciò non toglie che siano marchi forti e indipendenti.
Ritratto di AndyCapitan
20 gennaio 2025 - 16:35
4
....io direi che hanno capito tutto.....niente stato francese nel CDA in Giappone.....cosa che noi non abbiamo capito tanto eh.....ahah
Ritratto di giocchan
20 gennaio 2025 - 17:08
Il colmo sarebbe se una società cinese (magari di proprietà dello stato) acquisisse la quota renault - e quindi, post fusione, una quota di Honda-Nissan... per poi lanciare la scalata ostile alle azioni del gruppo. Di fatto però non credo questa roba interessi veramente, circa il 20% di Mercedes è in mani cinesi, ma sono fermi al 20% da un bel pezzo.
Ritratto di AZ
20 gennaio 2025 - 20:24
Un peccato ma un bene per Renault.
Ritratto di Ralfschumacher
20 gennaio 2025 - 22:45
Siamo noi che dobbiamo capire di NON comprare auto giapponesi e cinesi vedere i risultati nazionalismo puro e per vincere questa guerra economica è lasciare perdere loro auto e comprare solo auto europee così almeno da limitarli ad entrare nel nostro mercato visto come si comportano... a voi scegliere con quale potenza economica rimanere.
Ritratto di Blueyes
21 gennaio 2025 - 11:32
1
il problema è che i giapponesi e i cinesi da soli hanno forze economiche nell'automotive come tutta l'europa messa insieme, la stessa europa fatta da francesi, tedeschi, italiani, cc sempre in lotta tra loro.
Ritratto di marioangelogiorgio
21 gennaio 2025 - 11:24
Bei tempi quando Honda ed Austin Rover collaboravano: tecnologia giapponese, stile inglese.
Ritratto di Sepofa
31 gennaio 2025 - 23:05
Le difficoltà dei costruttori finirà appena verrà abbandonato questa parentesi delle autoapile e si tornerà produrre robusti affidabili motori diesel e benzina.