L’imponente MAZDA CX-80 è una suv lunga cinque metri, a trazione integrale e con sei o sette posti. Si tratta di una CX-60 più lunga di 26 cm, con dei posti in più, porte posteriori più larghe e un bagagliaio più ampio. Inoltre, dispone delle barre sul tetto (cromate).
L’abitacolo della MAZDA CX-80 è rifinito con una certa cura, ma lo schermo centrale di 12,3” si comanda a sfioramento solo attivando Android Auto o Apple CarPlay. Lo spazio è abbondante sia davanti sia in seconda fila: qui si può avere il classico divano (scorrevole) oppure due poltroncine singole con un mobiletto al centro (gratis per le Homura e a pagamento per gli altri allestimenti). Con il divano spostato tutto in avanti e la terza fila reclinata, il baule ha una capienza di 687 litri: il vano ha forme regolari, è rivestito in moquette ed è dotato di una presa a 12 volt e di due a 220 volt. La terza fila è adatta per una coppia di bambini, mentre due adulti viaggiano un po’ sacrificati, in particolare se superano i 170 cm di altezza. Chi siede qui non può nemmeno beneficiare delle bocchette del “clima” automatico trizona né delle maniglie al soffitto: ci sono però due prese Usb-C. Con la terza fila in uso, il bagagliaio scende a 258 litri.
Sempre ben accessoriata e dotata di guida semiautonoma di serie (tranne l’allestimento base che offre il cruise adattativo in un pacchetto a pagamento), la MAZDA CX-80 è solo a trazione integrale. Si sceglie tra la versione ibrida plug-in, con un 4 cilindri 2.5 a benzina da 192 CV abbinato a uno elettrico da 136, per una potenza combinata di 328 CV, e una ibrida leggera con il 6 cilindri 3.3 a gasolio da 249 CV, economo ma non silenzioso. Entrambe le versione dispongono di serie del cambio automatico a 8 rapporti, non velocissimo nei cambi di marcia. Le sospensioni causano un accentuato coricamento laterale nelle curve affrontate velocemente, e qualche sobbalzo di troppo sui fondi stradali sconnessi.