NUOVO GRANDE GRUPPO - Negli ultimi giorni di dicembre Honda e Nissan hanno firmato l’intesa preliminare per diventare una sola azienda, nella quale potrebbe entrare anche la Mitsubishi. Si andrebbe a creare una holding con Honda e Nissan che continueranno a esistere separatamente come marchi, ma le piattaforme e la tecnologia saranno condivise. La fusione dovrebbe essere formalizzata entro la fine di gennaio e alla fine del 2026 saranno intraprese le azioni concrete per riunire le due aziende.
IL NODO DELLA RENAULT - Uno dei nodi da sciogliere è la partecipazione del 35,7% della Nissan detenuta dalla Renault. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la Honda vorrebbe formalizzare la fusione con una Nissan priva di partecipazioni esterne. La casa giapponese avrebbe quindi chiesto alla Nissan di riacquistare quelle azioni, che richiederebbero un esborso approssimativo pari a 3,5 miliardi di euro.
L’INTERESSE CINESE - La Honda teme infatti che mentre i piani di fusione sono in corso, la quota di Renault possa essere rilevata da aziende terze, con il rischio di compromettere l’intera operazione. Poco prima che la trattativa per la fusione Honda-Nissan diventasse ufficiale si era infatti parlato del forte interesse della Foxconn, gigante taiwanese dell'elettronica, pronta ad acquistare la quota di Renault.
C’È GROSSA CRISI - Attualmente la Nissan è in difficoltà economica; il costruttore ha infatti annunciato che taglierà 9.000 posti di lavoro e ridurrà la sua capacità produttiva globale del 20% dopo aver registrato un calo di oltre il 90% dell'utile netto nel periodo aprile-settembre. La società non ha quindi la forza economica per riacquistare le quote che attualmente sono in possesso della Renault. La Honda potrebbe quindi decidere di “salvare” la Nissan prima dell’intromissioni di aziende terze. Eventuali operazioni per rilevare la partecipazione di Renault non avverranno prima della fine di gennaio.