Il Quadrifoglio, simbolo delle Alfa Romeo da corsa e dei modelli più sportivi, ha compiuto 100 anni da quella Targa Florio del 1923 in cui fece la sua prima comparsa sulla RL portando fortuna a Ugo Sivocci, che vinse la gara. In occasione del centenario debuttano le versioni rinnovate della suv Stelvio, e anche della berlina Giulia, nel più sportivo allestimento Quadrifoglio. Entrambe ricevono i recenti aggiornamenti del resto della gamma. Si tratta dei fari matrice di led più efficaci dei precedenti bixeno. I diodi illuminano molto bene la strada e quando la telecamera frontale individua la presenza di altri veicoli, vengono creati dei coni d’ombra (spegnendo alcuni diodi) per non abbagliare i guidatori, pur rischiarando al meglio la strada.
I nuovi fari mantengono la forma dei precedenti ma si riconoscono per i tre punti luce singoli, diventata la “firma” di tutte le Alfa Romeo. L’altra novità è il cruscotto digitale, che rimpiazza quello analogico. All’interno della tradizionale palpebra a binocolo c’è uno schermo di 12,3” che offre tre visualizzazioni diverse come per tutte le Alfa Romeo Stelvio: una minimalista, che mostra solo le informazioni necessarie e due con i quadranti per il contagiri e il tachimetro rispettivamente con una grafica più moderna o ispirata alle Alfa degli anni 60 e 70. Per la Quadrifoglio se ne aggiunge una quarta collegata alla modalità di guida Race (anch’essa specifica), che mostra un grande contagiri al centro. In ogni caso, la strumentazione è chiara e di facile lettura.
Per la versione Quadrifoglio dell’Alfa Romeo Stelvio (e anche della Giulia) si aggiungono novità meccaniche a cominciare dal 2.9 V6 biturbo che, con una diversa gestione elettronica, ha 10 cavalli in più, toccando i 520 CV. Cambiano le barre stabilizzatrici, la taratura degli ammortizzatori (sempre a controllo elettronico) per un diverso bilanciamento della vettura, volto a rendere ancora più appagante la guida sportiva. Nella stessa direzione va il differenziale posteriore autobloccante che perde le due frizioni a controllo elettronico (modificano in maniera affinata e continua la ripartizione della spinta fra i semialberi collegati alle ruote) diventando un differenziale meccanico “puro” che può offrire una risposta più gratificante e “senza filtri” nella guida al limite.
Tutte queste novità tecniche hanno contribuito a rendere ancora più appagante la guida dell’Alfa Romeo Stelvio 2.9 V6 Quadrifoglio Q4, come abbiamo potuto verificare nel breve test sullo storico circuito francese di Montlhéry (celebre per negli anni 20 e 30 del secolo scorso per i gran premi, antenati della Formula 1). Su un tracciato in gran parte tortuoso, anche insidioso e con asfalto tutt’altro che liscio come un biliardo, la suv italiana si è dimostrata bilanciata, sincera e facile da gestire anche negli errori di guida dovuti alla poca conoscenza della pista. Nel tratto con continue curve strette e di differente pendenza l’Alfa Romeo Stelvio 2.9 V6 Quadrifoglio Q4 ha fornito pronti inserimenti, mantenendosi stabile, manifestando poco rollio, e aiutata dalla sterzo diretto e preciso, ha seguito fedelmente la traiettoria impostata permettendoci di uscire veloci dalle curve, grazie anche alla notevole trazione della quattro ruote motrici e del grip dei pneumatici di 20”.
All’altezza della situazione il cambio automatico a otto rapporti, utilizzato nella modalità manuale con le lunghe e comode leve dietro il volante: è rapido nelle scalate come nel seguire l’impetuoso crescere dei giri del motore (dal rombo entusiasmante), che in un attimo può toccare il limitatore a quota 7000 giri. Efficaci i freni, che non hanno dato segni di affaticamento, garantendo una corsa breve e ben modulabile del pedale. Una guida entusiasmante, insomma, che fa dimenticare di essere in pista con una suv da oltre 1800 kg, e inserita modalità di guida sportiva Dynamic delle quattro disponibili, anche intuitiva. Nella Race, specifica per la Quadrifoglio, la spinta è ancora più decisa e gli aiuti elettronici lasciano più libertà a chi guida di poter gestire l’auto, che ha reazioni progressive ma al limite può richiedere esperienza.
Nella parte del test su strade aperte al traffico, l’Alfa Romeo Stelvio 2.9 V6 Quadrifoglio Q4 è egualmente divertente e anche con confortevole. Viaggiando in Natural con le sospensioni elettroniche nella taratura più morbida l’assorbimento delle sconnessioni è efficace e lo sterzo leggero (non molto contenuto, però, il diametro di svolta). Bene anche l’insonorizzazione dell’abitacolo dai fruscii dell’aria e di rotolamento dei pneumatici. Ad andatura autostradale il rombo del V6 è sommesso, non dà fastidio, e i sistemi per la guida semiautonoma sono una gran comodità. Costano, però,1.700 euro (nel pacchetto Driver Assistance Plus).
Strumentazione a parte, l’altra novità nell’accogliente abitacolo dell’Alfa Romeo Stelvio riguarda la Quadrifoglio. Si tratta delle finiture in fibra di carbonio per la plancia, il tunnel e le porte che non presenta la diffusa superficie lucida e liscia, ma è ruvida e opaca per lasciare percepire al tatto la trama del materiale, che nell’aspetto richiama più da vicino quello impiegato nelle auto da corsa. Oltre a questa finitura, sono di serie il rivestimento in pelle per la plancia, le porte e in parte per i sedili. Questi ultimi aderiscono bene al corpo, includono la regolazione (elettrica) in larghezza per fianchetti e quella in lunghezza per il sostegno delle cosce. Invariato lo schermo tattile di 8,8” per i servizi di bordo e personalizzabile attraverso icone mobili: però, poco sviluppato in altezza, e incassato al centro della plancia, è distante e poco leggibile. Non cambia nemmeno il baule, dalla buona capienza e ben rifinito.
L’Alfa Romeo Stelvio 2.9 V6 Quadrifoglio Q4 è già in vendita a 104.500 euro (qui per saperne di più). A parte la guida semiautonoma, includono parecchi accessori, fra cui l’apertura motorizzata per il portellone, il cruise control adattativo e un impianto audio di qualità dello specialista Harman Kardon.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 2891 |
No cilindri e disposizione | 6 a V di 90° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 382 (520)/6500 giri |
Coppia max Nm/giri | 600/2500-5000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 267 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 285 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 3,8 |
Consumo medio (km/l) | 11,8 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 470/196/168 |
Passo cm | 282 |
Peso in ordine di marcia kg | 1830 |
Capacità bagagliaio litri | 525/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 255/55 R20 ant. - 285/40 R20 post. |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Alfa romeo Stelvio usate 2019 | 15.900 | 24.470 | 102 annunci |
Alfa romeo Stelvio usate 2020 | 15.999 | 28.150 | 130 annunci |
Alfa romeo Stelvio usate 2021 | 21.999 | 31.080 | 102 annunci |
Alfa romeo Stelvio usate 2022 | 22.990 | 33.890 | 68 annunci |
Alfa romeo Stelvio usate 2023 | 33.900 | 41.580 | 37 annunci |
Alfa romeo Stelvio usate 2024 | 43.950 | 50.580 | 8 annunci |
Alfa romeo Stelvio usate 2025 | 46.500 | 52.700 | 4 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Alfa romeo Stelvio km 0 2021 | 44.950 | 47.210 | 9 annunci |
Alfa romeo Stelvio km 0 2022 | 42.900 | 57.710 | 7 annunci |
Alfa romeo Stelvio km 0 2023 | 38.900 | 50.630 | 10 annunci |
Alfa romeo Stelvio km 0 2024 | 39.900 | 53.500 | 17 annunci |
Alfa romeo Stelvio km 0 2025 | 48.590 | 52.100 | 14 annunci |