Cambia molto
L'utilitaria "low cost" Dacia Sandero si rinnova profondamente: nella carrozzeria (con forme maggiormente aggraziate e un frontale più "importante”), negli interni (migliorati) e nei motori. A quelli precedenti, infatti, si aggiunge il 1.0 turbo a tre cilindri da 90 CV alimentato a benzina, fresco di debutto sulla nuova Renault Clio. Inoltre, tutte le versioni hanno di serie l'Esp, che prima non era disponibile neppure a richiesta.
"Amica" del portafogli
In vendita dal prossimo 3 dicembre, la Dacia Sandero è proposta con prezzi compresi fra i 7.900 euro della 1.2 Ambiance a benzina con 75 CV (di serie: quattro airbag, gli alzavetro elettrici anteriori, la chiusura centralizzata, il divano diviso in due parti e il servosterzo) e i 10.450 euro della 1.5 dCi Lauréate di pari potenza, ma alimentata a gasolio, che nel prezzo include anche i fendinebbia, la radio, i retrovisori a regolazione elettrica, oltre al volante e al sedile di guida registrabili in altezza. Per il climatizzatore (manuale) vanno aggiunti 690 euro. Anche la nuova Dacia Sandero è proposta nella versione rialzata "tipo suv" Stepway, con prezzi compresi fra 10.150 euro per il modello "base", con il 1.0 turbo, e 13.100 euro per la 1.5 dCi Prestige con anche il navigatore di serie. Nel complesso, la Dacia Sandero si conferma come un'auto poco costosa, ma va tenuto presente che oggi, avvalendosi delle sempre più frequenti promozioni di parecchie case, non è difficile acquistare un'utilitaria ben equipaggiata e non "low cost" a cifre del tutto paragonabili.
Avanti, c'è posto
L'abitacolo della Dacia Sandero si conferma accessibile e spazioso: il divano è abbastanza largo da ospitare (almeno per brevi tragitti) tre adulti senza troppi sacrifici. Le finiture, migliorate, sono sempre semplici come ci si aspetta da un'utilitaria di basso prezzo, ma non per questo povere. Riuscita la rinnovata plancia, con la fascia centrale in materiale gommato e la strumentazione completa di tutto il necessario. La vettura del test era dotata del nuovo navigatore (solo 199 euro, inclusa la cartografia dell'Europa) integrato nella consolle: è di facile utilizzo e dispone di un ampio schermo (7") a sfioramento. Ok la posizione di guida, ben regolabile, e la disponibilità di portaoggetti (particolarmente capiente quello davanti alla leva del cambio). Restano, invece, gli scomodi tasti per gli alzavetro elettrici nella zona bassa della consolle. Invariata la capienza del baule (320 litri, che salgono a 1200 ripiegando il divano), che si conferma ampio in rapporto ai modesti ingombri della carrozzeria, ma non ben accessibile: la soglia, priva di protezioni (lascia a nudo la lamiera), è a 20 cm dal fondo del baule e a 75 dal suolo.
Fa il suo dovere
Da un'auto come questa ci si aspetta che sia più sicura che appagante nella guida: attese puntualmente confermate dalla Dacia Sandero 1.0 TCe Lauréate del nostro test. Pur dotata di sospensioni morbide, si è rivelata stabile, senza richiedere un extra di lavoro all'Esp. Per il resto, la Dacia Sandero ben si adatta alla guida tranquilla, anche se lo sterzo (molto leggero) manca di precisione e gli inserimenti delle cinque marce non risultano granché fluidi. Dal motore, forte di 90 cavalli ma affetto da una certa pigrizia ai bassi regimi, ci saremmo aspettati un po' più di verve: ottimistici gli 11,1 secondi promessi per lo "0-100" (non la velocità massima, di 175 km/h). Comunque, questo "1000" è poco rumoroso (solo al minimo si avvertono le leggere vibrazioni tipiche dei "tre cilindri") e ha brio sufficiente per muovere disinvolto la Dacia Sandero. In più, secondo il computer di bordo, nel corso del test (svolto su strade extraurbane e in autostrada) ha consumato anche relativamente poco, totalizzando un media di 15,4 km/l (19,2 quella dichiarata).
Secondo noi
Pregi
> Prezzo. Include anche un anno di garanzia in aggiunta ai due previsti per legge
> Spazio. Abbondante sia per le persone sia per i bagagli
> Tenuta di strada. Di buon livello. E oggi, a dare una mano, c'è anche l'Esp
Difetti
> Cambio. Gli inserimenti delle marce sono piuttosto duri
> Soglia di carico. Quella del baule è alta e priva di protezione
> Sterzo. Ha un risposta troppo indiretta