Sa come farsi notare
La
Porsche Macan GTS è la versione dallo stile più corsaiolo della suv tedesca, pur non essendo la più potente: ha 30 cavalli in meno della Turbo, ma 20 in più della S, rispetto alla quale costa 14.030 euro in più (8.860 euro la differenza rispetto alla Turbo). All’esterno si distingue per le inedite prese d’aria sotto i fari, oltre che per i grandi cerchi neri di 20 pollici; questo colore è ripreso anche per gli inserti nella parte bassa delle fiancate e persino per i terminali di scarico. E pure i fanali sono scuri, sempre per dare alla macchina un’aria più sportiva.
Abitacolo “racing”
Anche dentro la nuova Porsche Macan GTS si respira l’aria delle corse: del resto, la sigla GTS (Gran Turismo Sport) ha le sue origini proprio nel mondo delle competizioni, con la 904 GTS del 1963. Ampio l’utilizzo di Alcantara, che si ritrova sia negli inserti dei poggiagomiti nelle portiere sia nella fascia centrale dei sedili (e, volendo, lo stesso rivestimento può essere esteso anche al soffitto). Per il resto, poltrone e divano sono rivestite in pelle e si possono ordinare con cuciture in contrasto. L’auto del test le aveva di colore rosso, e la stessa tinta era ripresa per la scritta GTS ricamata nei poggiatesta dei sedili anteriori e (possibilità offerta come optional) per il fondo del contagiri, collocato al posto centrale nel cruscotto a tre elementi circolari. La massiccia consolle tra i sedili è (come in altri modelli della casa tedesca) fin troppo ricca di tasti. Esclusi i bilancieri per la regolazione del “clima”, ne abbiamo contati oltre 20: impossibile utilizzarli senza distrarsi dalla guida (e questo vale anche per quelli più importanti, come le “quattro frecce” d’emergenza).
Alcune “chicche” condivise
Tra le novità della nuova
Porsche Macan GTS alcune fanno parte degli aggiornamenti previsti anche per il resto della gamma del modello. Per esempio, il nuovo sistema multimediale, che può fare anche da hot-spot wi-fi per il collegamento a internet di smartphone, tablet e pc: l’inedito schermo a sfioramento di 7” è più intuitivo nell’utilizzo e, come nella nuova Porsche 911 (di cui potete trovare il primo contatto qui
https://www.alvolante.it/primo_contatto/porsche-911-cabriolet-2016), permette di scrivere gli indirizzi del navigatore con la punta delle dita, oltre che di far scorrere le schermate come in un tablet. Inoltre, può mostrare le mappe in 3D con i dati del traffico in tempo reale. Condivisi con le altre versioni della Macan anche optional inediti, quali i fari full-led con funzioni di illuminazione specifici, per esempio per le autostrade e per gli incroci.
Va davvero forte
Abbiamo avuto modo di guidare la nuova Porsche Macan GTS sulle strade di Tenerife che portano alle pendici del vulcano Teide che domina l’isola: la suv tedesca si è rivelata agile, velocissima e confortevole. Il 3.0 V6 biturbo incanta per il rombo pieno e coinvolgente, oltre che per la prontezza e la progressività di risposta; l’allungo in accelerazione è entusiasmante e il cambio a doppia frizione PDK innesta rapidissimo le marce. Nel misto veloce la Macan GTS si trova davvero a proprio agio: l’inserimento in curva è rapido e le grandi gomme (di 245/45 R 20 davanti e 295/40 R 20 dietro), insieme alla precisione dello sterzo, trasmettono grande sicurezza. Poi, nel riallineamento, il protagonista torna a essere il motore, coadiuvato dalla gestione elettronica della trazione integrale che distribuisce la potenza alle ruote in modo da dare la massima spinta in uscita di curva.
Tutt’altro che scomoda
L’impianto frenante, lo stesso della Porsche Macan Turbo, è potente e ben modulabile, e ha mostrato una buona resistenza all’affaticamento (per i più esigenti è comunque disponibile, a 8.235 euro, quello con i dischi carboceramici). Gli ammortizzatori, a controllo elettronico, si adattano automaticamente allo stile di guida, e per 1.513 euro si possono avere le sospensioni pneumatiche, in grado di variare l’altezza da terra oltre che il grado di rigidità. Si ottiene così un comfort davvero notevole (tra l’altro, l’insonorizzazione è molto curata) senza compromessi per le prestazioni. Da migliorare, invece, la visibilità dal lunotto, piccolo (come lo specchietto retrovisore interno) e molto inclinato. Inoltre, al pari della 911, alcuni elementi nella parte superiore della plancia della Porsche Macan GTS si riflettono nel parabrezza in certe condizioni di luce: è il caso delle bocchette dell’aria e del cronometro del pacchetto Sport Chrono.
Secondo noi
Pregi
> Comfort. Grazie alle sospensioni attive e all’ottima in sonorizzazione, l’auto permette anche di viaggiare in relax.
> Interni. Hanno un aspetto sportivo, ben accordato all’indole della vettura.
> Prestazioni. Motore brillante, cambio rapidissimo, tenuta di strada elevata e frenata potente. Serve altro?
Difetti
> Riflessi nel parabrezza. In alcune condizioni di luce/ombra, nella parte centrale del parabrezza si riflettono le bocchette del “clima” e il cronometro.
> Tasti nella consolle. Sono troppi per usarli senza distrazioni. E anche quello delle “quattro frecce” non è immediato da trovare.
> Visibilità posteriore. Il lunotto è piccolo e inclinato. Di dimensioni ridotte anche lo specchietto interno.