Nata dall’esperienza in Formula 1 della casa inglese (e dal genio del progettista Adrian Newey), l’Aston Martin Valhalla è una hypercar ibrida da oltre 1.000 CV con il telaio in fibra di carbonio. Prodotta solo in 999 esemplari, è un’ibrida plug-in spinta da un 4.0 V8 biturbo da 828 CV in posizione centrale e da tre motori elettrici (due dei quali sull’asse anteriore), che aggiungono altri 250 CV, per 1.078 complessivi. La trasmissione è robotizzata a doppia frizione a 8 marce.
Esagerate le prestazioni dichiarate per l’Aston Martin Valhalla: da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e velocità massima limitata elettronicamente a 350 km/h. Sono quattro le modalità di guida, tra cui quella elettrica, in cui la trazione è affidata unicamente ai motori elettrici anteriori, con un’autonomia dichiarata di 14 km e una velocità massima di 140 km/h. L’asse posteriore è invece azionato dal V8, con il contributo del terzo motore elettrico integrato nel cambio.
Dotata di una sofisticata aerodinamica attiva (con appendici, ali e spoiler che cambiano posizione in base alla velocità dell’auto), l’Aston Martin Valhalla è in grado di generare oltre 600 kg di carico aerodinamico: lo stesso valore viene mantenuto fino alla velocità massima, riducendo gradualmente l’angolo d’attacco delle ali anteriori e posteriori per “scaricare” la deportanza in eccesso all’aumentare della velocità.
L’interno dell’Aston Martin Valhalla ha uno spiccato carattere racing, con richiami alla Formula 1, come il piccolo volante in fibra di carbonio, i poggiapiedi rialzati, la seduta bassa, e i sedili monoscocca in fibra di carbonio. Il cruscotto e il display centrale a sfioramento sono sospesi su una barra in fibra di carbonio che attraversa l’abitacolo per tutta la sua larghezza. Il sistema multimediale ha funzionalità che riguardano il sistema ibrido ricaricabile, tra cui il visualizzatore della trasmissione che illustra in tempo reale il flusso di energia.