Forme scolpite
La nuova
Range Rover Sport rivede in chiave moderna i tratti stilistici che hanno segnato il successo del vecchio modello: spigoli netti, cofano piatto, tetto che sembra sospeso sulla carrozzeria. A dare più dinamismo all’insieme provvedono il frontale più filante, grazie ai fari sottili, e la lunghezza cresciuta di 6 centimetri (ora l’auto ne misura 485); inoltre, il passo (ovvero la distanza tra gli assi anteriore e posteriore) è aumentato di 18, raggiungendo i 292 cm. Così, le ruote sono “proiettate” verso i paraurti e conferiscono slancio alla linea, oltre a migliorare l’abitabilità.
Un salotto per cinque, e…
A bordo lo spazio non manca, come neppure la qualità. Ci si siede su accoglienti poltrone in morbida pelle e anche i sedili posteriori offrono il giusto contenimento laterale in curva, che aiuta in un’auto di queste prestazioni. Novità assoluta per la Range Rover Sport i due sedili a scomparsa nel baule: un optional che permette di viaggiare in sette (anche se chi sta in fondo non gode del comfort degli altri passeggeri). Si tratta di due posti di fortuna… che costano una fortuna: 1.730 euro. Tanti, anche se va detto che il meccanismo che li fa “apparire e scomparire” è elettrico.
Si è messa a dieta
Come la “sorella maggiore” Range Rover (che è più lunga di 15 cm), la Sport ha perso parecchio peso rispetto al modello precedente: ben 420 kg a parità di versione (solo per carrozzeria e sospensioni ne sono stati guadagnati 300). Il merito va all’ampio uso di leghe di alluminio di nuova generazione e agli innovativi sistemi di saldatura. L’obiettivo di questa dieta è di migliorare la guida (agilità, tenuta di strada, spazi di frenata), ma anche i consumi. I quali, però, restano alti per la versione V8 a benzina: la casa parla di una percorrenza di 7,6 chilometri con un litro, ma (stando ai dati del computer di bordo) è facile scendere sotto i 6; non a caso la nuova Range Rover Sport 5.8 V8 Supercharged è stata fornita di un serbatoio di 105 litri per non richiedere soste troppo frequenti dal benzinaio (per i motori V6 a gasolio la capacità scende a 77 litri).
Una gamma destinata a crescere
Oltre al motore di punta, la nuova Range Rover Sport è disponibile (gli ordini partono in questi giorni, mentre le prime consegne sono a settembre) con due motori a gasolio: i V6 da 249 cavalli (questo valore è “tarato” per l’Italia, per stare sotto la soglia del superbollo, mentre negli altri paesi è 258) che diventano 292 per la versione più potente. Entro l’anno arriverà anche un V8 turbodiesel da 339 cavalli e più avanti, per la prima volta nella storia, della Land Rover una versione ibrida.
Parliamo di prezzi
Il listino della nuova Range Rover Sport parte dai 67.000 euro della 3.0 TDV6 da 249 cavalli in allestimento SE. La versione un po’ più ricca, la HSE, costa il 10% in più, mentre la HSE Dynamic richiede un assegno da 75.800 euro. Le turbodiesel da 292 cavalli SDV6 offrono gli stessi allestimenti (da 3.800 a 4.800 euro in più), oltre a quelli Autobiography e Autobiography Dynamic, con cui si arriva rispettivamente a 89.200 e 91.300 euro. Al top della gamma le 5.0 V8 a benzina proposte unicamente nelle versioni più ricche: si parte da 90.900 euro. Il conto, ovviamente, sale attingendo alla lunga lista di optional della Range Rover Sport: dal minifrigo per quattro bottigliette sotto il bracciolo centrale anteriore (370 euro), al cruise control adattivo (2.030 euro), passando per il “clima” quadrizona (1.320 euro) e per il sistema di telecamere che sorveglia tutti i lati della vettura (810), indispensabile nei parcheggi come nei passaggi stretti in fuori strada. Le dimensioni di questa vettura non sono uno scherzo, e la visibilità posteriore è scarsa.
Promossa per la spinta
Nel nostro test di 300 chilometri sulle strade del Galles, l’otto cilindri a benzina della V8 Supercharged si è mostrato davvero esuberante: impossibile dar fondo ai suoi 510 cavalli senza rischiare il ritiro della patente. Ma accontentandosi di tirare solo le prime marce del rapido cambio ZF a otto rapporti, si apprezza l’impressionante spinta di 625 Nm erogati ben prima dei 2000 giri e fino a 6500. Assolutamente credibili, quindi, sia i 5,3 secondi dichiarati per lo “0-100” sia i 225 km/h di punta massima. Il rumore è accattivante, ma ben filtrato dalla buona insonorizzazione dell’abitacolo. Alle andature autostradali (quando il motore lavora a meno di 2000 giri) sono invece i fruscii generati dai grandi specchi retrovisori a farsi sentire più del previsto. La posizione di guida è confortevole, ma il volante ha la corona un po’ troppo sottile e non molto morbida. Da migliorare anche l’effetto del cruscotto digitale della Range Rover Sport: le immagini (pur chiare) degli strumenti digitali sono un po’ piatte; una sensazione di maggiore profondità sarebbe più accattivante. Tra le curve la nuova Range Rover Sport 5.0 V8 Supercharged ha una buona agilità, considerato che stiamo parlando di un’auto di oltre due tonnellate. Tuttavia, lo sterzo non è dei più pronti e diretti, almeno se confrontato con quello delle rivali di potenza simile (come la BMW X5 M o la Porsche Cayenne Turbo). Niente male, per contro, la tenuta di strada e la potenza dei freni con dischi autoventilanti (anche dietro) e pinze Brembo. A fine test diamo un’occhiata all’indicatore del livello del carburante: abbiamo “bruciato” oltre 50 litri, percorrendo in media di circa 6 chilometri con litro, e senza esagerare con l’acceleratore.
Da dieci e lode in fuori strada
Quando si portano le ruote fuori dall’asfalto la nuova Range Rover Sport non ha rivali: nonostante le grandi gomme (275/45 R 21), l’auto se l’è cavata egregiamente nel fango, come sugli sterrati. Il merito è della notevole altezza da terra, variabile da 16 a 28 centimetri (grazie alle sospensioni pneumatiche), delle marce ridotte e dell’efficace sistema di trazione Terrain Response di seconda generazione: basta scegliere il tipo di terreno e l’auto adatta la risposta di trasmissione (incluso il differenziale posteriore a controllo elettronico), sospensioni ed Esp. Nessuna paura neppure nelle ripide discese, grazie al sistema che controlla la velocità: il guidatore deve solo pensare a tenere il volante. Superata alla grande anche la prova di guado, per cui la casa inglese dichiara uno straordinario limite massimo: 85 cm. Noi ci siamo andati molto vicini, sfruttando il dispositivo Wade Sensing (360 cm): mostra sullo schermo del navigatore il livello dell’acqua (che viene individuato tramite sensori negli specchietti).
Secondo noi
Pregi
> Cambio. L’automatico a otto rapporti (più altrettante ridotte) è rapido e confortevole.
> Finiture. Materiali e assemblaggi sono curati con un’attenzione maniacale.
> Fuori strada. Lontano dall’asfalto la Range Rover Sport non ha rivali tra le auto così grandi e potenti.
Difetti
> Cruscotto. Gli strumenti digitali non sono accattivanti. In compenso si leggono bene.
> Fruscii. Si avvertono dai grandi specchietti alle andature autostradali. Peccato, perché per il resto il comfort è notevole.
> Sterzo. Tra le rivali di pari prestazioni, ci sono vetture con uno sterzo più pronto e diretto.