La prima cosa che colpisce salendo a bordo è la posizione di guida rialzata e l’ampia superficie vetrata che danno una sensazione di “dominio della strada” molto particolare. La posizione di guida si trova rapidamente grazie alla possibilità di regolare il volante in altezza (ma non in profondità), l’ottima escursione del sedile, che è registrabile anche in altezza (con una criticabile inclinazione della seduta), ed agli specchi elettrici.
Sulla Panda si può accomodare chi è oltre il metro e ottanta come chi è uno e cinquanta. Molto completo il cruscotto: oltre i 4 canonici indicatori a lancetta c’è un ampio schermo per il computer di bordo. Da qui si possono regolare il bloccaporte automatico, il limitatore di velocità e leggere autonomia, consumo medio ed istantaneo (oltre alle informazioni della radio).
La plastica usata per la plancia e pannelli porte è abbastanza rigida e facilmente graffiabile, ma nel complesso molto ben montata: non provoca scricchiolii e gli accoppiamenti sono perfetti. La versione Emotion è dotata di un efficacissimo climatizzatore automatico e di una radio con lettore CD adeguata al tipo di veicolo. I sedili sono comodi ma non eccessivamente profilati. I tessuti sono di buona qualità. Lascia un po’ a desiderare la plafoniera, molto semplice. Comodo il cassetto davanti al passeggero come anche quello sotto il sedile.
Chi siede nei posti anteriori non ha nessun problema di spazio, mentre nei posti dietro le gambe di chi è oltre 1,8 m toccano lo schienale dei sedili anteriori (se chi è davanti è altrettanto alto). Quattro persone a bordo si trovano comunque a loro agio grazie all’ampio spazio in altezza, dato anche, come già accennato, dalla sviluppata superficie vetrata.
Non male, date le dimensioni esterne, il bagagliaio, ampliabile attraverso il sedile sdoppiato (si forma però uno scalino non molto comodo) ed illuminato.