Si accende senza l’ormai onnipresente bottone rosso con scritto Start ma come una semplice Panda: girando la chiave (il che mi ha un pò spiazzato veramente!) Il rombo del V10 5.2 litri FSI comincia a cantare ma subito si placa e si assopisce in un borbottio calmo e pacioso, fin troppo calmo, che non ti aspetteresti. Sistemati specchietti, cinta e sedile poggio il piede sull'acceleratore, timoroso dei 560 cv sotto il piede, e premo, anzi, sfioro il gas per paura di schizzare via ma....niente. Non si muove. Un pochino di più... niente... in poche parole ho dovuto premere con decisione per far sì che l'auto si muovesse piano piano nel parcheggio. Una cosa incredibile per un motore con tutta quella potenza!!! L’inizio dell’uscita mi ha permesso di godere appieno della fruibilità di questo bolide anche per la guida cittadina!
Lo sterzo, diretto e leggerissimo, varia il rapporto di moltiplicazione in base alla velocità permettendo quindi di girare per le piccole stradine senza alcun problema e con un filo di gas. Le sospensione nella configurazione base sono sì rigide, ma offrono un confort inaspettato per questo genere di auto: i tombini quasi non li senti e l’auto scivola via come se si stesse navigando in acque calme. Il volante della misura perfetta permette di non spostare mai gli occhi dalla strada e il cambio semi-automatico assicura cambiate nei giri più bassi e tranquilli, permettendo, nonostante il tetto aperto, di chiacchierare tranquillamente sotto il caldo sole d’Agosto. Un’auto comoda, tranquilla, come ho detto al mio compagno di giro: “Ci si può anche andare a fare la spesa.” Ma la tranquilla stradina di paese arrivati ad un certo punto finisce, buttandosi in una più bella, tortuosa, larga e soprattutto, Veloce, strada statale, e a questo punto il discorso cambia, e di molto!!
Aspetto allo Stop che non passi nessuno, tranquillo mi immetto sulla statale, e provo a liberare un po’ di potenza in più: il piede destro va giù, irrigidisco la presa sul volante e d’un tratto l’auto si trasforma: schizza via con una spinta incredibile, la presa sulle quattro ruote motrici, il rombo che sale lungo il contagiri e la curva che d’un tratto si trova già dopo di noi.. e subito mi si stampa sulla faccia quel tipico sorrisino che tutti coloro che hanno provato questo genere di auto conoscono bene: un sorriso quasi “ebete”, che fino a quando non scenderete da lì, sarà presente a mostrare l’emozione che provate!! L’auto guadagna giri e velocità in una maniera imbarazzante, qualsiasi sia la marcia messa e, messe le mani sui paddles che avete dietro il volante, le emozioni saranno ancora superiori: punto la curva, comincio a frenare, e scala uno marcia: il motore urla la sua approvazione; ancora un’altra e il motore approva sempre di più. Un canto meraviglioso. Lascio il gas ed ecco che senti lo scarico dietro di te che scoppietta secco. Meraviglioso! Vai accelero, 2°, 3°, ogni cambiata senti un calcio sul collo che ti rimanda avanti, vedi le auto che si avvicinano e subito dopo spariscono dietro gli specchietti.
I freni, carboceramici giustamente, offrono una modulabilità superiore anche se nascondono la loro vera potenza e la lasciano a decelerazioni da pista che non ho provato. Tutto veloce. E d’un tratto decido di trasformarla di nuovo. Paddle su: 3°, 4°, 5°, 6°. Il motore scende, si smorza, si assopisce. All’improvviso sparisce il rombo, il colpo del cambio e ti ritrovi a fare una bella passeggiata tranquilla su una statale bellissima con una cabrio sotto il sole d’Agosto… respiro.. chiacchiero con il mio compagno, alzo un po’ la musica, non ci sono neanche i riflussi aerodinamici tanto che, a capote aperta, devo aprire un filo il finestrino per far entrare un po’ d’aria. Meravigliosa!! Si sente solo il borbottio baritonale del V10 che con la sua immensa coppia, anche a 1500 giri, ti assiste in qualsiasi manovra tu voglia fare. Questa è la cosa più incredibile di quest’auto: che sono due auto in una e che puoi decidere quale usare semplicemente cambiando i giri del motore! Nei bassi una comoda (e sottolineo Comoda!) cabrio turistica per una passeggiata a tetto aperto; negli alti una belva, un missile pronto ad arrivare dove vuoi nel giro di un battito di ciglia, capace di togliere il fiato e di far battere forte il cuore!
Dopo qualche curva torna in me l’istinto veloce e questa volta chiedo di poter premere quel bel tasto dietro il cambio con scritto “SPORT”. Permesso accordato!. Una volta premuto, l’auto diventa ancora più precisa, rigida, rapida in curva e in uscita. Vengono lasciati un po’ più liberi i cavalli e gli aiuti intervengono un po’ più in la, anche se con la trazione quattro è difficile mettere in crisi questo telaio. Inoltre se prima la cambiata al limitatore avveniva automaticamente, ora no ed io, non sapendolo, ho potuto assaporare quel tipico suono ascoltato solamente nei videogiochi del “fuori giri”: quel tipico, rapidissimo: “UEUEUEUE” che continua fin quando non ti ricordi che devi cambiare quella cavolo di marcia!!
Il giro continua così tra momenti tranquilli e momenti incredibili, con una Polo bianca che mi si è messa dietro con la sua bella musica house per farmi pressione sugli specchietti, che dopo qualche secondo non c’era più e con qualche Ypsilon che si immette sulla statale pian pianino che si è vista togliere un paio di strati di vernice sul lato sinistro. Purtroppo si gode a fare queste manovre, è inutile dire il contrario! ;-)
Una delle giornate più belle della mia vita e vi consiglio, se ne avete la possibilità, di provare almeno una volta perché, se tutti avessimo auto così, tutti andremmo in giro con quel sorriso “ebete” stampato sulla faccia tutto il giorno, tutti i giorni.
E il mondo sarebbe un posto migliore!! ;-)