CAMBIA, MA NON SEMBRA - Per l’ottava generazione della Volkswagen Golf è pronto un aggiornamento: arriverà nelle concessionarie dopo l’estate 2024. Fuori cambiano fari, leggermente più piccoli (6 millimetri in meno in altezza) e con profilo meno “morbido” nella parte bassa: si tratta di gruppi ottici tutti nuovi, ma senza affiancare la versione attuale e quella restyling è difficile accorgersi del cambiamento. Debutta poi il logo luminoso al centro della mascherina (optional) e sono stati aggiornati anche i fanali e i paraurti: fortunatamente quelli posteriori non presentano più i finti scarichi cromati.
NUOVO INFOTAINMENT - Interventi più sostanziosi hanno interessato gli interni della Volkswagen Golf: nuovo è, infatti, il sistema multimediale, offerto con display di 10,4 o 12,9 pollici. Si tratta del più recente MIB4, che ha debuttato sulla ID.7 per poi arrivare poi nelle nuove generazione delle Passat e Tiguan: ha un software riscritto e promette tante funzioni e un’interfaccia intuitiva. Rinnovato anche il cruscotto, che è digitale di 10,2” di serie per tutte le versioni e presenta una nuova grafica. Per la prima volta su questo modello si potrà inoltre avere l’head-up display che proietta le informazioni sul parabrezza.
COMANDI MIGLIORATI - Altri interventi hanno interessato i comandi a sfioramento per il volume dell’audio e il climatizzatore: conservano la posizione sotto il monitor centrale ma ora sono illuminati (sull’auto oggi in listino sono quasi invisibili al buio). Pensionati, inoltre, i comandi tattili sul volante: ora tutte le Golf montano quelli fisici che prima erano riservati agli allestimenti meno costosi (l’unica differenza è che, sulle Volkswagen Golf restyling più costose, la finitura è lucida anziché satinata). Inediti per il modello anche i sistemi di assistenza al parcheggio, che consentono di far entrare l’auto nello spazio voluto comandandola dallo smartphone, e le telecamere a 360°.
100 KM IN ELETTRICO - Non poche le novità riguardo ai motori: le versioni più potenti della rinnovata Volkswagen Golf sono la GTI a benzina (265 CV, ora solo con cambio robotizzato a doppia frizione DSG) e la GTE ibrida plug-in (272 CV). Quest’ultima ha una batteria di ben 19,7 kWh che si può rigenerare con corrente alternata (come quella delle wallbox e delle colonnine più diffuse) con potenze fino a ben 11 kW; in alternativa, con quelle rapide in corrente continua si arriva addirittura a 50 kW (stando ai dati del costruttore, la carica passa dal 10 all’80% in soli 25 minuti).
ADDIO GTD E 1.0 - Non avrà invece eredi la GTD a gasolio mentre la trazione integrale diventa disponibile solo per la 2.0 turbo a benzina da 204 CV (che potrebbe non essere importata in Italia). Addio anche alle 1.0 turbo a benzina: al loro posto una versione depotenziata delle 1.5, con 116 CV (l’alternativa è 150 CV). Il quattro cilindri 1.5 (oltre che nelle plug-in) trova posto pure sulle mild hybrid a 48 volt: sempre con 116 o 150 CV, abbinate unicamente al cambio robotizzato a doppia frizione. Invariate infine le versioni 2.0 TDI a gasolio, offerte con 116 oppure con 150 cavalli.
I MOTORI
Sistema di propulsione | Potenza (kW/CV) | Cambio | Tipo di trazione |
Ibrido plug-in | |||
eHybrid | 150/204 | eDSG a 6 marce | anteriore |
GTE | 200/272 | eDSG a 6 marce | anteriore |
Mild hybrid | |||
1.5 eTSI | 85/115 | DSG a 7 marce | anteriore |
1.5 eTSI | 110/150 | DSG a 7 marce | anteriore |
Turbo benzina | |||
1.5 TSI | 85/115 | manuale a 6 marce | anteriore |
1.5 TSI | 110/150 | manuale a 6 marce | anteriore |
2.0 TSI | 150/204 | DSG a 7 marce | 4MOTION |
2.0 TSI (GTI) | 195/265 | DSG a 7 marce | anteriore |
Turbodiesel | |||
2.0 TDI | 85/115 | manuale a 6 marce | anteriore |
2.0 TDI | 110/150 | DSG a 7 marce | anteriore |
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