Una CLS in scala ridotta

Era il 2004 quando la Mercedes, lanciando la lussuosa CLS, “inventò” la coupé a quattro porte. L’apprezzamento del pubblico per quella vettura, più grintosa e slanciata di una berlina ma comunque discretamente pratica e spaziosa, ha convinto la casa tedesca a sviluppare un modello simile, ma più abbordabile per prezzo e dimensioni. Così è nata la nuova
Mercedes CLA, che deriva dalla A che, pur essendo stata lanciata da poco (ultimi mesi del 2012), ha già ottenuto vasti consensi in tutta Europa. La parentela tra la A e la CLA è evidente già all’esterno, sia nelle forme della parte anteriore, sia in molte delle misure: larghezza (178 cm), altezza (143 cm) e passo (270 cm) sono identici. In realtà, le differenze non mancano: anche nel frontale, dove i fari hanno un profilo inferiore leggermente modificato, la mascherina ha un solo listello centrale cromato e il cofano due nervature supplementari. Di lato, si nota il profilo perfettamente ad arco dei finestrini, che sono molto piccoli e privi di telaietto (una particolarità da sportiva), mentre la vera novità è nella presenza della coda, all’origine dei 34 centimetri di lunghezza supplementari (per un totale di 463) rispetto alla “normale” A. Assai personale, la parte posteriore della
Mercedes CLA è raccordata al tetto da un lunotto quasi orizzontale e da un cofano con spoiler incorporato; molto sinuosi i fanali, grintosi i due spigolosi teminali di scarico. Il notevole slancio della linea è confermato dal coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx) che è di soli 0,23: un record per le auto di serie.
Finiture ok (quasi) ovunque

L’abitacolo della nuova Mercedes CLA riprende pari pari quello della A: nulla di male, visto il riuscito connubio tra sportività ed eleganza. Tuttavia, dato che la Mercedes CLA costa 4.160 euro in più rispetto alla “sorella” più piccola a cinque porte, si è meno disposti a chiudere un occhio sulle manopole del climatizzatore, non proprio raffinate, e sulle plastiche del tunnel centrale, economiche e con i bordi a spigolo vivo, quasi taglienti. Valide, invece, le lavorazioni e i materiali nel resto dell’abitacolo. Confermiamo, poi, la bontà della posizione di guida, piuttosto bassa e distesa, ma senza esasperazioni, e la comodità dei sedili avvolgenti con appoggiatesta incorporati, rivestiti in finta pelle e tessuto. La leva del cambio (robotizzato a doppia frizione), che sbuca alla destra del piantone, si aziona facilmente, come pure le palette per cambiare rapporto in modalità manuale, poste dietro al bel volante a tre razze; riuscito anche il cruscotto con strumenti tondi di colore argento e lancette rosse, e con l’ampio schermo centrale a colori. Gli elementi che più caratterizzano l’abitacolo, comunque, sono le cinque vistose bocchette tonde del “clima” automatico, e lo schermo di 5,8” della radio (con lettore di cd e prese Aux e Usb) e del navigatore, che sembra un tablet e troneggia in mezzo alla fascia centrale (in alluminio) della plancia. Al suo azionamento provvede una comoda rotella, posta sul tunnel e affiancata da due tasti, mentre non meritano un giudizio positivo il tasto delle “quattro frecce” (poco visibile) e la levetta del freno a mano elettronico (nascosta nella parte inferiore sinistra della plancia). Quanto all’abitabilità, nonostante la lunghezza maggiore, non ci sono vantaggi rispetto alla A. Anzi: dietro, il soffitto più basso limita lo spazio per la testa, e comunque si sta seduti piuttosto infossati; scomoda, poi, la parte centrale del divano. In sostanza, viaggiano con un certo agio quattro persone, ma di statura non superiore alla media. Notevolmente più ampio, invece, il bagagliaio della nuova Mercedes CLA: 470 litri invece dei 341 della A. Non manca la possibilità di reclinare lo schienale, ma l’accesso è reso più difficoltoso dalle dimensioni ridotte dello sportello.
Veloce e rigida

Rispetto alla versione “base” Executive, la Sport che abbiamo provato ha sospensioni più dure e grossi cerchi di 18 pollici, che in curva garantiscono un rollio molto ridotto, oltre a una tenuta di strada e una stabilità notevoli: per far intervenire l’Esp, quanto meno sull’asciutto, occorre davvero “strafare”. Lo sterzo della Mercedes CLA, diretto e molto pronto, contribuisce a rendere agile una vettura che proprio piccola non è; tuttavia, nelle curve affrontate velocemente, o comunque al variare dell’andatura, lo sforzo necessario per ruotare il volante può cambiare in modo poco prevedibile, riducendo un po’ il piacere e la precisione di guida. Anche il comfort sullo sconnesso non è dei migliori: le buche si sentono tutte. Viceversa, su strada liscia si viaggia bene, grazie al valido isolamento dai rumori prodotti dal motore, dalle gomme e dall’aerodinamica. Oltre a non disturbare le orecchie, il 2.1 a gasolio della nuova Mercedes CLA spinge deciso, da 1000 fino a 4500 giri, ben supportato dal cambio robotizzato a doppia frizione con sette marce che è rapido e, al contempo, dolce negli innesti; verificheremo le valide prestazioni dichiarate (8,2 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h e 230 km/h nella velocità massima) in una prossima prova su strada su alVolante. Quanto ai consumi, che sono aiutati dal sistema Start&Stop, abbiamo letto sul computer di bordo una media di 15-16 km/litro: niente male, dato il tipo di auto.
Alcuni optional meritano la spesa

La dotazione della nuova Mercedes CLA è accettabile, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. Di serie, tra l’altro, ci sono il cruise control, il navigatore, i retrovisori esterni regolabili e sbrinabili elettricamente, sette airbag (incluso quello per le ginocchia del guidatore), l’Attention Assist (se il guidatore si sta assopendo, lo invita a fermarsi con un messaggio nel cruscotto) e il Collision Prevention Assist (avvisa con una spia e un cicalino se la distanza di sicurezza è insufficiente). Non manca poi la telecamera di retromarcia, utilissima in manovra per rimediare alla scarsa visibilità posteriore. Tra gli accessori che disturba dover pagare a parte su un’auto che, nella versione e nell’allestimento dell’esemplare provato, costa più di 40.000 euro, ci sono i retrovisori esterni ripiegabili elettricamente (360 euro) e il climatizzatore bizona (621 euro; di serie è automatico monozona). Tra gli altri optional, consigliamo i fari bixeno (1.029 euro) e il pacchetto di assistenza alla guida (913 euro) che include l’avviso in caso di abbandono involontario della propria corsia e di presenza di un veicolo nell’angolo cieco dei retrovisori.
Prezzo base: 29.900 euro
La Mercedes CLA si può già ordinare, e i primi esemplari arriveranno nelle concessionarie il 13 aprile prossimo. I motori, tutti turbo e omologati Euro 6, sono a benzina (1.6 e 2.0, da 122 a 211 cavalli) e a gasolio (oltre a questo 2.1, c’è il 1.8 da 136 cavalli della 200 CDI). I prezzi partono da 29.900 euro per la 180 a benzina Executive (questo allestimento, con cerchi in lega di 17” invece di 18” e senza navigatore né telecamera di retromarcia, fa risparmiare 2.030 euro rispetto a una CLA Sport con lo stesso motore). La 200 CDI arriverà a settembre, ma i prezzi sono già stati fissati: partono da 33.400 euro per una Executive (invece dei 38.600 della 220 CDI, che, però, ha il cambio robotizzato a doppia frizione di serie).
Secondo noi
PREGI
> Cambio. Questo robotizzato a doppia frizione è rapido e dolce nel funzionamento.
> Personalità. La CLA si distingue per slancio, grinta e originalità.
> Sicurezza. Molto stabile e “attaccata” alla strada, la CLA è anche dotata (di serie o a richiesta) di raffinati dispositivi di aiuto alla guida e di protezione degli occupanti.
DIFETTI
> Durezza delle sospensioni. La Sport garantisce una guidabilità molto buona, ma è confortevole solo su strada liscia.
> Particolari interni. In un abitacolo complessivamente ben realizzato, stonano alcuni particolari dimessi. E non tutti i comandi sono ben studiati.
> Visibilità posteriore. In manovra si viene aiutati dalla telecamera, ma resta il fatto che verso la coda gli angoli bui sono consistenti.