La quinta generazione di questa suv di lusso è disponibile in tre versioni ibride. Due utilizzano il collaudato quattro cilindri aspirato 2.5 a ciclo Atkinson abbinato al cambio a variazione continua: una (la Lexus RX 350h) è full hybrid a trazione anteriore e con 250 CV combinati, l’altra (la RX 450h+) è un’ibrida ricaricabile con due motori elettrici, uno all’anteriore e l’altro al posteriore, la trazione integrale e 309 CV di potenza combinata. La batteria agli ioni di litio ha una capacità di 18,1 kWh e promette un’autonomia media di 66 km andando solo in elettrico. Al vertice della gamma c’è la RX 500h Hybrid Turbo: la più potente versione della suv giapponese utilizza un motore sempre a quattro cilindri, ma turbo 2.3 con cambio automatico a sei rapporti e due motori elettrici: la potenza combinata è di 371 CV. Alla guida spiccano il grande comfort di marcia e la silenziosità: rumori esterni e asperità della strada restano fuori dall'abitacolo. L'auto si lascia condurre con il minimo sforzo, tiene bene la strada e i motori, specie delle versioni più potenti, spingono con energia. Non si può però pretendere una vena di sportività come per alcune rivali: anche la più prestante Lexus RX 500h Hybrid Turbo ha una taratura di sterzo e sospensioni che rispecchia questa filosofia. Numerosi e molto ben calibrati gli assistenti elettronici alla guida. Dal punto di vista estetico l'auto si distingue per l'aspetto audace, ma anche più elegante che in passato, caratterizzato da tagli decisi e spigoli vivi.
Nel frontale spicca la mascherina a clessidra comune a tutte le Lexus. Salendo a bordo della Lexus RX si apprezzano le finiture, molto curate, e il design della plancia, moderno, con tutti i comandi rivolti verso il guidatore e il grande display del sistema multimediale. L'abitacolo è davvero spazioso. Dietro si viaggia bene anche in tre: il divano è accogliente e il pavimento piatto. Discretamente ampio il baule: ha forme regolari ed è ben rivestito, ma, per un’auto di questa categoria, la capienza è sotto la media.
