La Mazda CX-80 è un'imponente suv a trazione integrale, versione allungata della Mazda CX-60, arrivata nel 2022; sono 26 i centimetri in più, per un totale di cinque metri. Ne consegue un abitacolo davvero ampio che può ospitare sei o sette persone (a seconda della versione scelta) grazie alla terza fila aggiuntiva di sedili. C’è plug-in hybrid, con un 2.5 quattro cilindri a benzina da 327 CV (la casa dichiara 60 km di autonomia elettrica) e prezzi da 61.235 euro, oppure 3.3 diesel a sei cilindri in linea mild hybrid da 249 CV, proposta da 62.870 euro; così è l’auto che abbiamo guidato. Non prevista, invece, una 3.3 da 200 CV, come nella CX-60.
Pochi i cambiamenti stilistici rispetto alla CX-60. Il look rimane inalterato nella parte frontale, massiccia e scultorea, mentre le fiancate sono toniche. La maggiore lunghezza della Mazda CX-80 si ritrova tutta fra le ruote: il passo aumenta di 25 cm e crescono altrettanto anche le porte posteriori. La CX-80 differisce anche per le barre cromate sul tetto e per il profilo del terzo finestrino (la cui base è piatta e non sale verso l’alto come nella CX-60). La parte anteriore dell’abitacolo rimane uguale: la plancia è lineare e i materiali sono di ottima qualità. Nella Homura Plus, i sedili sono rivestiti in morbida ed elegante pelle Nappa nera.
Il sistema multimediale della Mazda CX-80 ha uno schermo di 12,3” che diventa “touch” solo quando si utilizzano Android Auto e Apple CarPlay (entrambi wireless di serie); altrimenti, per passare da un menù all’altro è necessario usare la grande rotella nella consolle centrale. Le icone hanno la grafica un po’ superata, ma c’è l’assistente vocale Amazon Alexa. Sempre di 12,3” è il cruscotto digitale, molto personalizzabile e con schermate facili da variare con i comandi nel volante. Ben posizionato il “clima” trizona e utile il sistema che, dopo una prima impostazione, regola in automatico volante, sedile e specchietti laterali riconoscendo il volto del guidatore.
Le portiere posteriori della Mazda CX-80 sono molto ampie e aprendosi quasi a novanta gradi facilitano l’accesso alla seconda fila. Il modello in prova è in configurazione a sei posti, con due poltrone singole separate da un pratico mobiletto centrale con portabibite e vano portaoggetti. Quella a sette posti (offerta allo stesso prezzo) dispone di un classico divano per tre persone. Se in prima e in seconda fila lo spazio abbonda, lo stesso non si può dire della terza che infatti è più indicata ad accogliere due bambini piuttosto che due adulti (lo spazio per le ginocchia è poco). Inoltre, qui mancano le bocchette di ventilazione dell’aria; presenti su ambo i lati due prese Usb-C. Con la terza fila in uso il bagagliaio (dove si trovano una presa da 12 volt e due da 220 volt) ha una capacità di 258 litri: non male e sufficiente per due trolley e una borsa. Si sale a 687 litri se si reclinano i due strapuntini, mentre si arriva a 1.971 litri viaggiando in due (245 litri in più della CX-60).
A muovere questa Mazda CX-80, che pesa ben 2.061 kg, il 3,3 litri sei cilindri a gasolio mild hybrid a 48 volt (con unità elettrica nel cambio automatico 8 rapporti). A freddo e alla basse andature il sei cilindri si fa “sentire” un po’ troppo nell’abitacolo, mentre accelerando a fondo allunga bene e con regolarità, ma il cambio non è velocissimo nel passare da un rapporto all’altro. Anche le sospensioni non “lisciano” al meglio le irregolarità del fondo (non sono disponibili nemmeno su richiesta quelle a controllo elettronico) e nelle curve veloci emerge un po’ di rollio. Lo sterzo è piuttosto leggero ma molto demoltiplicato; in manovra vengono in aiuto i sensori di distanza e le telecamere di parcheggio con vista a 360° e l’ottima risoluzione. In attesa dei dati del nostro centro prove, la prima impressione sui consumi pare incoraggiante: nel computer di bordo abbiamo letto 16,5 km/litro.
Tutte le Mazda CX-80 (tranne la base Exclusive Line, con il cruise adattativo optional nel pacchetto Driver Assistance a 1.600 euro) hanno la guida semiautonoma di serie e sono ben accessoriate (di serie, per esempio, il “clima” trizona, i sedili di prima e seconda fila riscaldabili, il portellone motorizzato e un grande tetto apribile in vetro). Del resto, non è un’auto “regalata”.
Motore a gasolio | |
Cilindrata cm3 | 3283 |
No cilindri e disposizione | 6 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 183 (249)/3750 giri |
Coppia max Nm/giri | 550/1500-2400 |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | n.d. |
Coppia max Nm/giri | n.d. |
Potenza massima complessiva kW (CV) | 183 (249) |
Emissione di CO2 grammi/km | 148 |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 212 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 8,4 |
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP) | 17,5 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 500/189/171 |
Passo cm | 312 |
Peso in ordine di marcia kg | 2061 |
Capacità bagagliaio litri | 258/687/1971 |
Pneumatici (di serie) | 235/50 R 20 |
Serbatoio litri | n.d. |