Nata nel 2004 e rivista nel frontale quattro anni dopo, la Kia Picanto è una citycar poco vistosa, con un abitacolo classico e abbastanza spazioso. Tra poco, a inizio maggio, nelle concessionarie arriverà il nuovo modello, dalle forme molto più decise e originali: il muso ha un massiccio paraurti sporgente e fari “cattivi”; i finestrini che salgono verso la coda vengono sottolineati da un’ampia nervatura sulla fiancata, e la coda ha sinuosi fanali “a virgola”. L’insieme è riuscito, moderno e quasi sportivo; la grinta sarà ancora più evidente nella versione a tre porte (una novità, per la Picanto) che arriverà dopo l’estate. Ma questa “cittadina” dovrebbe essere meglio protetta dai piccoli urti: mancano delle fasce paracolpi, i fanali posteriori posizionati agli angoli del paraurti sono estremamente vulnerabili, e lo spoiler anteriore verniciato è destinato a grattuggiarsi presto contro qualche marciapiedi. Per non parlare degli indicatori di direzione incorporati nei gusci dei retrovisori: in caso di rottura, il costo della sostituzione cresce parecchio.
La Kia Picanto è tutta nuova: rispetto a prima è più lunga di 6 cm e ha un passo superiore di 1,5 cm; invariate larghezza e altezza. Le conseguenze, sulle misure dell’abitacolo, sono ridotte: c’è giusto qualche centimetro in più per la gambe di chi siede davanti, a scapito, però, di chi sta dietro; in ogni caso, quattro adulti di media statura viaggiano abbastanza bene, e sul divano resta spazio per un ragazzino. Con la nuova forma delle porte posteriori, tuttavia, peggiora l’accessibilità al divano: ora bisogna chinare molto di più la testa per entrare. La capacità del baule aumenta da 157 a 200 litri, un buon valore per la categoria; peccato solo che lo schienale del divano (molto inclinato) lo renda meno sfruttabile: la profondità, nella parte alta, è davvero ridotta. Scomoda, poi, la soglia di carico a 75 cm da terra.
Al di là delle misure, nell’abitacolo si ha l’impressione di stare su una vettura fatta come si deve: materiali di qualità, stile moderno, cura per i particolari. Gli inserti color alluminio distribuiti un po’ ovunque alleggeriscono la forma dei pannelli e della plancia; particolarmente gradevole (anche se manca il termometro dell’acqua) è il cruscotto, con tre strumenti inseriti in profondi semiconi, per limitare i riflessi in caso di forte luce esterna.
I comandi, nella Kia Picanto, sono ben disposti, il posto guida risulta piuttosto comodo e personalizzabile a piacere; si regolano in altezza, oltre al volante e al sedile, anche le cinture di sicurezza; si tratta di una “finezza” poco diffusa anche in vetture che costano il triplo. Davanti, lo spazio per i piccoli oggetti non manca affatto: oltre al cassetto nella plancia, ci sono ampie tasche nelle porte, un vano davanti alla leva del cambio (con due portabicchieri) e un cassettino estraibile sotto il sedile destro. Va meno bene dietro, dove si può contare soltanto sulle tasche sul retro degli schienali anteriori.
È il momento di partire. La novità tecnica più importante è il motore, un 1.0 a tre cilindri che dovrebbe consumare poca benzina: il dato di omologazione è di 23,8 chilometri/litro (in media). Noi stimiamo di aver percorso circa 16-17 km con un litro, che sarebbero comunque un valido risultato; per una verifica più precisa, con i nostri strumenti elettronici, vi rimandiamo a una prossima prova su alVolante.
Di certo, il “motorino” risponde con buona prontezza e, se proprio non gli si tira il collo, non esagera con il baccano. Le prestazioni sono proporzionate ai suoi 69 cavalli, cioè adeguate a muoversi in città, dove la Picanto è anche molto maneggevole: si guida con “due dita”. Invece, sulle strade veloci, o in salita, occorre “smanettare” parecchio con il cambio (la cui leva ha la corsa un po’ lunga, ma innesti morbidi) ogni volta che si vuole riprendere velocità con un po’ di brio. Peccato, a questo punto, che in Italia non venga importata la versione 1.2 a quattro cilindri, che con 85 cavalli consente una guida più “sciolta” fuori dalle mura cittadine: secondo la casa, passa da 0 a 100 km/h in 11,4 secondi (invece dei 14,4 della 1.0) e tocca i 171 km/h (anziché 153).
Il comportamento in curva è prevedibile: se si esagera con la velocità, la Kia Picanto si appoggia con decisione sulle ruote esterne ed è il muso che tende ad allargare per primo, ma basta togliere gas per rientrare in traiettoria. Buono il comfort sulla buche, con i cerchi di 14” montati di serie; scegliendo quelli in lega di 15” (a richiesta) i sobbalzi sono più evidenti.
I prezzi della Kia Picanto verranno comunicati soltanto a maggio, ma possiamo anticipare che la “base” (Easy) verrà proposta a circa 9.000 euro, e avrà di serie già sei airbag (tanti, per una citycar), il servosterzo, il divano in due parti reclinabili e la garanzia di ben sette anni (o 150.000 km). Ci saranno, poi, altri tre allestimenti, via via più ricchi: City, Style e Trendy (quest’ultimo è quello dell’esemplare del nostro test), che dovrebbe costare circa 11.500 euro. La dotazione della Trendy sarà piuttosto ricca per una citycar, e comprenderà quattro alzacristallo elettrici, la radio con le prese Aux e Usb, il “clima” manuale, il volante rivestito in pelle e i fendinebbia; a richiesta, solo l’Esp (attorno ai 500 euro), i cerchi in lega leggera di 15 pollici (700-800 euro) e la verniciatura metallizzata (circa 400 euro).
PREGI
> Comfort. “Leggera” da guidare, comoda sulle buche e non troppo rumorosa, è una citycar comoda.
> Finiture. Sono curate, soprattutto tenendo conto del prezzo.
> Garanzia. Dura sette anni (o 150.000 km): un record, e una bella tranquillità per chi compra la piccola coreana.
DIFETTI
> Accessibilità posteriore. La forma delle porte obbliga ad abbassare molto la testa per accedere al divano.
> Gamma motori. C’è soltanto l’1.0. Peccato, perché l’1.2 (non importato in Italia) rende la Picanto più adatta a un uso anche “fuori città”.
> Protezione piccoli urti. La carrozzeria è davvero esposta alle “toccatine” così frequenti in città.
Cilindrata cm3 | 998 |
No cilindri e disposizione | 3 cilindri in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 51 (69)/6200 |
Coppia max Nm/giri | 95/3500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 99 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 360/160/148 |
Passo cm | 239 |
Peso in ordine di marcia kg | 920 |
Capacità bagagliaio litri | 200/870 |
Pneumatici (di serie) | 165/60 R 14 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Kia Picanto usate 2019 | 9.500 | 10.720 | 9 annunci |
Kia Picanto usate 2020 | 9.990 | 11.520 | 8 annunci |
Kia Picanto usate 2021 | 9.890 | 11.730 | 47 annunci |
Kia Picanto usate 2022 | 10.900 | 13.250 | 44 annunci |
Kia Picanto usate 2023 | 11.900 | 13.850 | 30 annunci |
Kia Picanto usate 2024 | 13.099 | 13.100 | 5 annunci |
Kia Picanto usate 2025 | 18.200 | 18.200 | 1 annuncio |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Kia Picanto km 0 2023 | 16.800 | 18.410 | 7 annunci |
Kia Picanto km 0 2024 | 13.990 | 17.270 | 7 annunci |
Kia Picanto km 0 2025 | 15.950 | 16.740 | 8 annunci |