Già in vendita e con consegne da fine novembre, la terza generazione della grossa suv tedesca (480 cm di lunghezza) mette l’accento sulle doti dinamiche, migliorate rispetto al passato. Un aspetto preannunciato dalle marcate nervature nelle fiancate che danno slancio alla carrozzeria, e confermato dalla Mercedes M 250 BlueTEC Sport del nostro test. Quest’ultima, pur essendo quella con meno cavalli (204), aiutata delle sospensioni pneumatiche Airmatic (optional da 2.040 euro, di serie per le versioni più potenti) e dal pacchetto On&Offroad (altri 2.280 euro) su strada mette in mostra una sorprendente agilità per un “macchinone” pesante oltre due tonnellate; e nel fuori strada ci è sembrata inarrestabile.
Tuttavia, con questi due optional il prezzo già elevato della Mercedes M 250 BlueTEC Sport (la meno costosa fra le Mercedes M), passa da 58.500 a 62.820 euro. Non pochi considerando che la dotazione di serie non comprende accessori irrinunciabili per una suv di lusso come i rivestimenti in vera pelle (da 2.580 euro) anziché in simil pelle e tessuto, oltre al climatizzatore trizona (804 euro), invece di quello bizona, utile per rinfrescare come si deve l’enorme (e comodo) abitacolo. Invece, non richiedono sovrapprezzo il navigatore, i sensori di distanza e sistemi come l’Attention Assist (capisce quando il guidatore sta per avere un colpo di sonno e lo avvisa con una vibrazione del volante) o il Active Parking Assist: individuato uno spazio adeguato, quest’ultimo parcheggia l’auto da solo girando lo sterzo (chi guida deve semplicemente accelerare o frenare). In alternativa, con 9.000 euro in più l’allestimento Premium aggiunge: il raffinato impianto multimediale Comand (con navigatore, radio e ampio schermo di 7” in cima alla consolle) e lo sportivo pacchetto AMG con dischi freno forati (si raffreddano meglio), ruote di 20” e spoiler anteriore. Sino a febbraio è anche disponibile la Edition 1 a “tiratura limitata” che, per 6.390 euro in più rispetto alla Premium, offre anche gli interni in vera pelle.
Per quanto riguarda i motori, oltre alla Mercedes M 250 con il 2.1 turbodiesel che abbiamo guidato, c’è anche quella con il 3.0 V6 sempre a gasolio e con 258 cavalli (prezzi da 63.650 euro a 77.960), cui si aggiunge la versione a benzina con il 3.5 V6 che di cavalli ne sfodera 306 (da 60.830 euro a 76.220). Tutte le Mercedes M hanno il cambio automatico a sette rapporti e la trazione integrale.
Chi apprezza l’atmosfera austera e di “ben fatto” da sempre punto di forza delle vetture tedesche non rimarrà deluso dall’interno della Mercedes M 250: rispetto al passato, i dettagli sono persino più curati. Per esempio, c’è un’elegante fascia in alluminio (proposta anche in legno di vari tipi) che attraversa la plancia; mentre la consolle sfoggia inediti cornici argentate per le bocchette di ventilazione e i comandi di radio e navigatore. L’insieme dà una sensazione di lusso, senza trascurare la comodità dei numerosi e capienti portaoggetti. Più scomodo, invece, il largo bracciolo fisso fra i sedili anteriori: muovendo il volante lo si urta facilmente. Tornando agli aspetti positivi della Mercedes M 250, lo spazio abbonda e non solo per i passeggeri (in cinque si viaggia bene), ma pure per i bagagli: notevole la capienza di 690 litri del baule, che aumentano a 2010 abbassando il divano.
Sulle strade tortuose si fa presto a dimenticasi delle dimensioni e del peso notevoli della Mercedes M 250 BlueTEC Sport: ci si muove con un’agilità quasi da berlina. Gran parte del merito va alle sospensioni pneumatiche che non solo variano in tempo reale la taratura in funzione dello stile di guida ma, con un tasto, permettono di scegliere due logiche di funzionamento (Comfort e Sport). Nel secondo caso l’assorbimento delle asperità è comunque di buon livello e l’inserimento in curva molto più rapido. A completare il positivo quadro dinamico, c’è il cambio automatico morbido e abbastanza rapido nell’inserire le sette marce, specialmente nella modalità Sport; le altre due sono quella manuale mediante le levette al volante (che, però, non aggiunge nulla al piacere di guida) e la Economy, per ridurre i consumi.
Ok pure lo sterzo, leggero e preciso anche se, vista la reattività della Mercedes M 250, un po’ più di prontezza non sarebbe guastata. Per quanto riguarda il 2.1 turbodiesel, 204 cavalli sembrano molti, ma con oltre due tonnellate di macchina da muovere, si rivelano appena sufficienti. Lo scatto, anche dai bassi regimi, non delude (merito delle due turbine che lavorano efficacemente); ma, anche se i 9 secondi dichiarati per coprire lo “0-100” ci sembrano verosimili (come pure la velocità massima di 235 km/h), non aspettatevi di rimanere “incollati al sedile”. Più difficile da ottenere la media di 16,7 km/l omologata dalla casa, ma lo verificheremo con una prova su alVolante.
Nel fuori strada leggero la Mercedes M 250 se la cava benissimo ma, per lanciarsi in percorsi impegnativi è indispensabile il pacchetto On&Offroad: con una manopola alla base della consolle si possono scegliere sei programmi di guida, di cui due per affrontare i terreni più impervi (le altre sono per la guida su strade normali, per quella sportiva, per quella sulla neve e per quando si traina un rimorchio), che prevedono le marce ridotte, il bloccaggio del 100% del differenziale centrale e diverse tarature per Abs ed Esp. Inoltre, questo pacchetto va abbinato alle sospensioni pneumatiche Airmatic che, agendo sulla manopola fra i sedili anteriori, consentono di variare (su quattro posizioni) l’altezza del veicolo da terra.
Nel percorso “off road” previsto nel nostro test, la Mercedes M 250 non ha avuto difficoltà a superare pendenze dell’80%, dossi che avrebbero fermato parecchie suv (con il pacchetto On&Offroad la distanza massima fra il suolo e il fondo dell’auto è di ben 28 cm, anziché 25), pietraie e guadi profondi 60 cm (non più di 50 senza l’On&Offroad). Prestazioni notevoli, fra l’altro ottenute con poco impegno da parte del guidatore e con un certo comfort per i passeggeri.
PREGI
> Agilità. Per un “macchinone” del genere la maneggevolezza non è niente male.
> Cambio. Morbido e piuttosto rapido nei passaggi di marcia.
> Spazio. Abbondante sia per i passeggeri sia per i bagagli.
DIFETTI
> Bracciolo. Nella guida, quello fra i sedili anteriori dà fastidio.
> Prezzo. È elevato, e la dotazione va integrata.
> Sterzo. Vista la buona agilità dell’auto, lo si vorrebbe più pronto.
Cilindrata cm3 | 2.143 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 150 (204)/4200 |
Coppia max Nm/giri | 500/1600-1800 |
Emissione di CO2 grammi/km | 158 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (automatico sequenziale) + retromarcia |
Trazione | Integrale |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi autoventilant |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 480/193/180 |
Passo cm | 292 |
Peso in ordine di marcia kg | 2.075 |
Capacità bagagliaio litri | - |
Pneumatici (di serie) | 235/65 R 17 |
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
350 BlueEFFICIENCY Sport | 60.830 | benzina | 3.498 | 306/225 | 235 | 7,6 | 11,8 | 199 | - |
350 BlueEFFICIENCY Premium | 69.830 | benzina | 3.498 | 306/225 | 235 | 7,6 | 11,8 | 199 | - |
250 BlueTEC Sport | 58.500 | gasolio | 2.143 | 204/150 | 210 | 9,0 | 16,7 | 158 | - |
250 BlueTEC Premium | 66.540 | gasolio | 2.143 | 204/150 | 210 | 9,0 | 16,7 | 158 | - |
350 BlueTEC Sport | 63.650 | gasolio | 2.987 | 258/190 | 224 | 7,4 | 14,7 | 179 | - |
350 BlueTEC Premium | 71.570 | gasolio | 2.987 | 258/190 | 224 | 7,4 | 14,7 | 179 | - |