Alfa Romeo MiTo 1.4 Turbo 155 CV Distinctive
serie 1 (ZAR 955) restyle 2 in produzione dal 2016 al 2019
Pubblicato il 19 gennaio 2010
Qualità prezzo | |
Dotazione | |
Posizione di guida | |
Cruscotto | |
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Confort | |
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Perché l'ho comprata o provata
Cercavo una piccola sportiva nella linea e nel motore; l’ho trovata con questa Alfa Romeo MiTo in versione 1.4 TurboBenzina da 155cv.
Sin dalla sua presentazione mi ha affascinato la sua derivazione diretta dalla bellissima 8c; linea dinamica, colpisce per il frontale finalmente da Alfa (non me ne vogliano i proprietari di 159/brera/spider).
Posteriormente bello il disegno dei gruppi ottici posteriori con tecnologia led e il doppio scarico cromato. Lateralmente bello il disegno dei vetri (che ricordo davanti non hanno cornice), l’accenno ad uno spoiler dietro e minigonne la rendono veramente sportiva.
Gli interni
Un bel disegno della console centrale, un bel cruscotto e qualità dei materiali che mi ha convinto sin da subito; niente di banale o lasciato al caso, tutto è pensato per avere a portata di dito. Parlando puramente di estetica finalmente un disegno degli interni giovani, pensato da giovani, per i giovani (ma non solo eh). Colpisce il disegno della plancia che simula (con gusto) l’effetto carbonio, le bocchette dell’aria dal retrogusto hi-tech.
I sedili poi rigidi, di ottimo materiale, ben avvolgenti tengono bene anche con guida “allegra” sia guidatore che passeggeri. A proposito di passeggeri: il divano posteriore (la mia è omologata per 5) ospita bene 2 persone adulte mentre il terzo in effetti sta ad incastro per brevi spostamenti. Il lunotto posteriore è si piccolo (da sportiva del resto) ma non ho trovato particolarmente difficoltà in retromarcia pur non avendo i sensori. Aiutano in questo senso i grandi specchietti retrovisori. Infine se a qualcuno interessa il bagagliaio (cosa di poco conto in una sportiva) è strettino ma profondo: insomma le valige per 2 o 3 ci stanno tutte.
Alla guida
Finalmente alla guida. Giro la chiave e il borbottio del “piccolo” 1.4 si fa sentire già in modalità normal. Volante che si gira con un soffio e risposta del motore efficiente già a 1500giri; Sembra di guidare una bella citycar. L’insonorizzazione dei rumori ambientali è ottima e freni sempre pronti. In modalità dynamic la MiTo cambia radicalmente carattere: il volante si irrobustisce, il motore ha una “voce” più cupa e la risposta è in una sola parola “cattiva”. Si sente l’iniezione di coppia che già a basso regime risponde ad ogni sollecitazione del pilota.
Il cambio in guida cittadina non tradisce anzi è morbido e si innesta con un dito. Appena si guida sportivi (e in modalità dynamic) ho trovato alcuni impuntamenti in particolare sulla 4° marcia. Niente di grave ma forse incide il fatto di avere solo 500km sulle “spalle”. La sesta è invece di riposo specialmente in autostrada aiutando in consumi e “rumori”. Infine le sospensioni rigide assorbono bene le asperità del terreno ma non aspettatevi le sospensioni di un Suv; in curva si rimane piatti: questa è una sportiva.
La comprerei o ricomprerei?
Assolutamente si; Piccola ma inconfondibilmente Alfa nel carattere e nella linea. La qualità è tangibile, il progetto è giovane e si vede. Divertente da guidare fuori città, comoda e compatta in città. Motore emozionante a partire dal sound e abitabilità interna accogliente con materiali come detto di qualità: niente plastiche “vecchie” o che scricchiolano e disegno interno fresco e moderno. Promossa.
Alfa Romeo MiTo 1.4 Turbo 155 CV Distinctive