Sacrifici per lo stile
La seconda generazione della
BMW X6 ripropone la formula che ne ha decretato il successo: basata sulla X5, si riconosce per il taglio più basso del tetto e per la forma della carrozzeria, con la parte posteriore da coupé. Rispetto alla X5 (che, a parità di allestimento, costa oltre 4.000 euro in meno), la X6 è più lunga di 2 cm, più larga di 5 e più bassa di 6. Anche il baule è più piccolo: 580 litri contro 650 (e, rispettivamente, 1525 e 1870 a divano giù), mentre la soglia di carico è ancora più alta da terra: ben 84 cm. In pratica, questa suv-coupé lunga 491 cm carica circa quanto una X3, più corta di 25 cm. C'è comunque da notare che, rispetto alla prima generazione di X6, lo spazio per i bagagli è aumentato di 80 litri (25 a divano abbassato). Niente affatto speciale lo spazio sul divano: chi è più alto di 180 cm "tocca" con la testa (sulla più piccola X4 ci sono 5 cm in più) e l'accesso non è agevole, a causa del modesto angolo di apertura delle porte e del taglio del tetto, che costringe a piegare molto la testa per entrare e uscire.
4.000 euro in più
Va comunque ammesso che, su strada, questa imponente coupé su ruote da suv fa scena. E le caratterizzazioni in chiave sportiva di paraurti e archi passaruota, ben marcati, aumentano la sensazione. Tre soli i motori della BMW X6, tutti turbo (oltreché gravati dal superbollo): il potente 4.4 V8 a benzina da 449 CV della xDrive50i e il 3 litri sei cilindri in linea a gasolio da 258 (xDrive40d) o da 381 cavalli (quest'ultimo montato sulla M50d). Nei primi mesi del 2015 si aggiungeranno poi due altri 3.0: a benzina o a gasolio (questa volta con 313 cavalli, riservato alla 40d). Più in là, arriverà anche la versione M, mossa da un 4.4 V8 biturbo da ben 575 CV. Un peccato non sia previsto il valido quattro cilindri a gasolio da 218 CV della X5 xDrive25d.
Grande ma agile
A bordo della BMW X6, chi ha familiarità con la X5 si troverà a proprio agio: sono le medesime la plancia e la posizione di guida, non "sdraiata" ma più comoda. Inappuntabili materiali e finiture, che possono essere arricchite con numerose personalizzazioni. Al centro della plancia troneggia il grande schermo (10,2'') del sistema multimediale e del navigatore (di serie). Quest'ultimo ha una grafica chiara, ma non di rado le indicazioni vocali vengono date all'ultimo secondo o sono inutilmente complicate (mentre, sulla mappa e sul visore HUD, da 1.440 euro, che proietta i dati sul parabrezza, sono cristalline). Inutile, poi, parlare di visibilità: praticamente nulla dal piccolo lunotto (non è neppure dotato di tergivetro), dato che, di serie, non mancano i sensori di parcheggio e la retrocamera che mostra anche cosa avviene attorno al perimetro dell'auto.
Tre turbo e coppia da vendere
La versione che abbiamo guidato è la BMW X6 M50d, la più sportiva fra le diesel. Il suo 3 litri è dotato di tre turbo che le permettono di scaricare a terra 740 Nm di coppia. Il risultato è che anche nelle marce più alte la X6 riguadagna velocità con una rapidità impressionante, anche se a 4500 giri il bello è già finito; ok anche il cambio, il conosciuto automatico a otto marce, rapido e dolce nel cambiare rapporto, che troviamo di serie su tutte le X6. Nel "mondo reale", comunque, la 30d in versione M Sport (16.000 euro in meno) non è poi molto distante come prestazioni e piacere di guida. Non si pensi, infatti, che la X6 sia solo un "incrociatore" da autostrada: grazie alla precisione dello sterzo, alla trazione integrale e alle sospensioni attive Dynamic (3.390 euro, comprendono il sistema di ripartizione attivo della coppia fra le ruote posteriori), la tendenza ad allargare le curve è davvero ridotta e, anzi, quando si esagera col gas si può sentire (in modalità Sport+, quando l'Esp è meno "pronto") le ruote posteriori che allargano un po' dalla traiettoria impostata. Nella guida meno irruenta, invece, si apprezza la grande tenuta, anche con i pneumatici invernali presenti sull'auto guidata (montati su cerchi di 20'', da 1.550 euro). Sulle strade collinari toscane, rese viscide da foglie e pioggia, la X6 si è comportata egregiamente, come e meglio di tante suv sull'asciutto.
Scondo noi
PREGI
> Agilità. La X6 è grande e grossa, ma fra le curve "danza" agile.
> Motore. Ha una coppia così generosa che, spesso, non serve neppure scalare per riprendere velocità molto velocemente.
> Presenza. Piaccia o no, la X6 non passa inosservata; e non si rinuncia neppure (troppo) alla praticità.
DIFETTI
> Divano. Lo spazio non è ridotto, però chi è più alto di 180 cm "tocca. Ridotto anche l'angolo di apertura delle porte.
> Gamma motori. Ci sono solo motori da superbollo: il quattro cilindri a gasolio da 218 CV della X5 xDrive25d e il sei cilindri a benzina della X5 xDrive35i non sfigurerebbero sotto il cofano della X6.
> Navigatore. La voce a volte dà informazioni in ritardo o inutilmente complicate (mentre sullo schermo sono chiare).