Renault Twingo 1.2 8V Privilège
Pubblicato il 20 gennaio 2011
Qualità prezzo | |
Dotazione | |
Posizione di guida | |
Cruscotto | |
Visibilità | |
Confort | |
Motore | |
Ripresa | |
Cambio | |
Frenata | |
Sterzo | |
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Perché l'ho comprata o provata
Questa piccola e simpatica auto appartiene alla mia famiglia dal lontano 2001, quando dalla tenerità dei miei 10 anni, costrinsi mia madre a scegliere quel piccolo veicolo come mezzo suo. Il tempo è passato, mi è spuntata la barba e qualche doloroso dente del giudizio, ma la Twingo 1.2 8V Privilège (ora anche a mia disposizione) è sempre lì nel garage, pronta a portarmi a spasso per le strette vie del mio paese. E' con quell'auto che ho fatto i miei primissimi chilometri in strada al volante di una quattroruote!
Gli interni
Coerentemente con la tinta esterna bordeaux, gli interni hanno sedili ricoperti di una stoffa anch'essa bordeaux coordinata con i pannelli delle porte e la plancia (in plastica un po' povera) color crema. La plancia, ormai obsoleta, può tuttavia vantare un'ergonomia all'epoca difficile da trovare su un'auto simile, un lettore CD collocato forse un po' troppo in basso (cambiare traccia od il volume può risultare arduo) ma dotato di un impianto audio a 8 altoparlanti (di serie) che regalano una qualità della musica davvero sorprendente (soprattutto considerando di che auto si tratta).
Lo spazio è relativamente buono, soprattutto dietro dove un piccolo divano (ma ben sagomato) può ospitare anche due persone adulte (con qualche sacrificio accettabile). La visibilità è eccezionale, soprattutto grazie all'amplissimo parabrezza e agli altrettanto grandi vetri laterali, così come il lunotto. Il bagagliaio è sorprendente ampio se si considerano i soli 343 cm di larghezza della vettura.
Alla guida
Non si tratta di un'auto fatta per chi ha fretta: il motore dal basso dei suoi 58 CV non può promettere riprese fulminee così come la velocità di punta, fissata a circa 150 km/h. In autostrada il motore tende a farsi sentir troppo, così come i fruscii aerodinamici dovuti alla carrozzeria. Nei percorsi extraurbani tende a coricarsi per via delle sospensioni morbide, e lo sterzo è poco pronto né preciso, ma leggerissimo in città:è quello il luogo in cui si riscatta, grazie ad un cambio morbidissimo così come la frizione; le sospensioni morbide agevolano il passaggio sui binari del tram ed i freni sono molto efficaci (nonostante l'esemplare sia privo di ABS). La tenuta di strada è cionostante discreta. Colpisce la motricità sui fondi scivolosi, dove la Twingo non fa rimpiangere una 4x4 (soprattutto su neve profonda). Il piccolo 1.2 si accontenta di un litro di benzina per coprire circa 18 km in uso quotidiano.
La comprerei o ricomprerei?
Si tratta di un'auto da famiglia, affidabile con bassi costi di gestione. Compagna di mille avventure, non sono assolutamente pentito di aver costretto mia madre a scegliere quella piccola macchina anzi, se dovessimo ricomprarne una, punterei probabilmente sulla twingo anche questa volta, però sul nuovo modello!