VERO RESTYLING - Finora le Volvo delle “famiglie” 60, 70 e 80 sono state sottoposte a modifiche limitate, senza dar troppo rilievo al lavoro di aggiornamento, svolto sempre per piccoli passi, un po’ sottotraccia. Ora, con la nuova gamma 2013, la Volvo ha invece compiuto un’operazione di restyling di ampiezza insolita. Ne sono interessate i tre modelli “60”: S60, V60, XC60, nonché le più grandi S80, V70 e XC70.
Nelle due foto sopra la XC60 rinnovata.
SCANDINAVE ED ELEGANTI - Uno il filo conduttore per l’operazione: l’attenzione al dettaglio. Come dire che i cambiamenti sono stati apportati con l’adozione di una lunga serie di novità particolari che tutte assieme hanno modificato i modelli nel loro insieme. Con questo elemento in comune, i progettisti Volvo hanno poi perseguito due obiettivi: eliminare tutto ciò che non è necessario, fuori e dentro, realizzando quello che si può definire “scandinavian feel” (sono parole della Volvo) cioè ispirato al design scandinavo, apprezzato in tutto il mondo per la sua essenzialità e funzionalità. Per le S80, V70 e XC70 il motivo ispiratore da realizzare è stato l’eleganza, con l’aggiunta di sofisticata ed esclusiva.
ESSENZIALITÀ - Pur con due indirizzi di fondo descritti e definiti diversamente, non poche delle novità sono comuni a tutti i modelli in questione. Esternamente la zona più interessata dai cambiamenti è quella anteriore, con innovazioni nei gruppi ottici, nella mascherina e nei paraurti. Sulle Volvo S60, V60 e XC60, è stata eliminata la cornice cromata della griglia (in omaggio di togliere ciò che non è necessario), i fari sono di nuova forma le luci diurne comprendono elemento a led. Novità riguardano la collocazione degli ugelli per il lavaggio del parabrezza, ora sotto il cofano, e i radar nella mascherina, che sono stati coperti e ora non si notano più.
Nelle due foto sopra la V60.
“VOLTO” NUOVO - Un sensibile intervento nel davanti della vettura ha riguardato anche le Volvo S80, V70 e XC70. Con i cambiamenti apportati davanti, specialmente per quanto riguarda il paraurti, si è puntato a dar vita a una immagine che faccia sembrare la vettura più larga e più bassa, per darle grinta. Una serie di dettagli ha poi migliorato l’eleganza.
SEDILI ULTRACOLLAUDATI - Lo stesso impegno di affinamento messo per l’esterno, c’è stato per l’abitacolo. Sui tre modelli delle 60 l’elemento forse più notevole sono i sedili, che sono stati ridisegnati, cercando la forma che fosse più confortevole ed efficace, per tutte le taglie. La Volvo ha detto di aver fatto test con quasi cento persone di corporatura differente per poter comprendere bene che cosa funzionasse e cosa no. L’obiettivo era di avere una seduta confortevole ma al tempo stesso che si fosse sempre ben saldi anche nel percorrere le curve velocemente.
Nelle due foto sopra la XC70 ristilizzata.
COMFORT E BAGAGLI - Sulla Volvo S80 c’è stata una rivisitazione dei materiali, pelle e tessuti. La station wagon V70 ha visto una messa a punto della zona vano bagagli-posti posteriori, così da aumentare la versatilità di carico. Normalmente il volume utile è di 575 kg, ma sfruttando lo schienale ribaltabile (in tre sezione 40/20/40) si può arrivare a 1.600 litri. Interventi analoghi sono stati introdotti sulla XC70, per farne un esempio di eleganza “integrale”.
GAMMA MOTORI IMMUTATA - Il restyling non ha comportato grandi novità in tema di gamma motori. La Volvo ha voluto sottolineare che per la S80 è disponibile il motore D2 che eroga 115 CV e consuma soltanto 4,1 litri per 100 km (24,4 km/l), con 108 g/km di emissioni di CO2. Sono poi disponibili i collaudati propulsori Volvo D3, D4 e D5. Gli stessi motori sono utilizzati anche per le S60, V60 e XC60, con il propulsore D2 che sulla S60 realizza un consumo medio di 4,0 litri 100 km (25 km/l).
La berlina S80 nelle due foto qui sopra ha subito pochi ma sapienti interventi.
ANCHE L’IBRIDO - Novità di rilievo è invece la Volvo V60 Hybrid plug-in Hybrid. Il sistema che la muove si basa su un motore diesel D6 2.4 litri, abbinato a un cambio automatico a 6 marce, che agisce sulle ruote anteriori, e su un’unità elettrica da 70 CV che invia la coppia alle ruote posteriori. Il sistema può funzionare in tre modalità: Pure (sola trazione elettrica), Hybrid (entrambi i motori ma gestiti in maniera da limitare i consumi e le emissioni); Power: entrambi i motori funzionano e sommano la loro potenza erogata per permettere il massimo delle prestazioni.