Era l' ottobre del 2007 quando il marchio Abarth tornò alla luce, e lo fece con il modello più rappresentativo di Casa Fiat, la Grande Punto.
Con poche ma mirate modifiche agli esterni, l'Abarth Grande Punto è subito riconoscibile, merito del nuovo disegno del paraurti anteriore e di quello posteriore, ora con un accenno di estrattore che lavora in simbiosi col piccolo spoiler posizionato sopra il portellone.
A completare questo "soft tuning" by Abarth, troviamo infine le minigonne in plastica nera che si raccordano ai passaruota allargati ( più 6 mm rispetto alla Grande Punto meno pepata) e per ultimo il doppio terminale di scarico cromato, come nella più classica tradizione dello Scorpione.
Abarth prevede poi anche una serie di kit estetici in memoria delle antenate anni '60 e '70, che comprende una banda colorata ( nera, bianca o rossa a seconda del colore della carrozzeria) in abbinamento alle calotte degli specchietti.
E proprio questa possibilità di personalizzazione è stato uno degli elementi che mi ha spinto a comprare l'Abarth Grande Punto: volevo una tre porte sportiva, giovane che fosse riconoscibile al primo sguardo, senza dubbi. Correlato poi ad un ottimo motore 1.4 turbo, impianto frenante Brembo di serie, assetto sportivo e per ultimo, ma non per questo meno importante, un prezzo accessibile a tutti, fa sì che questa vettura sia una delle migliori piccole Hot Hatch in circolazione.