Modificata nei punti giusti
Dopo tre anni e 320.000 unità prodotte dal lancio, la
Mitsubishi Outlander si rinnova: la linea acquista personalità soprattutto nel frontale. La mascherina ha un aspetto più importante: le cromature a “C” dalla parte inferiore dei fari (che per l’allestimento più ricco sono a led) arrivano fin sotto i fendinebbia. A renderla più caratterizzata concorrono i profili scuri nei parafanghi e quello cromato nella parte bassa delle porte: rendono la linea più filante, mimetizzando bene i 470 cm di lunghezza (3 in più di prima).
Comoda (per cinque)
L’aggiornamento ha riguardato anche gli interni. Saliti a bordo della nuova Mitsubishi Outlander, si è accolti da sedili anteriori con imbottitura migliorata (nella seduta e nei fianchi dello schienale); l’inedito volante migliora la presa. La crossover giapponese a sette posti è spaziosa per cinque: davanti, il guidatore e il passeggero viaggiano nel comfort, e dietro anche le persone alte 190 cm possono allungare le gambe, col divano che ospita comodamente tre adulti. Invece, gli ultimi due posti sono d’emergenza.
Stabile e silenziosa
La gamma include, oltre alle versioni a benzina o a gasolio, anche l’ibrida ricaricabile e la bifuel (a benzina e a Gpl). Il modello testato da noi, la 2.2 turbodiesel 4WD era dotato anche del cambio automatico, che fa salire il prezzo di 2.000 euro. Grazie alla trazione integrale inseribile S-AWC (già utilizzata nella Lancer e nella recente versione ibrida della Outlander), questa crossover è anche più precisa nella guida: freni e servosterzo elettrico vengono controllati anche per variare la coppia trasmessa alla singola ruota. Il motore, aggiornato per rispondere alla normativa Euro 6, si conferma silenzioso, fluido e brioso. La Mitsubishi Outlander è stabile: segue bene la traiettoria prescelta nelle curve, e si controlla facilmente anche sui fondi sdrucciolevoli. Quattro le modalità del sistema di trazione, selezionabili premendo un pulsante: una fornisce la coppia solo alle ruote anteriori in condizioni di aderenza e di guida normali; la seconda assegna la coppia a ciascun assale a seconda delle condizioni della strada; la Snow è per i fondi innevati o addirittura ghiacciati; per le situazioni più difficili (fuori strada, fango eccetera) c’è la Lock. La scocca è stata resa più rigida con rinforzi sui punti di attacco delle sospensioni (ora in metallo più spesso), per migliorare la precisione di guida. Un difetto? Le manovre in retromarcia non sono agevoli, visto che il lunotto non è molto grande.
Parecchia sicurezza, ma...
Tre gli allestimenti della nuova Mitsubishi Outlander: Intense, Instyle e Instyle Plus Navi. Il primo offre, fra l’altro, la trazione integrale inseribile a controllo elettronico e il “clima” automatico bizona. In più, l’allestimento Instyle include, fra i vari dispositivi, i cerchi in lega di 18”, la telecamera posteriore per la retromarcia e i sedili della terza fila che fanno salire a sette i posti. Per la Plus Navi, ci sono, fra l’altro, anche le poltrone anteriori riscaldabili e i fari a led. Peccato per i troppi optional a pagamento: in particolare, servono 1.120 euro per il navigatore e 290 euro per i fendinebbia. Oltre a 3.000 euro per il Diamond Pack, che include i sedili in pelle e il cruise control adattativo. Per avere la nuova Mitsubishi Outlander, si spendono dai 28.950 euro della 2.0 Intense 2WD a benzina ai 48.900 euro della 2.0 PHEV (ibrida) Instyle.
Secondo noi
Pregi
> Silenziosità. Viaggiare è piacevole, con l’abitacolo così ben insonorizzato.
> Sistemi di sicurezza. L’auto è dotata di dispositivi che la rendono facile e sicura da guidare.
> Trazione integrale. Si può scegliere una fra le quattro modalità adatte al tipo di strada.
Difetti
> Optional. Ci sono parecchi accessori da pagare a parte.
> Terza fila di sedili. Il sesto e settimo passeggero sono sacrificati, a meno che si tratti di bambini.
> Visibilità posteriore. In retromarcia, il lunotto (non troppo grande) non agevola le manovre.