4700 euro di sconto

La nuova Auris abbandona le forme dimesse per abbracciare un look decisamente più personale: più bassa di cinque centimetri e più lunga di tre, la nuova Toyota ha un muso aggressivo, caratterizzato dai sottili fari spigolosi, dalla griglia trapezoidale posizionata molto in basso e dal cofano spiovente. L'alta e liscia fiancata, poi, contrasta con i vetri sottili, mentre l'elaborata coda forse è la parte meno riuscita della vettura: il paraurti è fin troppo massiccio. Offerta in tre allestimenti, la Auris ha di serie l'Esp, 7 airbag, il climatizzatore automatico, la radio con prese Usb e Aux e il volante multifunzione. La versione Active aggiunge i fendinebbia, la telecamera di retromarcia e i cerchi in lega. La più ricca Lounge ha anche il "clima" bizona, fari e tergicristallo ad azionamento automatico e il sistema di parcheggio automatico.
Tutti i motori sono derivati da quelli dell'attuale generazione Auris, benché aggiornati: un 1.3 e un 1.6 a benzina (rispettivamente con 99 e 132 cavalli), due turbodiesel (1.4 da 90 CV e 2.0 da 124) più la versione ibrida, che abbiamo guidato. La Toyota Auris Hybrid dovrebbe (secondo la casa) coprire ben il 50% delle vendite in Italia e godrà per i primi tre mesi (l'auto arriverà nelle concessionarie a gennaio 2013, mentre per la versione famigliare si dovrà attendere fino a giugno) di un consistente sconto: 4.700 euro (comprensivi degli ecoincentivi statali che, se dovessero terminare prima della fine dell'offerta, verranno erogati dalla casa) su tutte le versioni. In questo modo, si potrà portare a casa una Auris Hybrid Active (la versione di ingresso per la ibrida) con 17.900 euro anzichè 22.600 (la Lounge passa da 24.900 a 20.200): meno della 1.3 in allestimento base, da 18.800 euro. Discreta la garanzia: 3 anni (5 sulle parti meccaniche ibride) o 100.000 km.
Personale, ma meno pratica
Anche l'abitacolo della Toyota Auris Hybrid abbandona le forme tondeggianti: ora dominano le linee nette, con la plancia sviluppata in orizzontale, plastiche scure ma anche punte di originalità (la consolle asimmetrica, al pari della cornice della leva del cambio, o le maniglie delle porte interne che sembrano lame). Nonostante alcuni "tocchi" (il rivestimento in pelle della plancia davanti al passeggero, ma solo sulla Lounge), ci sono elementi che “sanno un po' di vecchio”: come l'orologio nella consolle, il navigatore che pare quasi aftermarket e la grande spia che informa sulle eventuali cinture di sicurezza slacciate, tutti elementi non ben integrati nella plancia. Il passo avanti rispetto alla precedente Auris è notevole, ma la migliore concorrenza è ancora avanti su certi dettagli (il rivestimento dei pannelli delle porte è morbido solo per quelle anteriori e certe finiture non sono proprio "alla giapponese").
Davanti, comunque, lo spazio non manca (al contrario dei portaoggetti, pochi e non molto ampi; ed è pure sparito il secondo cassetto nella plancia). Anche dietro, i centimetri non sono pochi e il pavimento piatto non rende scomodo neppure il posto centrale; inoltre, a dispetto del tetto basso, solo chi supera i 190 cm di altezza tocca con la testa il soffitto. A non convincere è invece l'accesso al divano: le porte posteriori non sono molto ampie, non hanno un elevato angolo di apertura e la nuova forma costringe a chinare la testa più di prima per entrare. Discreto invece il baule: non è enorme (360 litri) ma più grande di prima, molto regolare e uguale per tutte le versioni, visto che la Toyota Auris Hybrid non colloca più al suo interno le batterie ma sotto il divano. Inoltre, un pratico fondo posizionabile su due livelli permette di avere un piano piatto che va dalla sogllia di carico ai sedili anteriori.
Più precisa ma non sportiva

Coerentemente con la nuova immagine "forte", anche il posto di guida è più sportiveggiante: si sta seduti 4 cm più in basso di prima (a parità di regolazione in altezza) e ci si trova davanti un volante più "in piedi". Il cruscotto a lancette informa sulla velocità mentre, sulla
Auris ibrida, il contagiri è sostituito da un indicatore che mostra quando il motore elettrico fornisce potenza o ricarica le batterie (in frenata o rilascio, trascinato dalle ruote). Esattamente come sulla Prius o sulla precedente Auris (
qui la nostra prova), al semaforo l'auto scatta con un certo brio mossa dall'unità elettrica, col 1.8 che si avvia solo in un secondo tempo. Insistendo col gas, però, il motore è tenuto su di giri dal complicato sistema di ingranaggi che sostituisce il cambio: la sensazione è simile a quella di quando si accelera a fondo con uno scooter, e il comportamento è amplificato selezionando con un tasto la modalità Power per chiedere di più al motore a benzina, al fine di aumentare le prestazioni (la casa parla di uno “0-100” in 10,9 secondi e di una velocità massima di 180 km/h: numeri da berlina "tranquilla", che paiono alla portata della
Auris).
In modalità Eco, invece, l'elettronica gestisce la sinergia dei motori e dei servizi (come il climatizzatore) per minimizzare il consumo (i dati ufficiali parlano di 25,6 km/l, che salgono a 26,3 con i cerchi di 16" dell'allestimento Active; stimiamo che 17 km/l possa essere un valore più vicino alla realtà). Come sulle altre ibride della Toyota, non manca infine una modalità EV, per marciare solo col motore elettrico, per un massimo di 2 km e con velocità fino a 50 km/h. Guidata con dolcezza, la Toyota Auris Hybrid si rivela un "toccasana" per il traffico, grazie ai comandi leggeri (anche lo sterzo, che pure è stato reso più diretto del 10%) e alla curata insonorizzazione (evidente a velocità autostradali, quando si è disturbati solo da qualche raro fruscio). I cerchi di 17'' dell'auto guidata, però, complici anche le sospensioni non "di burro", trasmettono qualche scossone di troppo passando sul pavè: probabilmente con quelli di 16" la situazione migliorerebbe.
Secondo noi
PREGI
> Facilità di guida. L'Auris è un concentrato di tecnologia, ma è semplice da usare: ha comandi intuitivi, uno sterzo leggero e un cambio fluido.
> Prezzo. Anche senza sconti, costa diverse migliaia di euro meno della Prius, che ha la stessa meccanica. Con lo sconto della casa, fino a marzo si paga meno della più piccola versione a benzina.
DIFETTI
> Praticità. La precedente Auris aveva più vani ed era più agevole accedere al divano.
> Dettagli. Stonano cose come l'orologio mal integrato nella plancia, la radio/navigatore che sembra montata dal concessionario e qualche finitura poco curata.