L'ultima edizione della Mini Countryman è cresciuta nelle dimensioni: ormai è vicina ai 450 cm di lunghezza, 15 in più di prima, anche perché condivide la piattaforma e buona parte della meccanica con la suv BMW X1. Lo stile è più moderno e squadrato. Nel frontale è comparsa un'ampia griglia ottagonale e i fari sono spigolosi. Il cofano, alto, è attraversato da profonde scanalature che regalano un po’ di grinta; moderne e raffinate le maniglie a filo carrozzeria, mentre le ruote arrivano fino a 20" di diametro. Tre i finestrini per lato, con il terzo che include una placca in plastica colorata; l'esteso portellone è affiancato dai piccoli fanali verticali con la grafica che richiama quella della bandiera del Regno Unito.
All’interno della Mini Countryman, i rivestimenti della plancia e dei pannelli porta in poliestere riciclato hanno un aspetto hi-tech, ma sono rigidi e anche un po’ ruvidi; degno di nota il maxi-display "touch" circolare oled, che fornisce tutti i dati, sia della vettura sia dell'infotainment, ma ha un'interfaccia poco intuitiva (e da qui si comanda anche il "clima"). Comoda anche per cinque, la Mini Countryman ha un bagagliaio piuttosto capiente (450/1450 litri).
La Mini Countryman è proposta per la prima volta in versione elettrica con batteria da 66,45 kWh, ma ci sono anche la sportiva John Cooper Works con un quattro cilindri a benzina 2 litri da 300 CV (e la trazione integrale) e le mild hybrid: quelle a benzina, con 170 o (4x4) 218 CV, e anche la 2.0 diesel (che di cavalli ne ha 163). Le prestazioni sono elevate e la tenuta di strada è molto buona; con le ruote più grandi (si arriva fino a 20") il comfort sulle buche non è dei migliori.