Non solo una S in più
La grande fuoristrada a sette posti cambia nome e si rifá il trucco, e adesso mostra quanto sia stretto il suo rapporto di parentela con la lussuosa Classe S. Rispetto alla vecchia GL, la nuova Mercedes GLS si differenzia per il frontale inedito, con i fari dalla linea elaborata, il paraurti con le grandi prese d’aria e il cofano caratterizzato dai generosi rigonfiamenti. Dietro, cambiano leggermente i fanali e il fascione paracolpi. Quanto agli interni, l’ambiente resta accogliente e luminoso, ma, se possibile, ora appare ancora più lussuoso. Il volante multifunzione a tre razze ha uno stile inedito (e può essere ordinato anche nell’elegante abbinamento legno/pelle); la plancia e la consolle sono state rinnovate, con lo schermo a sfioramento di 8 pollici parzialmente integrato del sistema multimediale Comand Online, a cui si accede anche attraverso il touchpad e la manopola del controller montati nel tunnel centrale. L’equipaggiamento include una lunga serie di sistemi elettronici di ausilio alla guida, tra cui il Collision Prevention Assist Plus (che avvisa con un segnale ottico e acustico quando la distanza col veicolo che precede è inferiore al limite di sicurezza), l’Attention Assist (che valuta il livello di attenzione del conducente, ne riconosce i segnali di stanchezza e lo avvisa per evitare un colpo di sonno), la frenata d’emergenza e l’Active Curve System, che mantiene l’auto piatta in curva (anche ad alta velocitè) grazie alle barre antirollio attive; oppure il dispositivo antiarretramento in salita e il controllo della velocitè in discesa.
Avvolti dal lusso
Quasi superfluo parlare della raffinata atmosfera, mista di lusso e di eleganza, che si respira nella Mercedes GLS. La posizione di guida, che si può adattare al meglio attraverso numerose regolazioni elettriche (anche per il volante), è comoda; le poltrone in morbida pelle sostengono a dovere il corpo e, all’occorrenza, possono massaggiarlo, rinfrescarlo o riscaldarlo. Le finiture curate e i dettagli di classe (si possono avere anche inserti in legno di frassino, in pioppo, in radica di noce o in carbonio) danno un’idea della ricchezza degli interni. I comandi nel complesso sono ben disposti, eccetto quello del freno di stazionamento elettronico, a sinistra del volante: è scomodo e irraggiungibile dai passeggeri in caso d’emergenza. Lo spazio non manca, anche nella terza fila di sedili, comodi perfino per due adulti (l’accesso, però, resta abbastanza difficoltoso, se non si è particolarmente agili). Peccato che il divano (un po’ più rigido e stretto al centro) non sia scorrevole. Il baule della Mercedes GLS segna un altro punto a favore dell’imponente fuoristrada tedesca. È davvero capiente, assai profondo con i sedili della seconda e della terza fila reclinati (si arriva a 210 cm), ha il pavimento piatto e non delude neppure con tutte le poltrone in uso: con sette persone la profondità del vano è di 47 cm, sufficienti per stivare dei trolley e qualche borsa morbida. L’unico neo è rappresentato dall’altezza della soglia di carico, a 83 cm da terra, ma per una fuoristrada di queste dimensioni è un peccato veniale.
Grande e pesante, ma non impacciata
Vi chiederete, ma come si muove un bestione lungo 513 cm, alto 185 e con un peso di 2380 kg? La risposta è: senza nessuna difficoltà, sia sull’asfalto sia su fango e neve. E non c’è bisogno dei 455 CV della Mercedes GLS 500 e neppure dei 333 della 400, entrambe a benzina. I 258 CV della Mercedes GLS 350 d Premium Plus 4Matic del test sono più che sufficienti per trarsi d’impaccio anche sui fondi a scarsa aderenza. Certo, in città le dimensioni si fanno sentire, e la scarsa visibilitá posteriore può mettere in difficoltà nei parcheggi (e i sensori di distanza con la telecamera a 360 gradi costano 805 euro). Appena si esce dal traffico cittadino, comunque, la vettura appare più maneggevole, meno difficile da guidare. Anzi, emerge la prontezza di risposta del 3.0 V6 turbodiesel: un motore progressivo e docile, ma che all’occorrenza sa sfoderare la giusta grinta. Grazie all’efficace trazione integrale, la tenuta di strada e la stabilitá sono di buon livello, ma se si esagera, l’Esp interviene rapidamente a rimettere le cose a posto. Dolce e abbastanza veloce il cambio automatico a nove marce, mentre lo sterzo, leggero in manovra, risulta poco diretto e perde un po' di precisione in velocità. In autostrada sulla Mercedes GLS si viaggia alla grande, con livelli di rumore contenuti, che mantengono elevato il comfort. Gran parte del merito va alle sospensioni pneumatiche Airmatic, che ora offrono una maggiore accuratezza nella gestione del molleggio. Migliorato anche il Dynamic Select (si comanda con una manopola nella console), che aggiunge due modalità di guida (Individual, Offroad) alle tre già selezionabili (Comfort, Slippery e Sport), garantendo il miglior comportamento stradale a seconda delle condizioni di marcia. L’auto del test aveva anche il pacchetto Offroad (2.318 euro), provvisto della modalità Offroad+, studiata per i percorsi non asfaltati: il differenziale centrale è bloccabile sui fondi a più bassa aderenza, sterzo ed Esp modificano la risposta e le sospensioni Airmatic intervengono sull’assetto (rialzato fino a 30,6 cm). In questo modo la Mercedes promette una capacità di guado pari a 60 cm. Normale, per una 4x4 di queste dimensioni, il consumo calcolato dal computer di bordo a fine test: la percorrenza è di 10 chilometri con un litro (vicino ai 13,2 km/l medi omologati).
Su neve e ghiaccio non soffre
Abbiamo testato le capacità off-road della Mercedes GLS 350 d Premium Plus 4Matic sulle nevi delle montagne austriache, e vi possiamo assicurare che la mole imponente non impedisce alla vettura di osare qualcosa di più della semplice marcia su sterrati e strade infangate. Sulle strade innevate e in parte ghiacciate della pista di prova, abbiamo potuto constatare quanto sia agile la possente 4x4 tedesca, che comunica sempre una sensazione di sicurezza. Utile anche la funzione di controllo dell’auto nelle discese ripide: consente di impostare velocitá diverse, occupandosi solo di girare il volante per controllare la direzionalità della vettura, che frena da sola.
Secondo noi
PREGI
> Comfort. Abitacolo acogliente, sospensioni pneumatiche attive efficaci e l’insonorizzazione curata.
> Fuori strada. Nonostante gli ingombri, l’auto non teme I percorsi insidiosi (soprattutto con il sistema Offroad).
> Motore. Il 3.0 V6 è potente, silenzioso e dolce nell’erogazione. E si abbina bene al cambio automatico a nove marce.
DIFETTI
> Freno a mano elettronico. Il comando, a sinistra del volante, non può essere raggiunto dai passeggeri in caso d’emergenza.
> Quinto posto. L’eventuale passeggero al centro del divano è penalizzato dal tunnel alto sul pavimento.
> Visibilitá posteriore. In retromarcia non si percepisce al meglio dove finisce la parte posteriore (e i sensori di distanza cotano 805 euro).