Poche novità
La Lexus CT 200h è l’unica ibrida di lusso e di medie dimensioni (435 cm la lunghezza) in vendita in Italia (dove è anche il modello più richiesto del marchio). A tre anni dal debutto, è stata sottoposta a un leggero aggiornamento, più che altro nel frontale (ora con la mascherina a clessidra comune alle Lexus più recenti), negli interni (rinnovato l’impianto multimediale) e nell’assetto (diversa taratura per gli ammortizzatori). Resta sostanzialmente invariata la meccanica (deriva da quella della Toyota Prius), con il 1.8 a benzina da 99 CV accoppiato a un motore elettrico da 82: quando lavorano insieme erogano 136 cavalli e garantiscono basse emissioni inquinanti. Già in vendita, la Lexus CT 200h ha prezzi compresi fra i 27.250 euro del modello “base” (che ha di serie sette airbag, climatizzatore automatico bizona e radio con Bluetooth) e i 36.250 della Luxury (navigatore, sedili riscaldabili e in pelle, sensori di distanza). Non manca un’allettante offerta lancio, che prevede uno sconto di 4.350 euro: nel caso della versione intermedia del test (l’Executive, con cerchi in lega di 17”, cruise control, fendinebbia e retrocamera di serie), il prezzo cala da 30.250 euro a 25.900.
Cambia poco
A parte il volante e il sistema multimediale migliorato (più moderno e con schermo tipo tablet), l’abitacolo della Lexus CT 200h resta quello di prima e, nel complesso, non è mal fatto. In rapporto alla lunghezza della carrozzeria non offre molto spazio per chi siede dietro e, per via della batteria sotto il fondo, nemmeno per i bagagli (375 litri la capacità con il divano su; 985 la massima). In compenso, il guidatore sta comodo. Ha un sedile accogliente, una strumentazione completa e quasi tutti i comandi disposti come si deve: per esempio, la levetta nella consolle per il cambio a variazione continua di rapporto (in realtà non è un vero e proprio cambio, ma un complesso dispositivo che collega i motori alle ruote motrici anteriori) e i “mouse” fra i sedili per accedere ai servizi di bordo e per modificare, su tre impostazioni (Eco, Comfort e Sport), la risposta del motore, dello sterzo e del climatizzatore. Da rivedere il freno di stazionamento: invece della classica leva accessibile a tutti i passeggeri dell’auto, c’è un pedale, che solo il guidatore può azionare (e con il piede sinistro).
Si guida bene
Nonostante il frontale aggressivo e la taratura rigida delle sospensioni (anche se non così dure come prima), la Lexus CT 200h Executive non è una sportiva. I motori spingono con più regolarità che grinta (verosimili il tempo di 10,3 secondi per coprire lo “0-100” e la velocità massima di 180 km/h) e si fanno apprezzare per i consumi ridotti (16,7 km/l la media calcolata nel test dal computer di bordo). A batteria carica, siamo anche riusciti a percorrere un chilometro (viaggiando a meno di 50 km/h) in modalità solo elettrica. Migliorato il cambio a variazione continua di rapporto: è ora meno avvertibile lo sgradevole effetto del motore che sale troppo di giri rispetto alla velocità dell’auto. Per il resto, la Lexus CT 200h si conferma facile nella guida: sterzo e freni rispondono prontamente mentre la tenuta di strada è elevata. Le sospensioni solide aggiungono anche una soddisfacente agilità, però mal digeriscono le sconnessioni dell’asfalto.
Secondo noi
Pregi
> Consumi. Stando al computer di bordo, la media nel test è stata buona: 16,7 km/l.
> Emissioni inquinanti. Grazie al motore elettrico, sono basse.
> Facilità di guida. Questa ibrida si lascia condurre senza alcuna difficoltà.
Difetti
> Freno di stazionamento. A pedale, è scomodo e non raggiungibile dai passeggeri.
> Sospensioni. Nonostante la nuova taratura, restano piuttosto dure.
> Spazio. Limitato per chi siede dietro e per i bagagli.