L’autovettura è equipaggiata di un propulsore turbodiesel common rail di poco meno 1,8 litri erogante la potenza di circa 115 hp dalle esuberanti prestazioni; grazie ad un turbocompressore di nuova generazione il motore spinge subito dai bassi regimi allungando fino ai 4.000 giri; è abbastanza elastico e silenzioso. Non è un motore da corsa ma si difende bene sopratutto quando c’è più umidità nell’aria che, per incanto, lo accredita di qualche cavallo in più. Tirato più volte al limite ha spinto l’autovettura poco sopra i 200 km/h di strumento. E’ infaticabile e, personalmente, INDISTRUTTIBILE. Purtroppo per il propulsore il sottoscritto ha il “piede molto pesante” e spessissimo l’ho portato al limite sottoponendolo a stress termici/meccanici da collasso. Nonostante tutto continua a funzionare perfettamente beffandosi dei suoi 184.000 km. Al momento non si riscontra nessuna perdita di liquido ed il consumo d’olio motore è praticamente inesistente. Sicuramente un ottimo turbodiesel anche se i consumi lasciano un po’ perplessi; con un’andatura molto parsimoniosa si raggiungono i 16/17 km/lt. – con un’andatura sportiva si scende velocemente agli 11/12 km/lt. Frizione e cambio nella normalità.
Cerchi ruote da 16” , pneumatici di 205, sospensioni non particolarmente morbide e sistema multi-link posteriore assicurano una notevole stabilità all’auto rendendola anche sportiva e grintosa quando ci vogliamo improvvisare piloti di F1. Ebbene sì, posso garantirVi che ho fatto le “capriole” con questa autovettura e non mi ha mai tradito. La stabilità è eccellente per un’autovettura di questa media categoria, precisa nelle traiettorie, stabile sullo sconnesso e perfetta sul retrotreno. Quest’ultimo ti segue sempre e non “pattina” mai; bisogna entrare su un rondò con asfalto consumato ed a velocità elevata per vederlo partire in sovrasterzo. Varianti secche non la mettono in crisi. Purtroppo, come è capibile per la pesantezza dell’avantreno, nelle curve strette si nota un notevole sottosterzo. Quest’ultimo problema l’ho parzialmente risolto montando degli pneumatici con spalla più dura. Sulle congiunzioni stradali, in curva, l’auto sobbalza leggermente e nei percorsi veloci si può perdere un istante il contatto da terra recuperandolo subito dopo senza particolari problemi.
Orbene, fin’ora ho esaltato le caratteristiche della mia Ford Focus ma ora vengono le pecche. L’impianto frenante risulta veramente sottodimensionato per prestazioni, modulabilità e resistenza alla fatica. Forse sarà la mia guida molto sportiva ma i freni mi hanno veramente deluso. Il pedale spugnoso non ti aiuta a capire quando sei al limite; a freddo meglio stare lontani da chi ti precede; dopo alcune frenate, anche non esasperate, si percepisce l’affaticamento del sistema. Gli spazi d’arresto sono piuttosto lunghi; i dischi anteriori anche se nuovi/sostituiti sono nati sempre svergolati trasmettendo, così, piccole vibrazioni che, col passare del tempo, si accentuano. Per non parlare di uno “scherzetto” che alcune volte mi ha fatto tremare! In curva, con l’auto che rolla, andando a frenare il pedale va in fondo e la frenanta quasi si azzera. Ho chiesto il perché di un simile comportamento all’assistenza Ford ma non ho ricevuto risposta. Chissà, forse l’ABS con una ruota posteriore che tocca poco a terra, va in tilt???
Carrozzeria: la vernice regge e non si opacizza. L’unico difetto riscontrato (anche sull’auto di mio padre) è l’accoppiamento del tetto sul montante posteriore sinistro. Dopo circa 3-4 anni la vernice si crepa e compare la ruggine. Punto di torsione dell’auto?
Impianto fari: abbastanza potenti gli anabbaglianti; ottimi gli abbaglianti.
Impianto elettrico e sistema d’allarme: tutto ok!