ACCORDO RAGGIUNTO, MA CON RISERVA - Le auto nuove con il motore a combustione non spariranno nel 2035 dalle strade dei paesi dell’Unione europea. Ma potranno continuare a circolare solo quelle alimentate con i cosiddetti e-fuel, ovvero i carburanti sintetici prodotti dall'estrazione, tramite elettrolisi, dell'idrogeno verde poi combinato alla CO2. Ad annunciarlo, tramite un post sul suo profilo Twitter, è il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans: “Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull’uso futuro degli e-fuel nelle automobili. Adesso lavoreremo per ottenere quanto prima l’adozione delle norme in materia di CO2 per il regolamento sulle autovetture”.
LA POSIZIONE DI BERLINO - Nella proposta iniziale di ottobre sui nuovi standard di emissione di anidride carbonica per le automobili, l’Ue voleva proibire la vendita di tutti i nuovi veicoli a benzina o diesel a partire dal 2035. In seguito all’opposizione della Germania, però, la mozione della Commissione europea era stata rinviata. Il governo tedesco aveva chiesto una deroga per le auto che bruciano e-fuel, sostenendo che tali carburanti possono essere prodotti utilizzando energia rinnovabile e carbonio catturato dall’aria, evitando di liberare ulteriori emissioni inquinanti nell’atmosfera. La posizione di Berlino aveva provocato lo stallo del nuovo provvedimento, ma ora - riporta Bloomberg -, dopo settimane di negoziati e pressioni da parte dei partner europei della Germania, il governo Scholz ha ottenuto rassicurazioni sul fatto che la normativa Ue sulle emissioni sarà neutrale dal punto di vista tecnologico, lasciando spazio ai cosiddetti e-fuel, da utilizzare in un quadro a “emissioni zero”. Il che “apre la strada alla nuova immatricolazione dopo il 2035 di veicoli con motori a combustione che utilizzano solo carburanti a emissioni zero”, ha sottolineato in una nota il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing.
L’ITALIA NON CI STA - La riunione dei ministri dell’Energia, in programma a Bruxelles martedì 28 marzo, dovrebbe quindi sancire ufficialmente il via libera della Germania alla normativa europea delle emissioni. I Paesi contrari, tra cui figura l’Italia, non saranno in grado di raggiungere una minoranza di blocco senza l’appoggio della Germania. Palazzo Chigi puntava ad ottenere ulteriori garanzie, includendo tra le categorie di veicoli esenti dal divieto di circolazione anche quelli che utilizzano biocarburanti. Una posizione ribadita dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che in una nota ha spiegato come il governo sia “determinato a proseguire nella strada del buonsenso: a tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l’Europa apra anche ai biofuel”.