Solo guidando la piccola sportiva di casa Suzuki si può però capire con cosa abbiamo a che fare. Guardando l'auto da fuori si scorgono delle piccole appendici sul paraurti anteriore, accompagnate da una generosa griglia nella parte centrale. Dietro risalta sicuramente il doppio scarico, con finalini cromati e ben proporzionati, e un alettone correttamente dimensionato al resto della macchina. A dare il tocco finale di sportività ci pensano i 4 cerchi multirazza da 16 pollici, gommati con pneumatici 195-50 (in opzione si può avere pneumatici 195-45 con cerchi da 17 pollici).
Appena saliti a bordo e seduti sugli avvolgenti sedili, si rimane sicuramente stupiti della presenza del keyless su una macchina di questo segmento e con questo prezzo. Possiamo quindi tenere il telecomando anche in tasca e girare la "finta chiave" per dar vita al 1.6 che trova posto sotto il cofano anteriore.
Da qui in poi si può scegliere il carattere della Swift che vogliamo. Perchè il motore, un 1.6 16v aspirato con 125 CV a 6800 giri/minuto, permette di mantenere velocità basse con marce alte, ovvero si può tranquillamente viaggiare a 50-60 km/h in quinta marcia senza affaticare il motore e avendo una risposta sufficientemente pronta del pedale del gas.
Con un utilizzo quindi parsimonioso della macchina, senza superare quindi i 3500 giri al minuto e utilizzando prevalentemente marce alte, si riescono a mantenere medie nell'extraurbano che superano abbondantemente i 14 km/l.
Ma la versione Sport non è nata per essere una macchina economica, ma bensì per divertire e togliere diverse soddisfazioni nella guida nonostante un investimento relativamente basso. Ed è quindi dopo i 4000 giri che il motore della Swift cambia "personalità": lo scarico, nonostante sia ovviamente omologato, rende "giustizia sonora" alla spinta generata dai 125 cv, il cambio, con rapporti tendenzialmente corti, esalta la redditività del propulsore. La dimostrazione che stiamo parlando di un un cambio sportivo, è che in 5 marcia si raggiunge la velocità max solo al momento in cui entra in funzione il limitatore elettronico di giri motore. Si paga però questa sportività del cambio nei viaggi autostradali, in quanto a 130 km/h si viaggia già oltre i 4000 giri al minuto, penalizzando il confort e i consumi.
Dalla versione normale si differenzia anche per il telaio, rinforzato nei punti critici, per un sistema frenante che presenta dischi all'anteriore (autoventilati) e al posteriore, ammortizzatori rinforzati e assetto ribassato ci circa 10 mm.
Altra carattistica della Swift Sport, che non tutte le altre sportive di questo segmento propongono, è un "kit sicurezza" di tutto rispetto: cinture di sicurezza con pretensionatore, 6 airbag, abs e esp+asr (controllo di stabiltà + controllo di trazione).
Anche in questo fattore si nota però l'indole sportiva della macchina. L'esp infatti è stato concepito per non essere invadente, permette piccoli "sovra" e "sotto" sterzi prima di intervenire.
Come nella maggior parte della autovetture l'esp + asr può essere disinserito completamente con un apposito pulsante, ma una funzione che caratterizza la piccola Giapponese è che, in automatico, disinserisce il solo controllo di trazione (mantendo quindi quello di stabilità) quando si "accorge" che stiamo forzando l'andatura. Un ottimo compromesso quindi tra prestazione e sicurezza.
Insomma tante virtù, ma anche qualche difetto. La seduta per uno alto oltre il metro e 85 cm, non permette una regolazione ottimale del sedile, in quanto rimane cmq sempre troppo vicino al volante.. Le plastiche, di materiale economico, scrichiolano un pò, anche a causa di un assetto di serie abbastanza rigido. Lo schienale posteriore non è sdoppiabile (come invece si trova sulla versione 1.3).
Oltre a ciò potrebbe poteva essere utile un cambio a 6 marce, con una 6° di "riposo". Magari veniva meno allo stile sportivo ma permetteva di utilizzare l'auto anche per i viaggi un pò più lunghi senza essere costretti a viaggiare in autostrada oltre i 4000 giri.
Anche se non è un difetto vero e proprio, la misura dei pneumatici scelta dalla Suzuki è abbastanza particolare e poco diffusa. Il risultato è che i pneumatici costano di più rispetto anche ad un modello più sportivo (se fossero state 195-45 il risparmio e la possibilità di scelta del modello erano maggiori). La cosa diventa ancor più penalizzante se si scelgono le 195-45r17: attualmente solo un paio di case produttrici di pneumatici le producono.
Sul modello sport non è inoltre presente la ruota di scorta, la mancanza è compensata da un kit di riparazione-gonfiaggio.
In particolare sulla mia Sport, non ho avuto alcun problema importante se non un paio di difetti (guide del sedile e dei cristalli anteriori da sostituire) comunque accettabili per una vettura di questa fascia di mercato.