L’Aston Martin DBX, presentata nel 2019, è la prima suv del marchio inglese: lunga più di 5 metri, ha uno stile sportivo, ma non così personale come quello delle “sorelle” coupé. Nella primavera del 2024 è stata aggiornata dove era più carente: nel sistema multimediale. Leggermente riviste anche la plancia e la messa a punto delle molle ad aria, alla ricerca di una maggiore precisione di guida tra le curve. Inoltre, con l’aggiornamento di quest’anno è stato tolto dalla gamma il 4.0 V8 meno potente (551 CV): rimane solo la versione da 707 CV e 900 Nm di coppia motrice. Invariato tutto il resto.
Il sistema multimediale dell’Aston Martin DBX è all’altezza di una suv di questo livello (e prezzo): la grafica dello schermo di 10,25” è chiara e moderna e il sistema è molto rapido nell’esecuzione dei comandi. Apple CarPlay e Android Auto wireless, la piastra per la ricarica dello smartphone senza fili e le prese Usb-C, davanti e dietro, fanno parte della dotazione standard. Il cruscotto, di 12,3” e completamente digitale, è moderno. Ma, come nel caso della Vantage (vedi qui), siamo convinti che in un’auto di gran lusso un contagiri analogico garantirebbe una sensazione di qualità superiore. Bene invece il fatto che siano stati conservati i tasti fisici e il rotore, nel tunnel, per gestire funzioni come il volume dell’audio, le modalità di guida, la regolazione degli ammortizzatori, il rombo dello scarico e la temperatura del “clima”.
Entrare nell’Aston Martin DBX significa ritovarsi fra i pellami pregiati, morbidi e profumati, utilizzati per i sedili, i pannelli delle porte e la plancia. Quest’ultima mantiene la precedente struttura, ma sopra al nuovo schermo non ha più i pulsanti per comandare il cambio: ora c’è un selettore nel tunnel, più comodo. Riuscita la posizione di guida: la seduta è alta, come si aspetta chi guida una suv, ma la disposizione di volante, sedile e pedaliera è da auto sportiva. Nella DBX viaggiano bene anche 5 adulti: dietro c’è tanto spazio per le ginocchia, per la testa e anche per le spalle.
L’Aston Martin DBX pesa 2.245 kg a vuoto, è alta 168 cm e ha un passo (la distanza tra ruote anteriori e posteriori) di ben 306 cm: un “peso massimo”, che si muove con un’agilità insospettata. Le molle ad aria e gli ammortizzatori a controllo elettronico limitano il coricamento laterale in curva, senza rendere troppo rigida la suv inglese, mentre la trazione integrale permette di sfruttare molto bene potenza e coppia motrice del V8, con un comportamento simile a quello di una vettura a trazione posteriore. Accelerando forte in curva, infatti, si sente chiaramente che le ruote posteriori allargano leggermente la traiettoria; in modo progressivo e ben controllabile, grazie anche allo sterzo rapido e intuitivo nella risposta. Il 4.0 biturbo spinge molto forte, ma non è così pronto ai bassi regimi: il meglio lo dà fra i 3.000 e i 6.000 giri, producendo un rombo che i più sportivi riterranno troppo ovattato, anche quando si preme il pulsante che dovrebbe servire proprio a dare più voce al motore.
Le molle pneumatiche tornano protagoniste sullo sconnesso: nonostante i cerchi di ben 22 pollici e i pneumatici a spalla bassa (40 davanti e 35 dietro), smorzano anche le buche più secche. Se si aggiungono le poltrone ampie ma che evitano di scivolare di lato in curva, la grande disponibilità di spazio e l’insonorizzazione dai rumori esterni e da quelli meccanici, nell’Aston Martin DBX si viaggia davvero bene, aiutati peraltro da validi aiuti alla guida.
Il prezzo dell’Aston Martin DBX è di 266.303 euro. Fra le suv di lusso, solo la Ferrari Purosangue costa di più, e parecchio: 390.000 euro. Fra l’altro, a Maranello non la considerano neanche una suv… La Bentley Bentayga parte invece da 212.013 euro e la nuova Lamborghini Urus plug-in costa 263.534 euro. Si tratta di quattro auto molto diverse tra loro per design e impostazione (classica la Bentayga, molto più sportive Purosangue e Urus, una sorta di via di mezzo la DBX), ma che possiamo far rientrare nella stessa, ristretta cerchia. Tornando all’Aston Martin, il listino degli optional è ampio e permette personalizzazioni molto profonde: si va dall’impianto audio della Bowers & Wilkins (11.510 euro), agli interni sportivi monotono (11.100 euro) o bitono (13.000 euro), fino ad arrivare al pacchetto estetico AMR 24, con dettagli aerodinamici diversi in colore giallo acceso e la carrozzeria verde a (tenetevi forte!) 54.130 euro.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 3982 |
No cilindri e disposizione | 8 a V di 90° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 520 (707)/6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 900/4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 309 |
No rapporti del cambio | 9 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 310 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 3,3 |
Consumo medio (km/l) | 7,4 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 504/200/168 |
Passo cm | 306 |
Peso in ordine di marcia kg | 2245 |
Capacità bagagliaio litri | 572/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 285/40 R 22 ant. - 325/35 R 22 post. |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Aston martin Dbx usate 2022 | 192.980 | 192.980 | 1 annuncio |
Aston martin Dbx usate 2023 | 242.580 | 270.520 | 3 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Aston martin Dbx km 0 2024 | 264.900 | 264.900 | 1 annuncio |