La Dacia Spring è una citycar elettrica low-cost in stile crossover. In questa edizione aggiornata ha mantenuto la stessa meccanica, ma è migliorata dove serviva: nella dotazione di sicurezza (di serie la frenata automatica), negli interni e nell'estetica. Quest'ultima è più accattivante e le forme squadrate della carrozzeria danno alla Dacia Spring un'impressione di maggior solidità. Ampi fascioni neri, poi, riducono i danni dalle "toccatine" nei parcheggi.
L'abitacolo della Dacia Spring resta omologato soltanto per quattro persone, ma è completamente rinnovato. Ha perso quella spartanità del precedente modello ed è più curato, vivace grazie ai dettagli bicolore e pratico: nel lato destro della nuova plancia c'è una profonda "tascona" ed è disponibile un sistema di ganci disseminati un po' ovunque per fissare accessori quali il telefono, una bibita, la torcia a led molto altro. Più efficace anche la strumentazione, con il cruscotto digitale di 7" e l'impianto multimediale semplice ma con tutto ciò relamente indispensabile, che nella sua edizione più evoluta prevede un display di 10". Invariata l'abitabilità: si sta comodi anche dietro e solo chi supera i 185 cm di altezza sfiora il soffitto con la testa. Più che soddisfacente, poi, la capienza del baule. E si può evitare che i cavi di ricarica della batteria rubino spazio, acquistando il box portatutto da montare sotto il cofano anteriore.
Il motore della Dacia Spring rimane lo stesso, a scelta con 45 o 65 CV. Ad alimentarlo, la batteria da 26,8 kWh che si può ricaricare in corrente alternata soltanto fino a 7 kW o col caricatore optional a corrente continua fino a 30 kW: in poco meno di un’ora si può passare dall 20% all’80% della carica.
Grazie alla massa contenuta della Dacia Spring e alla risposta praticamente istantanea del motore elettrico, in città non si ha l’impressione di un’auto fiacca. Diverso il discorso fuori dai centri abitati, dove "pesano" l'eccessiva leggerezza dello sterzo e (nelle versioni con 45 CV) la limitata potenza del motore.