Sette anni dopo la prima edizione, ecco la nuova Mini Countryman, la crossover che è anche il modello più pratico e spazioso del marchio britannico. Tutta nuova, mantiene lo stile inconfondibile della precedente: forme morbide, quattro grandi porte, portellone affiancato da fanali verticali, mascherina separata dai fari (ora un po' più squadrati), tetto piatto e ampie protezioni in plastica nera nella parte inferiore della carrozzeria. La differenza più netta è nelle dimensioni. Con i suoi 430 centimetri di lunghezza la nuova Countryman è la Mini più grande di sempre, superando di 20 cm il vecchio modello e di cinque la Clubman, la versione wagon con la quale condivide la struttura e (pur con sostanziali modifiche alle sospensioni) anche tutta la meccanica. La nuova Countryman è già ordinabile, ma i primi esemplari si vedranno nelle concessionarie il 18 febbraio.
La Mini Countryman ha solo motori turbo. Si va dal tre cilindri 1.5 a benzina con 136 cavalli al 2.0 con 192 della Cooper S, mentre a gasolio c'è il 2.0 nelle versioni con 150 o 190 CV. Recentemente è stata presentata la sportiva John Cooper Works, col 2.0 della S portato a 231 cavalli (in vendita da marzo), mentre a giugno arriverà anche una versione ibrida ricaricabile: l'1.5, che invia i suoi 136 cavalli alle ruote anteriori, è affiancato da un motore elettrico da 88 cavalli che "lavora" sul retrotreno, il che permette di disporre di una potenza complessiva di 224 cavalli e della trazione 4x4. Le altre Countryman possono avere la trazione anteriore o integrale; queste ultime (le ALL4) sono dotate di una frizione a controllo elettroidraulico, integrata nel differenziale posteriore, che trasferisce potenza anche al retrotreno fino a un massimo del 50% quando le condizioni di aderenza (o la situazione di guida, per esempio una curva affrontata ad alta velocità) lo richiedono, al fine di migliorare la trazione e tenere la traiettoria impostata dal guidatore. Noi abbiamo guidato una Cooper S ALL4, anche su un tracciato fangoso e molto dissestato. Ebbene, la trazione 4x4 è certo d'aiuto sui fondi scivolosi (e si comporta al meglio disinserendo dalla plancia il controllo elettronico di trazione), ma, come del resto con il vecchio modello, non è il caso di farsi venire la voglia di “attaccare” tratti impegnativi: l'altezza minima da terra di 16,5 cm è piuttosto ridotta, e non ci sono programmi o sistemi elettronici che aiutino a cavarsela al meglio sui diversi tipi di fondo
La Mini Countryman ha interni molto ricercati, oltre che Mini al 100%: caratteristici, soprattutto, il cruscotto a due strumenti ancorato al piantone dello sterzo (leggibilità non immediata, per via delle dimensioni ridotte) e il grande “tondo” al centro della plancia, che ospita lo schermo dell'impianto multimediale di 6,5” o (a richiesta) di 8,8”; lo si controlla sia con i comandi nel tunnel fra i sedili, sia sfiorando il display con le dita. La nostra vettura aveva anche il navigatore Professional, valido nel funzionamento ma salato: 2.500 euro (c'è anche un sistema meno raffinato, a 1.500 euro). Tutti i rivestimenti sono di ottima qualità, le plastiche in gran parte morbide e montate con attenzione; ampie le possibilità di personalizzazione, anche se non a buon mercato. L'auto del test aveva i sedili (morbidi e avvolgenti) ricoperti con una raffinata pelle di colore grigio chiaro (2.150 euro), regolabili elettricamente (1.300 euro) e riscaldabili (altri 350). Gli inserti neri nella plancia e nelle porte costano invece 200 euro (quelli di serie sono grigi), mentre l’hi-fi dello specialista Harman/Kardon, da 410 watt e con 12 altoparlanti, viene 800 euro. Si paga a parte (500 euro) anche il climatizzatore automatico bizona (quello di serie è manuale).
L'accesso a tutti i posti è facile, e lo spazio non manca affatto. Davanti, rispetto al modello precedente di Mini Countryman, ci sono quattro centimetri in più a separare i sedili, il che lascia più agio a guidatore e passeggero, mentre dietro due adulti stanno molto bene: hanno cinque centimetri in più per le gambe, e sfruttando lo schienale, regolabile anche nell’inclinazione, possono davvero rilassarsi. Viaggiare in cinque, invece, comporta qualche sacrificio: anche se la seduta è morbidamente imbottita in tutta la sua larghezza, l’alto tunnel centrale della trasmissione e il mobiletto (con due bocchette del “clima”) ingombrante limitano l'agio per i piedi. Buono lo spazio per i piccoli oggetti, con nota di merito per le tasche nelle porte: enormi, davanti e dietro.
La maggiore lunghezza esterna della nuova versione della Mini Countryman è andata a vantaggio soprattutto del bagagliaio, che ora è ben più capiente: portando in avanti il divano (scorre di 13 centimetri) si arriva a 566 litri, mentre col sedile tutto indietro si dispone di 450 (prima, i valori erano rispettivamente di 450 e 350 litri). L’apertura è ampia, con comodo accesso a 68 cm da terra, e si può avere il portellone ad apertura e chiusura elettriche (450 euro) anche senza dover usare le mani (basta far scorrere un piede sotto il paraurti, 400 euro). Il vano è ricoperto di feltro di buona qualità e illuminato da due plafoniere. Il vano principale non è enorme, ma si arriva ai 450 litri complessivi grazie a un ampio sottofondo alto 18 cm. Peccato, però, che il pianale non si possa togliere ma solo ripiegare contro lo schienale: la sfruttabilità ne risente. Inoltre, se si porta avanti il divano, si crea un profondo incavo in cui possono cadere piccoli oggetti. Optional interessante è il picnic bench (120 euro): un morbido cuscino, estraibile dal sottofondo, che si posiziona sulla soglia. Gli inglesi sfrutteranno questa piccola ma comoda seduta per una pausa all'aria aperta, gli italiani soprattutto per infilarsi i pattini a rotelle o gli scarponi da sci; del resto, di serie c'è il pratico divano con schienale in tre parti reclinabili: abbassando la sottile parte centrale, si viaggia bene in quattro con gli sci nell'abitacolo.
Una volta alla guida, la Mini Countryman Cooper S mette in mostra parecchie buone doti e qualche caratteristica meno entusiasmante. Iniziamo dall'accoppiata motore-cambio automatico: il 2.0 a iniezione diretta di benzina è pronto e decisamente “corposo” nella spinta, e nelle modalità di guida Mid e Sport ha un rombo forte e molto grintoso (fornito però dagli altoparlanti), che si riduce quando, ruotando la ghiera alla base della leva del cambio, si inserisce la Green che privilegia comfort e consumi (disporre delle tre modalità selezionabili costa 300 euro). Dato il brio del 2.0, le notevoli prestazioni dichiarate (7,2 secondi nello “0-100” e 222 km/h di punta) sembrano effettivamente a portata di mano. Ottimo il cambio automatico: la S del test aveva quello sportivo (optional a 200 euro) con palette di comando al volante e innesti più rapidi, che si è dimostrato pronto, rapido e fluido. Per quanto riguarda i consumi, non siamo riusciti ad avvicinare i 15,6 km/litro ufficiali: a fine “giro”, senza correre troppo e malgrado un’ottava marcia lunghissima (2100 giri a 130 orari), il computer di bordo ne segnava meno di 11 (se confermato in una prova strumentale su alVolante, non sarebbe un gran risultato). Ma bisogna considerare il tipo di vettura: poco aerodinamica, per nulla leggera (1530 kg a vuoto), con un motore a benzina da quasi 200 cavalli e la trazione integrale… Lo sterzo della Mini Countryman, diretto e preciso, garantisce variazioni di traiettoria rapide, ben supportate dal lavoro delle sospensioni, che garantiscono una notevole stabilità; ma il volante è piuttosto duro da girare (anche nelle modalità di guida meno sportive) e ha un ritorno un po' brusco. Le sospensioni garantiscono un comfort discreto sulle buche anche con le ruote di 18” (700 euro, quelle di serie sono di 17”), mentre il rollio in curva c’è, ma ridotto e progressivo; ben controllato anche il beccheggio nelle frenate “al limite”.
La meno costosa fra le Mini Countryman è la Cooper (1.5 a benzina da 136 cavalli), che si porta a casa con 27.450 euro; per la Cooper D a gasolio con 150 cavalli servono invece 29.450 euro. Di serie per tutte ci sono i cerchi in lega, quattro alzavetro elettrici, sei airbag, l'avviamento del motore senza chiave (c'è un bilanciere rosso nella consolle), le barre sul tetto, la radio con vivavoce e prese Usb e Aux nonché i sensori parcheggio posteriori (utili, anche se la visibilità non è male neppure in retromarcia). Tuttavia, come abbiamo già visto, molti altri accessori si pagano a parte. Su una vettura di questo prezzo farebbe piacere che fossero inclusi nel prezzo i retrovisori ripiegabili elettricamente (500 euro), il cruise control (300 euro) o l'illuminazione del cassetto portaoggetti e degli specchietti di cortesia (170 euro, nel pacchetto Luci). Trattandosi di un'auto appena presentata, poi, la dotazione di sicurezza potrebbe essere migliore. La Countryman può infatti avere i fari full led (1.100 euro), il cruise control adattativo (regola la velocità in base a quella del veicolo che la precede, 515 euro) e gli avvisi nel cruscotto per rischio di tamponamento e investimento pedoni (altri 500), ma non sono previsti la frenata automatica di emergenza, i sensori dell'angolo cieco dei retrovisori e il sistema di mantenimento nella corsia.
Pregi
> Abitabilità. Lo spazio a disposizione è notevole, quanto meno per quattro persone.
> Finiture. Materiali e lavorazioni sono di alto livello.
> Prestazioni. Questa Cooper S è veloce e scatta decisa.
Difetti
> Cruscotto. Offre molte informazioni in poco spazio: difficile leggerle “al volo”.
> Dotazione. In rapporto al prezzo, l'auto non è molto ben dotata. E anche fra gli optional ci sono delle mancanze.
> Sterzo. È diretto, ma anche piuttosto pesante e con un ritorno fin troppo deciso.
Cilindrata cm3 | 1998 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 141 (192)/5000-6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 280/1350-4600 |
Emissione di CO2 grammi/km | 146 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 222 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,2 |
Consumo medio (km/l) | 15,6 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 430/182/156 |
Passo cm | 267 |
Peso in ordine di marcia kg | 1530 |
Capacità bagagliaio litri | 450-566/1390 |
Pneumatici (di serie) | 225/55 R17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Mini Countryman usate 2019 | 14.000 | 20.600 | 65 annunci |
Mini Countryman usate 2020 | 17.999 | 25.370 | 74 annunci |
Mini Countryman usate 2021 | 22.500 | 29.080 | 53 annunci |
Mini Countryman usate 2022 | 23.999 | 31.990 | 32 annunci |
Mini Countryman usate 2023 | 29.600 | 33.600 | 37 annunci |
Mini Countryman usate 2024 | 33.900 | 41.040 | 23 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Mini Countryman km 0 2019 | 34.700 | 40.070 | 3 annunci |
Mini Countryman km 0 2023 | 35.500 | 38.020 | 5 annunci |
Mini Countryman km 0 2024 | 39.200 | 41.440 | 7 annunci |