Toyota Yaris Cross: più rapida in ripresa

La Toyota Yaris Cross si aggiorna a tre anni dal lancio, con modifiche che non coinvolgono il design; la più importante è sotto il cofano. La crossover compatta full hybrid giapponese si presenta con una nuova versione da 131 CV (la protagonista del nostro test), che affianca quella da 116 CV. Il 1.5 a tre cilindri a benzina da 92 CV è invariato, ma il motore elettrico passa da 80 a 84 CV e c’è una diversa gestione elettronica che consente di ottenere i 15 CV combinati aggiuntivi.    

Nelle versioni più ricche, i display della Toyota Yaris Cross sono più ampi: il cruscotto digitale arriva fino a 12,3” (prima era solo di 7”) e lo schermo “touch” che comanda un sistema multimediale più chiaro e reattivo è di 10,5” (oltre che di 9”). Migliorati anche gli aiuti alla guida: per esempio, la frenata automatica è in grado di attivarsi anche per evitare di investire le motociclette e il cruise control adattativo è meno brusco nelle decelerazioni. Debuttano il sistema che rallenta la vettura se si accelera rischiando di tamponare il veicolo che c’è davanti e il dispositivo che, in caso di malore del guidatore accosta dolcemente sulla destra, attivando le “quattro frecce”.

Le finiture sono migliorate: ora ci sono plastiche morbide anche sulla palpebra del cruscotto e sulla parte centrale della plancia. Invariato lo spazio: il divano non è molto largo e ci sono pochi centimetri per le gambe dei passeggeri posteriori, mentre il bagagliaio non è affatto male per una crossover full hybrid (che deve fare i conti con l’ingombro della batteria di trazione) lunga solo 418 cm: ci sono 397 litri, che diventano 1.097 quando si reclina il divano. Peccato per la soglia di accesso a 76 cm da terra: caricare è piuttosto faticoso.

I 15 CV in più si sentono in ripresa, anche se i cinque decimi guadagnati per la casa nello “0-100” (si passa da 11,2 a 10,7 secondi) non bastano per ottenere un’auto grintosa. L’erogazione resta del tutto fluida e a bassa velocità il 1.5 è spesso spento; quando si accelera a fondo, invece, la trasmissione basata su ingranaggi epicicloidali porta subito su di giri il tre cilindri. Secondo il costruttore è aumentato il comfort acustico, grazie ai vetri più spessi utilizzati per il parabrezza e i finestrini laterali, ma l’”effetto scooter” resta fastidioso. Per il resto, la guida non cambia: lo sterzo è leggero in manovra e abbastanza preciso alle alte velocità; tra le curve, l’auto è agile, stabile e sicura. Un po’ troppo rigide sulle sconnessioni, però, le sospensioni. E i consumi sembrano bassi: con uno stile di guida tranquillo siamo riusciti a eguagliare (almeno stando ai dati mostrati dal computer di bordo) i 20,8 km/l promessi, mentre in autostrada non siamo mai scesi sotto quota 15 (così, anche il serbatoio di soli 36 litri garantisce una soddisfacente autonomia). 

La Toyota Yaris Cross Premiere protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo alto (37.400 euro), ma in linea con quello di altre piccole crossover ibride full. Generosa la dotazione: ha tutti i più moderni aiuti alla guida (compreso il monitoraggio dell’angolo cieco e la frenata automatica anche in retromarcia quando si esce da un parcheggio) e altri accessori interessanti come l’hi-fi dello specialista JBL con otto altoparlanti.