Ho amato guidarla, davvero. Venivo da un'auto piccolina, con un buon cambio manuale, dall'impostazione neutra. Salito sulla mia prima mercedes, dopo i primi km di incertezza a causa del cambio automatico, eccomi prendere possesso del mezzo, fin quasi a sentirmi in comunione perfetta con esso. Comodo, perfettamente insonorizzato (nessun fruscio, nessun battito in testa da diesel, pochissimo rumore di rotolamento), e con un motore fatto per viaggiare nel mondo senza batter ciglio. Dopo 300 km di autostrada l'auto era ancora a 70 gradi centigradi (non era indicato se si trattasse di olio o refrigerante: in ogni caso praticamente fresca come una rosa). E cominciava ad andar bene sul serio dopo i primi 300 km, ad andare davvero. Si aveva chiaramente l'impressione che l'auto iniziasse a respirare e a sgranchirsi verso Bologna (io sono abruzzese). Ci ho girato l'Italia con grandissimo piacere e in vera souplesse, e, non esagero, circondato dall'ammirazione di molti di quelli che la vedevano arrivare. In un albergo a Rimini (un 5 stelle pieno di megasuv di lusso) il parcheggiatore sudamericano venne apposta a stringermi la mano perchè, diceva lui, un'auto così meravigliosa con un cambio del genere non l'aveva mai parcheggiata (e lo diceva accarezzandola amorosamente fra l'altro). Difetti? Pochi, e non solo per l'amore che è sbocciato fra me e l'auto. Non ha proprio uno scatto bruciante: è un'auto evidentemente passista, che viene fuori facendo strada, non subito, senza calci nella schiena. E d'altronde 143 cv su un'auto che sta sui 14-15 quintali senza passeggeri e bagagli, beh, non è che abbia il rapporto peso-potenza di una Lambo. Però se si spinge si va, specie, per l'appunto, superato il centro felsinate:) La velocità massima dichiarata, vicina ai 240, non l'ho raggiunta, ma sono arrivato molto bene ai 180 senza rumori o sforzo apparente. Altro difetto: cambio Nag5 a cinque marce: molto poche, non tanto per il confort di marcia (altissimo), ma per i consumi non popolari: ero sui 13 km/l, e andando come un pensionato, in discesa e col vento in favore, non sono mai riuscito a farci più di 14. Terzo difetto: l'auto era a trazione posteriore, e con un assetto ribassato, pur conservando una geometria di sospensioni in stile berlina mercedes, cioè piuttosto morbido e votato al confort. Insomma un ibrido non sempre convincentissimo. Per carità: la trazione posteriore esalta il piacere di guida e moltiplica la sensazione di spinta che arriva da dietro. E lo sterzo di quest'auto è chirurgico, in senso stretto. Solido senza essere pesante, preciso senza perdere di comunicatività e immediatezza. Mio padre, uomo di pochissime parole e alieno da ogni entusiasmo per carattere, dopo averla guidata la prima volta, alla domanda: ti piace? cosa ti piace? ha risposto soltanto: lo sterzo. Una meraviglia! Il problema più grosso è sempre stato il posteriore molto leggero, incapace di reggere la trazione in alcune condizioni. Tipicamente andare in retromarcia su una strada in forte discesa: un disastro: ruote che slittano e auto che va pericolosamente avanti incapace di indietreggiare. Un paio di volte mi sono spaventato: non riuscivo a controllarla e mi sentivo sull'orlo di un baratro! Ho compensato andando a prendere da un amico che vende cingolati agricoli pesi da 30 chili che ho collocato nel portabagagli uno a destra e l'altro a sinistra. I 60 chili sui due assi hanno dato trazione dietro e hanno stabilizzato il retrotreno.