È difficile che le novità siano… stravolgenti, quando un’auto viene aggiornata a tre anni circa dal lancio: si cambia qualche dettaglio, ma la sostanza resta quella. Però, vi sono esempi in cui proprio i nuovi particolari danno alla vettura un aspetto decisamente diverso. Non è il caso della Toyota Auris: evidentemente i designer giapponesi hanno risparmiato le matite per altri modelli. Con questo ci sono andati talmente leggeri che, a colpo d’occhio, si fatica a trovare le differenze con la generazione precedente. I fari più a punta e leggermente scuriti, la nuova forma delle prese d’aria e le nervature sul cofano appena accentuate danno un pizzico di grinta in più. Eleganti, invece, le “frecce” integrate nei gusci degli specchietti (prima erano sui passaruota); attenzione, però, a non urtarle, per esempio entrando in garage… A guardar bene, anche dietro si scova qualcosa di nuovo: il portatarga con la cromatura più ampia, la colorazione dei fanali e il paraurti un po’ più spigoloso nella parte bassa, che, insieme con quello anteriore, porta la lunghezza a 425 cm (oggi sono 422).
Anche a bordo la nuova Toyota Auris non si smentisce. Abitacolo arioso, sedili comodi (ma non molto ampi) e una qualità nel complesso accettabile. Apprezzabile il lavoro fatto sulla fascia centrale della plancia, ora morbida al tatto. Restano rigide, invece, le plastiche della parte superiore e di quella inferiore. I rivestimenti in tessuto dei braccioli sono soffici e gradevoli, mentre sui materiali con cui sono fatti portaoggetti e maniglie avremmo ancora qualcosina da ridire. Inoltre, i giapponesi non hanno ancora pensato a dei vani climatizzati per tenere in fresco almeno una bottiglietta d’acqua. E dire che sulla Toyota Auris gli scomparti non mancano (e non sono neppure piccoli, in particolare quelli tra i sedili anteriori e di fronte al passeggero).
Al volante della Toyota Auris si apprezzano più la comoda posizione di guida e il comfort che le doti dinamiche dell’auto. La leva per le marce è alta e si aziona con facilità. E il sedile, pur non molto largo, si regola senza problemi, alla pari del volante. Quest’ultimo ha un’impugnatura spessa che trasmette sicurezza; se dovessimo cambiarlo lo faremmo con un rivestimento giusto un tantino più morbido.
Alla prima curva ci si accorge che la nuova Toyota Auris tiene la strada come si deve, ha sospensioni e servosterzo elettrico ben tarati, e laddove si esageri, sfrutta “con intelligenza” l’elettronica (il controllo di stabilità è di serie, ma si può disinserire). Non è comunque un’auto che invoglia ad andar forte. Il piccolo “milletrè” con sedici valvole a fasatura variabile spinge con una buona progressione, ma non impressiona con i suoi 99 cavalli. Convince, semmai, per fluidità, silenziosità e soprattutto per i consumi (a patto di non “tirargli il collo”).
La Casa dichiara un ottimo 16,9 km/litro, e a occhio (o, meglio, leggendo gli strumenti di bordo) nei circa 200 chilometri di test sulle strade e autostrade spagnole non ci siamo discostati molto. Merito anche del sistema Stop & Start che in coda (quando ci si ferma e si mette il cambio in folle) spegne il motore: è di serie per questo motore. Non indispensabile, invece, l’indicatore di cambiata, anche perché le frecce con cui suggerisce la marcia da tenere per consumare meno sono al centro del cruscotto, e quindi non si guardano spesso. Ad ogni modo, la parola finale sulla reale “sete” di questo motore spetterà ai nostri strumenti, quando pubblicheremo una prova su alVolante.
L’attenzione verso i consumi e le emissioni ha portato i motori della nuova Toyota Auris a soddisfare le norme antinquinamento Euro 5. Non proprio tutti, però: ci riescono sia il 1.3 e il 1.6 (da 132 CV) a benzina, sia il 2.0 turbodiesel da 126 cavalli. Inspiegabilmente, per ora, resta Euro 4 il 1.4 D-4D da 90 cavalli, che (come il 1.6 a benzina) è disponibile anche con il cambio robotizzato M-MT: la versione più “pulita” arriverà a metà anno. Per i più ecologisti forse vale la pena attendere anche la versione ibrida, che sarà presentata a maggio e avrà gli stessi motori dell’attuale Prius: uno elettrico e un 1.8 a benzina che “si danno una mano l’un l’altro” per garantire più spinta e ridurre i consumi.
PREGI
> Abitabilità. In quattro si viaggia comodi. E anche l’eventuale quinto passeggero non sta scomodo: al centro, divano e pavimento sono quasi piatti.
> Motore. Ha una spinta regolare, fa poco rumore e ci è parso poco assetato. La scelta giusta per chi non cerca una “brucia semafori”.
> Comfort. È un’auto che invita alla guida in souplesse. Lì si che fa apprezzare la buona taratura delle sospensioni e il comfort dell’abitacolo.
DIFETTI
> Dettagli. Migliorata la parte centrale della plancia, mentre in altre parti in plastica c’è ancora da lavorare.
> “Frecce”. Saranno anche più gradevoli gli indicatori di direzione negli specchietti, anziché nei passaruota. Però, sono molto più esposti agli urti.
> Linea. Qualche miglioramento c’è, ma si poteva osare di più. Ammettiamolo: la linea non emozionava prima, e non ci riesce adesso.
Cilindrata cm3 | 1.323 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 73(99)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 128/3800 |
Emissione di CO2 grammi/km | 136 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 425/176/151 |
Passo cm | 260 |
Peso in ordine di marcia kg | 1220 |
Capacità bagagliaio litri | 350 |
Pneumatici (di serie) | 205/55R 16 |
I listini della nuova Toyota Auris non sono ancora disponibili e verranno comunicati in seguito. |