Premetto che per scegliere la mia prima auto non mi sono assolutamente basato sulla qualità degli interni, poichè ritengo che essa sia soltanto un qualcosa in più, oltre per il fatto che le mie esigenze non richiedevano degli interni curati e particolarmente ricercati. Comunque una volta aperta la portiera dell'Ibiza si entra in un abitacolo piuttosto scuro, visto il colore grigio sia dei sedili che della plancia, ed illuminato dalla sola luce che si trova sopra il tunnel centrale, forse delle luci anche nella parte posteriore avrebbero reso l'abitacolo più luminoso. La prima cosa che si nota è il volante a tre razze in pelle, sportivo e con il logo della casa contornato di rosso che lo rende piuttosto piacevole. Dietro ad esso si trova il cruscotto, anch'esso di impostazione sportiva, con il contagiri e il contachilometri aventi la forma di un "binocolo". Il contagiri ha un fondoscala fino agli 8000 giri, con la zona rossa che parte dai 6000 ( ovviamente non si arriverà mai a tali valori, visto il piccolo motore 1.2 ), mentre il contachilometri arriva a 240 Km/h. Da sottolineare è la piacevole colorazione, una volta accese le luci, del cruscotto, con i numeri bianchi e il resto di un rosso sportivo. In mezzo a questi si trova il computer di bordo, che è di facile lettura e segnala il consumo medio e istantaneo, la temperatura esterna, l'indicatore digitale del livello della benzina e l'ora. Come in molte macchine di questo segmento e di ultima generazione manca il termometro del liquido refrigerante, ma non si tratta di una grave mancanza. La plancia è rivestita di una plastica morbida al tatto nella parte superiore, in cui si trova la radio cd mp3 con presa Aux e il climatronic, entrambi aventi uno schermo di plastica lucida. Il climatronic è davvero molto efficiente e silenzioso, oltre che di facile utilizzo. Le bocchette di aerazione sono 4, di forma rotonda e davvero belle da vedere. Se la parte superiore della plancia è rivestita bene, lo stesso non si può dire per quella inferiore, dura e di scarsa qualità, nonchè facile da graffiare. Nel tunnel centrale si trovano due portalattine, la presa da 12 V, il tasto di sbolcco/blocco portiere, il tasto delle quattro frecce ( che molti trovano scomodo, a differenza mia ) quello per disattivare/attivare l'ESP e il jack per l'AUX-in ( che si può controllare grazie ai comandi al volante). Piacevole è anche il pomello del cambio, posizionato bene, di facile impugnatura e rivestito in pelle. Nota dolente è senza dubbio il cassetto di fronte al passeggero: piccolo ( ci stanno a mala pena i documenti dell'auto) e non illuminato. E' facile trovare la posizione di guida adatta, visto che il volante è regolabile in altezza e profondità, proprio come il sedile, che è in tessuto ben fatto, trattiene bene il corpo in curva ed è piuttosto comodo. Dietro lo spazio non manca, due adulti alti 1.80 ci stanno, ma poichè la coda tende a spiovere verso il basso, proprio come una coupè, coloro che sono più alti toccano il soffitto con la testa; inoltre l'accessibilità non è il massimo, occorre sempre fare attenzione a dove si mettono i piedi, se non si vuole inciampare. Da segnalare è anche la buona visibilità anteriore, mentre quella posteriore non è il massimo, visto il tetto spiovente, che non permette di percepire facilmente gli ingombri esterni ( meglio affidarsi ai sensori, che sto provvedendo a far montare).